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Prove generali di kosen-rufu in Europa - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 12:37

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Prove generali di kosen-rufu in Europa

I corsi estivi tenuti al Centro europeo di Trets dalle Divisioni adulti, studenti e giovani sono stati l’occasione per sentire sempre meno utopica la realizzazione di kosen-rufu nel Vecchio Continente. Josei Toda ne sarebbe stato orgoglioso, scrive nel suo messaggio il presidente Ikeda, invitando tutti a fortificare la propria fede, trasformando i propri punti deboli in punti di forza

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I corsi estivi tenuti al Centro europeo di Trets dalle Divisioni adulti, studenti e giovani sono stati l’occasione per sentire sempre meno utopica la realizzazione di kosen-rufu nel Vecchio Continente. Josei Toda ne sarebbe stato orgoglioso, scrive nel suo messaggio il presidente Ikeda, invitando tutti a fortificare la propria fede, trasformando i propri punti deboli in punti di forza

27-31 luglio – Divisione adulti
Al corso della Divisione adulti hanno partecipato uomini e donne provenienti da quasi tutti i paesi europei. Persone estremamente diverse l’una dall’altra per età, cultura, lingua, professione e storia personale. E tuttavia, ognuno orientato verso una direzione comune nel cercare, attraverso il legame con il maestro, il modo per trasformare la propria vita e metterla al servizio di un mondo di vera pace. «Quello che io ho sentito – dice Daniela di Capua – con una chiarezza nuova, è stato proprio il legame indissolubile fra la propria rivoluzione umana e lo scopo più grande e inclusivo di kosen-rufu; la profonda differenza che deriva dal tipo di motivazione alla base delle nostre decisioni e azioni. La motivazione fa la differenza. Il legame con il maestro fa la differenza. Ecco cosa ho provato, qualcosa di forte e definitivo: le prove generali di kosen-rufu in Europa!».
Il corso è stato per molti un’occasione per scoprire cosa significhi essere uniti fra culture diverse, come per Viviana Girani che ha stretto amicizia con una donna svedese azzerando la percezione della distanza fra le nazioni e i popoli: «Ora tutto ciò che riguarda kosen-rufu in Europa riguarda anche me. Prima la Svezia era solo un luogo geografico, ora corrisponde a bodhisattva in carne e ossa che ho conosciuto personalmente, che hanno la mia stessa missione e lottano ogni giorno per lo stesso scopo: trasformarsi per trasformare il mondo intero». Ciò corrisponde al concetto di unione che il presidente Ikeda ha per l’Europa: una società unita da una fede incrollabile e consolidata nell’essere umano.

2-5 agosto – Divisione studenti
Lo slogan della Divisione studenti europea, “Spreading Hope through Dialogue – A new Dawn for Europe” (Diffondere la speranza con il dialogo – Una nuova alba per l’Europa) riassumeva i tre principali temi del corso: dialogo, amicizia e shakubuku. Infatti, nel messaggio di apertura, il presidente Ikeda ha invitato tutti i partecipanti a stringere il maggior numero possibile di legami di amicizia durante il corso, in modo da portare avanti tutti insieme l’impegno per kosen-rufu con il suo stesso spirito, ognuno nella propria comunità.
La missione della Divisione studenti è stata ricordata ripercorrendo brevemente la sua storia. Creata il 30 giugno 1957, in un momento di grandi rivolte studentesche, la Divisione studenti nacque dal desiderio del secondo presidente della Soka Gakkai, Josei Toda, di coltivare coloro che lui vedeva non come semplici studenti, ma come i futuri leader di kosen-rufu e del paese. Secondo Toda il progresso degli studenti costituiva un traguardo della Soka Gakkai e, di conseguenza, un traguardo per kosen-rufu. Il presidente Ikeda, successivamente, decise di sostenere i giovani studenti affinché facessero emergere e brillare il “diamante grezzo” celato dentro di loro.
Ecco come Toda li incoraggia in un passo della Nuova rivoluzione umana approfondito durante il corso: «Siate fiduciosi che tutti i vostri sforzi quotidiani, se basati sulla coscienza della vostra missione, su una forte pratica e sull’assegnare la massima priorità ai vostri studi, daranno un importante contributo a kosen-rufu» (NRU, 6, 198). Apprendere è fondamentale per poter sviluppare saggezza e, poiché il Buddismo è saggezza, grazie a una pratica corretta e a un cuore che punta nella stessa direzione del maestro si può amplificare il raggio d’azione degli studi utilizzandoli per creare valore nella società. Scoprire la propria missione equivale a “usare la propria vita” e per fare ciò è necessario risvegliarsi alla vera natura di bodhisattva per praticare il Buddismo, proteggere e trasmettere la Legge mistica.
Secondo Giulia Bicchielli, presente al corso, «sensei ci sta spronando a eccellere nei nostri studi senza arroganza e a usare la conoscenza per creare legami con le persone più diverse affinché le nostre comunità diventino oasi di pace». Ovviamente lo studio rappresenta la priorità per i giovani, ma è importante trovare il giusto equilibrio fra lo studio e l’attività buddista senza tralasciare né l’uno né l’altra. Come per tutte le Divisioni all’interno della Soka Gakkai non ci dovrebbe essere mai separazione fra la fede e tutte le attività che svolgiamo quotidianamente, siano esse di studio o di lavoro. Fuggire dallo studio rifugiandosi nell’attività buddista o, al contrario, usare lo studio come alibi per non coltivare il Buddismo, sono atteggiamenti che manifestano la tendenza a separare la fede dalla vita quotidiana. Nam-myoho-renge-kyo però ha il potere di unificare ciò che è separato; inoltre, quando la nostra vita è orientata verso kosen-rufu, grazie a un Daimoku sincero, una saggezza senza limiti sgorgherà naturalmente dalla profondità della nostra vita, permettendoci di trovare il giusto equilibrio. Gli studenti dovrebbero comunque tenere sempre a mente che la loro attività principale è lo shakubuku.
A tale proposito il responsabile europeo Hideaki Takahashi ha chiarito un punto cruciale: «Per poter fare shakubuku agli altri è necessario per prima cosa fare shakubuku ai “propri punti deboli”; solo così possiamo rompere il guscio del nostro “piccolo io” e recitare un Daimoku sincero diretto alla felicità delle persone». Studiare i testi buddisti è altresì importante perché ciò che studiamo mette radici profonde nella nostra vita e, anche se ci sembra di dimenticarlo, esso riaffiora proprio quando ne abbiamo più bisogno e ci sostiene.

16-20 agosto – Divisione giovani
«I princìpi e gli ideali del Buddismo di Nichiren Daishonin sono quelli da cui dipende la felicità degli esseri umani, per questo motivo abbiamo il dovere di diffonderli». Sono le parole di Viola Conforzi che ha percepito lo spirito della sua Divisione orientato alla realizzazione della pace nel mondo presente tra i grandi obiettivi per il 18 novembre del 2013, data prevista per il completamento della sede generale della Soka Gakkai a Tokyo. La pace nel mondo non è un’utopia se ognuno di noi si impegna a costruire delle solide fondamenta e a portare avanti il voto del maestro, rinnovando la promessa che il presidente Ikeda fece a Toda. Per far propria questa promessa è necessario ricercare l’unità con il maestro, desiderare come lui di sviluppare la più alta condizione vitale e condividere gli insegnamenti con quante più persone possibili. Per i giovani italiani è stata un’esperienza indimenticabile che ha fatto nascere nei loro cuori gratitudine, fiducia e la determinazione di vincere sempre. I loro cuori battevano insieme a quello di sensei all’ascolto del messaggio inviato per l’occasione. Il presidente Ikeda ha espresso la sua completa fiducia nei giovani sottolineando che essi sono sempre stati la chiave per aprire la porta a una nuova era e li esorta a crescere sempre di più come persone di valore: «Lo sviluppo di kosen-rufu è determinato dalle persone capaci. Le persone veramente capaci sono coloro che trovano nuove persone capaci e avanzano lungo il cammino di kosen-rufu, ricercando la crescita personale insieme a quella degli altri. Mi auguro di cuore che ognuno di voi divenga una persona capace con uno stato vitale incrollabile attraverso la recitazione giornaliera di un Daimoku risonante, che si sfidi nel realizzare la propria rivoluzione umana e che diventi una persona che affronta e risolve, uno dopo l’altro, i problemi che emergeranno».

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