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Protagonista della mia vita - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 12:23

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Protagonista della mia vita

Cristina Falcinelli, Roma

In tre anni di pratica buddista Cristina ha ridisegnato completamente la sua vita, tirando fuori il coraggio di perseguire le sue passioni. Grazie alla perseveranza nella fede ha realizzato il suo sogno di affermarsi come esperta di assaggio dell’olio di oliva

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Cosa ti ha spinta a praticare il Buddismo?

Dopo aver superato un tumore della pelle molto aggressivo, ho cominciato a interrogarmi su come lasciare un segno positivo del mio passaggio su questa terra. Ero profondamente insoddisfatta, volevo occuparmi di più degli altri. Mi sono ricordata che la mia più cara amica d’infanzia un paio d’anni prima mi aveva parlato del Buddismo e di come le avesse cambiato la vita. L’ho richiamata e le ho chiesto di mettermi in contatto con qualcuno per partecipare a una riunione.

Quali cambiamenti hai sperimentato?

Ho cominciato subito a leggere avidamente i libri del maestro Ikeda, avevo conosciuto la pratica tardi, a cinquantasette anni, e volevo recuperare il tempo. Quando ho cominciato a recitare Gongyo e Daimoku mi sono sentita subito tranquilla, uno stato vitale mai sperimentato. Ma soprattutto stavo diventando coraggiosa. Sono sempre stata di natura timida e riservata, e questo è il cambiamento che mi ha più colpita.
In quel periodo mia figlia voleva frequentare l’Università in Inghilterra. Io recitavo Daimoku per la sua felicità e con nostra grande sorpresa è stata chiamata per i test di selezione. Il giorno dei colloqui le ho proposto di recitare Daimoku con me e dopo un’ora Margot aveva sciolto tutta l’ansia ed era pronta a dare il meglio di sé. Ha frequentato per tre anni l’Università di Cambridge e si è laureata con il massimo dei voti. I suoi studi e la sua vita lontano da casa sono stati costantemente sostenuti dagli incoraggiamenti del maestro Ikeda che le inviavo ogni volta che sentivo il suo stato vitale vacillare. Oggi Margot recita Daimoku ed è sempre pronta ad aiutare i suoi amici. Grazie a lei sono riuscita a parlare del Buddismo a molti giovani.

Che lavoro svolgi attualmente?

Prima di praticare avevo realizzato una carriera molto soddisfacente nel campo del marketing, ma ora sentivo il desiderio di una professione più vicina alla natura e alla mia grande passione, la terra e gli olivi.
Avevo già ottenuto il diploma di assaggiatrice professionale di olio, ma pensavo di essere troppo avanti con l’età per potermi permettere di cambiare completamente lavoro. Ma sensei scrive: «Quando la determinazione cambia, tutto inizia a muoversi nella direzione che desiderate. Nell’istante in cui decidete di vincere, ogni nervo e fibra del vostro essere si orienteranno verso quella realizzazione. D’altra parte, se pensate “non funzionerà mai”, proprio in quel momento ogni cellula del vostro essere si indebolirà, smettendo di lottare, e tutto volgerà verso il fallimento» (Giorno per giorno, esperia, 20 settembre).
Così ho deciso, e nel giro di sei mesi si sono verificate una serie di circostanze favorevoli, inspiegabili senza la fede, che mi hanno permesso di affermarmi fino a diventare un’assaggiatrice molto stimata. Attualmente mi occupo della valutazione organolettica degli oli di oliva e faccio parte dei gruppi di esperti di assaggio di alcuni concorsi, sono tecnico di frantoio e mi occupo anche della parte agronomica e della potatura degli alberi. Inoltre sono riuscita nell’obiettivo a cui tenevo di più, quello di insegnare l’assaggio dell’olio agli stranieri. Ho parlato del Buddismo a molte persone nell’ambiente lavorativo e sono molto soddisfatta.

Che difficoltà ti sei trovata ad affrontare?

Le difficoltà non sono mancate in questi tre anni di pratica, sia in ambito familiare, che finanziario e di salute. Ma ho tenuto sempre a mente la frase del Gosho: «In quel momento i tre ostacoli e i quattro demoni invariabilmente appariranno: il saggio si rallegrerà mentre lo stolto indietreggerà» (I tre ostacoli e i quattro demoni, RSND, 1, 568). Il Buddismo mi ha insegnato il coraggio di non indietreggiare mai. Di fronte alle difficoltà, ogni volta ho rafforzato il mio Daimoku e alla fine ho vinto trasformando il veleno in medicina.
L’azione costante di shakubuku, rafforza sempre più la mia fede. Sento che il mio karma sta cambiando e procedo ogni giorno nella mia rivoluzione umana.
Un altro grande beneficio, in concomitanza con la nomina a responsabile donne di settore, è stato l’inizio di una bellissima relazione sentimentale. Dopo due matrimoni e tre figli mi ero chiusa in me stessa ma grazie all’incoraggiamento di una compagna di fede ho cominciato a recitare Daimoku con una forte determinazione per illuminare la mia sfiducia. E così ho scoperto che anche a sessant’anni ci si può innamorare e gioire per le belle sorprese che la vita ci riserva.

Come vivi la relazione con il maestro?

Ho una grandissima ammirazione per il maestro Ikeda e per tutto ciò che ha realizzato nella sua luminosa e lunga esistenza. Sono sempre stata colpita dalla sua energia positiva, dalla sua determinazione e profonda compassione per tutti. Spesso quando ho un dubbio mi domando: “Sensei cosa farebbe, cosa direbbe se fosse qui?”. E cerco di mettere in pratica il suo insegnamento.

Quali sono le tue determinazioni?

Il mio primo obiettivo è risvegliarmi alla sacralità della vita e occuparmi della mia felicità, e naturalmente per essere felice devo aiutare nel cammino verso la felicità tutte le persone che mi sono vicine. È impossibile essere felici se le persone intorno a noi non lo sono. Voglio occuparmi intensamente della felicità delle mie compagne di fede e diventare un punto di riferimento per tutte nei momenti di difficoltà. Come diceva il maestro Toda, solo diventando protagonisti della propria vita si può passare dall’afflizione alla gioia: «Se la vostra fede avanza solo per forza di inerzia è come se non steste praticando. La fede è un atto concreto che deve contribuire a un rapido progresso» (RU, 3, 5). Ne sono fermamente convinta: un atteggiamento di questo tipo ci rende già felici e pieni di speranza per il futuro!

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