A novembre si è tenuto in Giappone il corso autunnale SGI, al quale hanno partecipato 270 rappresentanti da 60 paesi. Si è posto l’accento sull’importanza di consolidare le fondamenta di kosen-rufu in ogni paese preparando una dinamica partenza verso il 2017, “Anno dello sviluppo dei giovani nella nuova era di kosen-rufu mondiale”
Il filo conduttore di tutto il corso è stato il rapporto con il maestro Ikeda: quasi ogni mattone di Shinanomachi, la cittadella Soka a Tokyo, parla della sua incredibile passione e forza con la quale ha concretizzato ogni desiderio del suo maestro Toda.
Al Centro della cultura Soka troviamo foto, video, scritti che testimoniano le sue instancabili azioni per incoraggiare calorosamente tutte le persone, per aprire strade nuove per la diffusione dell’umanesimo buddista: emerge inequivocabilmente il suo rispetto e amore per l’umanità.
Ascoltando le iniziative Soka in ogni campo dell’attività umana come le pubblicazioni, i rapporti con la società, i rapporti con le Nazioni Unite, l’empowerment delle donne, si avverte come questo grande sforzo collettivo sia teso verso il futuro del nostro movimento, che dovrà sempre più contagiare tante altre persone di ogni paese con i valori della nostra “comune umanità”.
Nel messaggio per l’apertura del corso il maestro Ikeda ha scritto che il Buddismo del sole sta dissipando quest’epoca di conflitti, che il nostro movimento per la pace viene realizzato dalle persone comuni e che senza la prosperità della Soka Gakkai kosen-rufu nel mondo non potrà essere realizzato. Nichiren Daishonin afferma: «Più profonde sono le radici, più rigogliosi sono i rami (RSND, 1, 658), quindi – spiega ancora sensei – consolidare le fondamenta non è un compito facile, ma ora è il momento per farlo, per assicurare il nostro futuro.
Questo messaggio di sensei ci ha resi ancora più consapevoli di cosa fare prima di tutto come buddisti, come cittadini e membri della Soka Gakkai. Ciò significa rendere lo “zadankai” l’asse portante della propagazione e delle nostre attività e focalizzare i nostri sforzi nei settori e nei capitoli, perché solo attraverso il dialogo, la vicinanza, l’entusiasmo e il sostegno alle persone è possibile realizzare un vero cambiamento.
È chiaro quanto sia forte il desiderio del presidente Ikeda di vedere le persone felici e quanto sia importante riuscire a creare questo clima di amicizia e armonia nei nostri zadankai.
Il cuore del corso è stata la cerimonia al Kosen-rufu Daiseido, il palazzo del grande voto; il luogo dove è possibile decidere in profondità di dedicare la propria vita a kosen-rufu. Qui, la relazione con il maestro acquista il suo senso più forte e più naturale.
Come ci ha detto Alberto Aprea di ritorno dal corso: «Il Daishonin dice che “si dovrebbe immancabilmente mostrare ai praticanti del Sutra del Loto il tipo di rispetto che si avrebbe per un Budda” (BS, 123, 53). Torno con questo brano nel cuore pronto a renderlo vivo nella vita quotidiana e sono deciso a impegnarmi ancora di più nel Daimoku, nello shakubuku e, come membro della Divisione uomini, nei dialoghi con i giovani per far crescere ulteriormente i futuri successori».
L’”Anno dello sviluppo dei giovani” ci presenta la sfida di lavorare insieme per la felicità delle persone, sperimentando lo shakubuku con spirito giovanile. Solo creando una vera unità intorno al cuore del presidente Ikeda possiamo proteggere la SGI, che esiste per concretizzare la pace nel mondo. Quest’anno, più che mai, abbiamo l’occasione di crescere e sviluppare con maggior forza i nostri giovani successori, con la stessa forte determinazione e fiducia con cui sensei ci sta chiedendo di impegnarci con lui, nei prossimi due anni in cui sta completando le basi di kosen-rufu nel mondo.