A Roma si è tenuta la presentazione del libro “Daisaku Ikeda. Idee per il futuro dell’umanità” di Antonio La Spina. Il primo di una serie di incontri programmati in diverse città italiane, sul pensiero e le attività di Ikeda uomo di pace attento al dialogo e al rispetto della diversità
Un pubblico numeroso, attento e partecipe ha assistito il 17 gennaio, presso la libreria Fandango Incontro nel centro storico di Roma, alla presentazione del libro Daisaku Ikeda. Idee per il futuro dell’umanità. L’incontro è stato moderato da Attilio Giordano, direttore del Venerdì di Repubblica, che ha sollecitato i relatori a uno scambio stimolante di riflessioni sulla figura di Daisaku Ikeda e sulla Soka Gakkai. L’autore del libro, Antonio La Spina, evidenziando la sua personale matrice cattolica ha spiegato l’interesse simpatetico che lo lega al pensiero e all’attività del presidente Ikeda, definendolo un “profeta laico” e mostrando quanto sia stato lungimirante nell’affrontare con molti decenni di anticipo quelle tematiche che oggi sono diventate di interesse pubblico. «In particolare, ha affermato, mi sorprende la lucidità quasi profetica con la quale Ikeda ha saputo individuare i propri interlocutori nel corso degli anni, spesso – e penso al caso di Aurelio Peccei – molto prima che acquistassero la fama che oggi li circonda». Franco Mazzei, docente dell’Università Orientale di Napoli, uno dei maggiori studiosi di storia e cultura giapponese, ha focalizzato la sua attenzione sul tema tanto caro a Ikeda del dialogo e del rispetto, anzi della “celebrazione” delle diversità, prime tra tutte quelle culturali. Un tema che costituisce, ha affermato, una delle maggiori sfide della nostra epoca. Ciò che caratterizza la prospettiva di Ikeda è il suo sguardo olistico capace di abbracciare la realtà nella sua complessità, ha affermato Mazzei, evidenziando inoltre come la figura di Ikeda e in generale la Soka Gakkai siano stati oggetto di pregiudizi ed errori di valutazione nel corso dei decenni: «In questo senso l’uscita del libro getta una luce che abbiamo sempre auspicato». Pippo Delbono, attore e regista teatrale e cinematografico, ha portato la propria testimonianza raccontando le motivazioni che lo hanno spinto ad aderire alla Soka Gakkai e, al termine dell’incontro, ha letto alcuni brani della lunga prefazione al libro firmata da Adolfo Perez Esquivel, premio Nobel per la Pace.
Alessandra Fornasiero
• • •
Ravenna fra passato e futuro
Oltre trecento membri si sono riuniti per celebrare trent’anni di passione e impegno: dall’8 dicembre 1983 alla stessa data del 2013
A novembre Ravenna era in fermento. Tutto è partito dalla riflessione di uno dei pionieri della zona, Maurizio, che vedendo avvicinarsi l’8 dicembre 2013 ha ripensato a un altro 8 dicembre, quello del 1983 quando, insieme ad altri quattro, ricevette il Gohonzon. I primissimi Gohonzon aperti a Ravenna. Iniziava così il movimento di kosen-rufu in città. Quei giovani animati da entusiasmo e passione si impegnarono nel diffondere l’insegnamento buddista che venne abbracciato anche nelle città vicine.
Così, dopo trent’anni, gli stessi giovani di allora hanno voluto celebrare quella data dando vita a una grande riunione in città, con oltre trecento fra vecchi e nuovi praticanti della Romagna. Per questi ultimi è stata l’occasione per conoscere le origini del nostro movimento attraverso le esperienze di vita e attività di due “pioniere”: Emanuela e Rina.
Diana, settantacinque anni, ha poi raccontato di un gruppo «composto da coloro che sono anagraficamente “molto adulti”. Ci impegniamo – ha spiegato – a sostenere e valorizzare ogni singola persona, in particolare persone altrettanto “molto adulte” e i giovani, offrendo saggezza, entusiasmo nella fede e tenacia nel conseguire obiettivi di alto valore».
Accanto a chi pratica il Buddismo da molti anni c’era chi il Gohonzon lo ha appena incontrato, come Sofia di tredici anni: «Ho cominciato a recitare Daimoku sentendo mia madre farlo. Da subito mi sono accorta di essere più solare e gioiosa! Ho una grande passione per la danza e desideravo poter partecipare a uno stage importante. Un giorno la direttrice della mia scuola di danza ha comunicato a me e ai miei genitori che avevo ricevuto una borsa di studio. Questo beneficio mi ha fatto sentire quanto sia potente la Legge mistica».
Ospiti dell’incontro Riccardo Pacci e Mitsuhiro Kaneda, oggi rispettivamente vice responsabile della Divisione uomini e direttore onorario dell’Istituto Buddista, presenti in quei primi anni di pratica in Romagna.
Patrizia Cevoli
• • •
Presentata la Proposta di pace “La creazione di valore per un cambiamento globale”
Il presidente della SGI Ikeda fa appello alla cooperazione come risposta ai disastri naturali e propone un summit dei giovani sull’abolizione delle armi nucleari
Nella sua annuale Proposta di pace presentata il 26 gennaio col titolo La creazione di valore per un cambiamento globale: costruiamo società resilienti e sostenibili, Daisaku Ikeda, presidente della Soka Gakkai Internazionale, fa appello a una maggiore cooperazione regionale come risposta agli eventi climatici estremi e ai disastri naturali. Propone anche un vasto programma di educazione alla cittadinanza globale e l’organizzazione nel 2015 a Hiroshima e Nagasaki di un summit dei giovani sull’abolizione delle armi nucleari.
Ikeda sottolinea la necessità di aumentare la resilienza affinché le società e gli individui possano affrontare meglio i disastri naturali e quelli legati ai cambiamenti climatici. Pone l’accento sulla creazione di valore positivo e sul rafforzamento della solidarietà umana come strumenti per aiutare le comunità a tollerare meglio il trauma e i dislocamenti improvvisi.
Propone di considerare la preparazione ai disastri ambientali e la necessaria assistenza e ripresa che ne conseguono come processi integrati. Sottolinea inoltre che rafforzare la cooperazione regionale in seguito ai disastri ambientali può accrescere la comprensione reciproca e ridefinire le condizioni di sicurezza. Per iniziare suggerisce di partire dal Forum regionale dell’ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico) già esistente, di cui fanno parte anche il Giappone, la Cina, la Corea del Sud insieme ad altri paesi, per giungere a un accordo per la resilienza e la ripresa in Asia, incrementando i gemellaggi e promuovendo un summit tra Giappone, Cina e Corea del Sud per la cooperazione in caso di disastro ambientale e sulle questioni relative all’ambiente.
Ikeda mette in evidenza la necessità di aggiungere l’educazione agli Obiettivi di sviluppo del millennio [otto obiettivi che tutti i 191 stati membri dell’ONU si sono impegnati a raggiungere entro il 2015, n.d.r.] che dovrebbero essere realizzati entro e anche oltre il 2015; in particolare suggerisce di concentrarsi sull’educazione alla cittadinanza globale con tre ampi obiettivi: approfondire la comprensione delle sfide che l’umanità si trova ad affrontare, esplorandone le cause e instillando la fiducia che possano essere risolti; monitorare i segni di fenomeni globali a livello locale, mettendo in grado le persone di affrontarli e incoraggiare uno spirito di coesistenza tra paesi confinanti.
Ikeda insiste sull’importanza di effettuare azioni mirate volte a liberare il mondo dalle armi nucleari e applaude la Dichiarazione congiunta sulle conseguenze umanitarie delle armi nucleari consegnata al primo comitato dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite nell’ottobre del 2013. La Dichiarazione congiunta, monito sulle catastrofiche conseguenze umanitarie dell’esplosione delle armi nucleari, è stata firmata da 125 paesi, incluso il Giappone. Come passo fondamentale verso l’abolizione delle armi nucleari, egli auspica un accordo di non utilizzo da parte di quegli stati che le possiedono.
L’autore ripete di essere convinto che il 2015, settantesimo anniversario dell’atomica di Hiroshima e Nagasaki, offra un’importante opportunità per un summit sull’abolizione delle armi nucleari. In particolare, suggerisce che sia un summit di giovani, per dare risonanza alle voci di chi è determinato a liberare il mondo da queste armi obsolete e destabilizzanti. Presenta a questo proposito i risultati di una indagine fatta nel 2013 da giovani membri della SGI in nove paesi, che mostrano come il 90% di essi le consideri disumane e l’80% auspichi un negoziato che le dichiari illegali.
• • •
A novembre gli esami di primo e terzo livello
Quando si svolgono gli esami?
Entrambe le prove d’esame si svolgeranno, in tutta Italia, il 23 novembre 2014
Chi può sostenerlo?
Potrà partecipare all’esame di primo livello chi è diventato fedele dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai entro e non oltre giugno 2014.
All’esame di terzo livello potrà partecipare chi ha superato l’esame di secondo livello.
Cosa bisogna studiare?
Il materiale per preparare l’esame di primo livello è lo stesso delle precedenti sessioni ed è raccolto in un volume intitolato Materiale di studio – esame di primo livello in vendita al prezzo di 6 euro nei negozi Creacommercio e disponibile gratuitamente in pdf sul sito www.sgi-italia.org, nello SPAZIO ADERENTI, alla sezione dedicata agli esami.
Il programma per l’esame di terzo livello è:
– Daisaku Ikeda, lezione sul Gosho I tre tipi di tesori, disponibile sia sotto forma di libro Esperia sia in tre puntate pubblicate sui numeri 140 e 141 di Buddismo e società;
– Daisaku Ikeda, La saggezza del Sutra del Loto vol. 1, capitolo “L’abile arte di educare”. Si consiglia di leggere anche l’introduzione: “Superare l’epoca priva di filosofia”.
• • •
Dall’Italia
17 gennaio
Firenze: una decina di ragazzi della Divisione futuro, studenti del liceo Dante, si sono incontrati per la prima volta all’interno della loro scuola per scambiarsi esperienze e parlare di Buddismo agli amici che non lo conoscevano.
17 gennaio-2 febbraio
Formia (LT): 1.514 persone di cui 1.083 studenti visitano Senzatomica Compact.
17 gennaio-2 febbraio
Campi Bisenzio (FI): annunciata l’11 gennaio con un flash-mob alla presenza dell’amministrazione comunale, Senzatomica Compact, presso il Teatro Dante, ha accolto 2.877 visitatori di cui 1.375 studenti.
26 gennaio-2 febbraio
Gaeta (LT): 1.431 persone di cui 937 studenti visitano la mostra Senzatomica Compact.
26 gennaio
Firenze: 686 persone partecipano alle tre riunioni tematiche (lavoro/economia, relazioni sentimentali/familiari, salute e malattia) presso il Centro culturale.
Per segnalarci le vostre notizie scrivete a: nuovo.rinascimento@sgi-italia.org