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Più profondo del mare, più vasto del cielo - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:48

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Più profondo del mare, più vasto del cielo

Il potere dell’essere umano è immenso. L’insegnamento buddista insegna ad “superare le barriere del cuore” e ha la capacità di insegnare a non rassegnarsi davanti alle difficoltà e al pensiero pessimista

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Il potere dell’essere umano è immenso. L’insegnamento buddista insegna ad “superare le barriere del cuore” e ha la capacità di insegnare a non rassegnarsi davanti alle difficoltà e al pensiero pessimista

«Quando il Bodhisattva Pratiche Superiori emerse dalla terra, non lo fece forse danzando?» (Grande male e grande bene, RSND, 1, 992).

La vita umana possiede intrinsecamente il potere del Budda, più profondo del mare e più vasto del cielo, e il Buddismo di Nichiren Daishonin è il grande insegnamento che permette a ogni discepolo di manifestare, insieme al proprio maestro, questo immenso potere.
I maestri e i discepoli della Soka Gakkai hanno sempre superato le “barriere del cuore”, ovvero la rassegnazione nei confronti delle difficoltà della vita e dei problemi della società, e l’inerzia del pensiero che ci porta a credere che le cose non cambieranno mai. Con la sconfinata forza vitale del Budda, paragonabile al sole del tempo senza inizio (kuon ganjo), hanno sempre vissuto dinamicamente la propria vita, fino in fondo, continuando a vincere.
Le innumerevoli prove concrete, risultato della rivoluzione umana dei nostri compagni di fede, suscitano ammirazione nella società e nel mondo. Il modo di vivere dei nostri preziosi membri, profondamente consapevoli della propria missione, tocca il cuore della gente, conquistando una fiducia sempre più ampia.

I bodhisattva che emersero danzando

In questa puntata approfondiamo il passaggio del Gosho Grande male e grande bene: «Quando il Bodhisattva Pratiche Superiori emerse dalla terra, non lo fece forse danzando?» (ibidem).
Nel quindicesimo capitolo del Sutra del Loto “Emergere dalla terra” innumerevoli Bodhisattva della Terra appaiono in risposta all’appello del maestro Shakyamuni. E in quel momento compare, pieno di gioia ed entusiasmo, anche la loro guida suprema, il Bodhisattva Pratiche Superiori (Jogyo). Davanti a quell’apparizione, i discepoli di Shakyamuni, raccolti intorno a lui, rimangono stupefatti. Prima di allora Shakyamuni aveva spiegato più volte quanto fosse difficile propagare la Legge in un’epoca malvagia, parlando dei tre potenti nemici. Ma adesso, danzando con entusiasmo, erano emersi dei preziosi bodhisattva che risplendevano della luce dello stato vitale del Budda e non vedevano l’ora di affrontare quella grande sfida.
In rappresentanza di tutti coloro che si erano riuniti, il Bodhisattva Maitreya chiede a Shakyamuni da dove fosse venuta quella moltitudine di bodhisattva mai visti finora. E Shakyamuni risponde di aver insegnato la dottrina buddista a questi grandi bodhisattva sin dal tempo senza inizio. Coloro che credevano che Shakyamuni avesse conseguito la Buddità in quell’esistenza rimangono sempre più sorpresi e perplessi e domandano come, in poco più di quaranta anni, Shakyamuni avesse potuto istruire questo incalcolabile numero di bodhisattva.
Per rispondere a questa domanda, Shakyamuni nel sedicesimo capitolo del Sutra del Loto “Durata della vita del Tathagata” svela la sua condizione vitale eterna, spiegando di aver conseguito la Buddità nel remoto passato del tempo senza inizio (kuon jitsujo). In altre parole, attraverso l’apparizione dei discepoli emersi dalla terra, egli ha dato prova dell’immenso stato vitale di un grande maestro, che supera ogni immaginazione.
L’espressione giapponese doshu shogi, letteralmente “rimuovere gli attaccamenti e far sorgere il dubbio su di essi”, significa scuotere, risvegliare il cuore delle persone, aiutandole a riconoscere i loro attaccamenti a insegnamenti limitati e a liberarsene, per ricercare valori più nobili. In Giappone, nell’epoca dell’Ultimo giorno della Legge, la persona che riuscì in questo intento fu Nichiren Daishonin. Il messaggio del trattato Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese, in cui vengono confutate le dottrine erronee che avevano gettato il popolo nella sofferenza, spaventò le autorità arroganti dell’epoca. L’oppressione cieca e violenta a volte non è altro che la manifestazione del disorientamento del potere.
Tuttavia il Daishonin, anche durante le persecuzioni che misero a rischio la sua vita, osservò con tono imperturbabile: «Udendo ciò, mi rallegrai dicendo che da tempo mi aspettavo che saremmo arrivati a questo» (Le azioni del devoto del sutra del Loto, RSND, 1, 678) e continuò a lottare con tutte le forze.
Proprio come si legge nel Gosho: «Per questo, da quando ho letto il Sutra del Loto, io, Nichiren, non ho mai avuto paura, neanche quando i miei genitori mi pregarono a mani giunte di desistere, quando il maestro mi ripudiò, quando il signore di Kamakura [il reggente] mi esiliò due volte e quando stava per farmi decapitare; poiché ho perseverato senza timore adesso ci sono persone in Giappone che dicono che forse ho ragione» (Il palazzo reale, RSND, 1, 433).
Anche la Soka Gakkai, che ha ereditato direttamente l’insegnamento del Daishonin, ha continuato a compiere doshu shogi, contribuendo a eliminare gli attaccamenti nei confronti degli insegnamenti transitori e facendo sorgere il dubbio su di essi, in Giappone e nel mondo intero. In particolare in tre fasi della storia del suo movimento: alle origini, quando il presidente Makiguchi si sacrificò restando fedele ai propri ideali, dopo aver ammonito le autorità dell’epoca sugli errori compiuti seguendo la strada del militarismo; nella fase pionieristica, quando furono realizzate “campagne” di shakubuku per la felicità di tutte le persone; nella fase di grande sviluppo, quando i membri si impegnarono con tutte le forze per espandere la cerchia di amicizie nella comunità.
E ancora oggi lo sta facendo, attraverso le attività basate sui princìpi del Buddismo di Nichiren, volte ad ampliare il nostro movimento per la pace, la cultura e l’educazione, per contribuire alla felicità del genere umano. Il movimento della Soka Gakkai, con i suoi ideali e tutte le persone capaci che ne fanno parte, ha realizzato un’impresa senza precedenti, inconcepibile considerando il terreno spirituale in cui ha operato.
Il vostro impegno nel dialogo e nelle attività della SGI fa espandere ogni giorno di più, nelle vostre comunità e nella società, questo movimento che mira a eliminare gli attaccamenti a insegnamenti transitori e a far sorgere il dubbio rispetto a essi.
Il coraggio, la saggezza e l’impegno nel dialogo di tutti voi che non vi risparmiate per la propagazione della Legge mistica, per la felicità delle persone e per la prosperità delle vostre comunità, risplendono del grande potere e delle meravigliose qualità dei Bodhisattva della Terra.
Nel Gosho il Daishonin afferma: «Quando accade un grande male, seguirà un grande bene. Poiché la grande offesa alla Legge esiste già nel paese, la grande Legge corretta si diffonderà sicuramente. Che motivo avete di lamentarvi?» (Grande male e grande bene, RSND, 1, 992).
Perciò, qualsiasi “grande male” possa accadere, non c’è niente di cui lamentarsi. Anche l’oscurità più profonda sta a indicare che l’alba sta per sorgere. Tale è la convinzione che maturiamo praticando questo Buddismo.
La nostra è un’epoca caotica, attraversata da profondi turbamenti. Troppe sono le persone che si lasciano trascinare dalle correnti dell’incertezza, tormentate da angosce e inquietudini, e tante ricercano nel proprio cuore un segnale che indichi loro una filosofia corretta. Per questo motivo la voce di ciascuno di voi, che con coraggio e serietà dichiarate le vostre ferme convinzioni, risuonerà come la voce del Budda e non potrà che scuotere il cuore di chi ascolta. Anche se il vostro interlocutore sembra non ascoltare ciò che dite, o lo rifiuta, nel profondo della sua vita avrà sicuramente risvegliato la Buddità.
Una volta chiesi a una pioniera della Divisione donne del Kyushu la motivazione che l’aveva spinta a diventare membro della Soka Gakkai ed ella rispose: «Il vostro grande entusiasmo mi ha aiutata a eliminare gli attaccamenti e a far sorgere il dubbio su di essi, così alla fine ho deciso di far parte anch’io di questo “giardino profumato” della Soka Gakkai». Ancor prima di aderire alla nostra associazione, aveva cominciato a studiare la filosofia buddista insieme alla persona che le aveva parlato della pratica.
La vita di coloro che abbracciano una profonda filosofia è forte. Il professor Nicholas F. Gier dell’Università dell’Idaho, durante un’intervista al Seikyo Shimbun, ha detto: «I membri della Soka Gakkai vivono sostenuti da una forte fede e una solida convinzione. La missione fondamentale di una religione consiste nell’orientare le persone affinché possano porsi un grande obiettivo, con forte fede e con una salda convinzione».
Le parole di ammirazione di esponenti della cultura di tutto il mondo ce lo confermano: ovunque vadano, i nostri compagni di fede della SGI propagano la Legge mistica tramite le loro azioni, in modo naturale, come le onde nel mare.
Nel Gosho il Daishonin scrive: «Benché non siate il Venerabile Mahakashyapa, dovreste tutti mettervi a ballare! Benché non siate Shariputra, dovreste balzare in piedi e danzare» (Grande male e grande bene, RSND, 1, 992).
Senza mai lesinare la propria vita, il maestro ha lottato contro grandi persecuzioni superandole una dopo l’altra; perciò è naturale che i discepoli che hanno raccolto il suo testimone affrontino difficoltà e sofferenze.
Non esistono imprese facili, se si vuole adempiere a una nobile missione. Il potere del Budda si manifesta affrontando dure prove nella vita ed è proprio vincendo sulle sofferenze e superando gli ostacoli che si può conseguire la Buddità insieme al maestro. Questa è la “danza della vittoria” del maestro e del discepolo che dedicano tutta la loro vita alla pratica buddista, secondo l’insegnamento del Sutra del Loto.
Anche nella campagna di Osaka è stato realizzato “l’impossibile” grazie all’impegno travolgente di tutti i Bodhisattva della Terra che erano al mio fianco. Nell’invincibile Kansai si coglie l’essenza della relazione tra maestro e discepolo ed è per questo che il Kansai non potrà mai essere sconfitto. In ogni caso, più la situazione diventa difficile e più possiamo trasformare le nostre difficoltà con la forza della fede rafforzata dalla relazione di non dualità tra maestro e discepolo, facendo emergere la saggezza del Budda. Le persone dallo spirito nobile ci osservano con la massima attenzione e i legami che creiamo con gli altri condividendo l’insegnamento buddista contribuiranno sicuramente ad accrescere il numero dei nostri amici.

Con immensa gioia

Il Daishonin affermò: «La natura fondamentale dell’Illuminazione si manifesta come Brahma e Shakra» (Curare la malattia, RSND, 1, 988). Brahma e Shakra non esistono in qualche luogo lontano. Ricordiamoci che quando con la nostra forte preghiera facciamo emergere la natura del Dharma – la natura di Budda – possiamo manifestare nella nostra vita Brahma e Shakra, che senza alcun dubbio ci proteggeranno.
L’essenza della fede è il coraggio. Con una forte convinzione nella fede potremo influenzare positivamente la nostra società. Questo è il profondo significato del concetto dei “tremila regni in un singolo istante di vita”.
Nel 1974 mi recai per la prima volta in visita ufficiale in Cina e in Unione Sovietica, come discepolo del presidente Toda. Allora, in seguito a quella decisione, ricevetti molte opposizioni e attacchi, ma oggi tutti hanno compreso l’importanza, anche per il Giappone, dei “ponti dorati” di pace, cultura ed educazione che ho costruito con questi due paesi e nei cinque continenti, e ho ricevuto per questo molti segni di gratitudine.
L’insegnamento originale del Sutra del Loto inizia con l’apparizione dei Bodhisattva della Terra e ora, con la comparsa sul palcoscenico mondiale di tanti giovani Bodhisattva della Terra, si apre finalmente l’era dell’insegnamento originale della Soka Gakkai. Il presidente Toda dichiarò: «Che la Soka Gakkai diventi un movimento in continuo progresso, di ininterrotte vittorie! Realizziamo una Soka Gakkai basata sul coraggio, sulla convinzione e sull’impegno. Vinciamo tutti insieme, a ogni costo, senza lasciarci sconfiggere. Questo è lo spirito alla base di kosen-rufu, che ci consentirà di conseguire pienamente la Buddità». Miei cari eroi di kosen-rufu, manifestando tutta la forza vitale del Bodhisattva Pratiche Superiori che emerse dalla terra danzando con gioia, impegniamoci nelle nostre attività con spirito rinnovato e grande dinamismo. Facciamo risuonare con gioia le nostre voci vittoriose e avanziamo coraggiosamente sul sentiero che conduce al conseguimento della Buddità.

(20 agosto 2009)

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