Il 2015 è ormai in corsa e, in questo estratto pubblicato il 29 dicembre, Daisaku Ikeda riconferma i punti chiave per l’attività di quest’anno: partendo da un cambiamento personale si avvicina anche il traguardo di kosen-rufu
L’”Anno dello sviluppo dinamico nella nuova era di kosen-rufu nel mondo” è finalmente arrivato.
“Sviluppo dinamico” significa progredire, svilupparsi a un ritmo straordinario o, in altre parole, avanzare energicamente. Inoltre l’ideogramma giapponese “yaku” – che significa “dinamico” – indica anche “velocità” e “traboccante vigore”.
Nel 2015 ricorre il centoquindicesimo anniversario della nascita di Josei Toda, secondo presidente della Soka Gakkai, e l’ottantacinquesimo anniversario della fondazione della Soka Gakkai. Inoltre il 26 gennaio si celebra il quarantesimo anniversario della fondazione della Soka Gakkai Internazionale (SGI). I maestri e i discepoli Soka hanno trionfato proprio perché hanno lottato sempre con instancabile coraggio ed energia. Determiniamo di continuare ad avanzare vittoriosamente verso il futuro!
Thomas Wolfe, scrittore statunitense nato lo stesso anno del presidente Toda, afferma: «Una religione dell’essere umano e una fede viva si trovano solo in una continua e incessante lotta».
Le varie montagne e i fiumi che ci troviamo ad affrontare nella vita e nel cammino di kosen-rufu sono testimonianza del fatto che stiamo conducendo esistenze di incomparabile valore. La nostra sfida è combattere con tutte le forze e infine vincere.
Facciamo sì che i nostri incontri per il Gongyo di Capodanno segnino uno slancio in avanti, una vigorosa partenza di questo anno così significativo e pieno di ricorrenze importanti.
Nella Raccolta degli insegnamenti orali si legge: «Il brano descrive come si danzi di gioia quando si arriva alla comprensione che gli elementi del corpo e della mente sono la Legge meravigliosa» (BS, 111, 42). Finché manteniamo la convinzione che noi stessi siamo entità della Legge mistica e facciamo brillare la nostra vita, possiamo assolutamente trasformare qualsiasi avversità e difficoltà in gioia. Questa è l’essenza della fede.
Mentre ci apprestiamo a imbarcarci insieme in questo “anno dello sviluppo dinamico”, vorrei riconfermare tre punti chiave per le nostre attività.
- Ognuno deve cambiare se stesso
Per poter cambiare è necessario agire. Quando una persona comincia ad agire per realizzare kosen-rufu e il rissho ankoku [adottare il corretto insegnamento per la pace nel paese, per creare una società pacifica basata sugli ideali umanistici del Buddismo, n.d.t.] in armonia con la Legge mistica, questa azione rompe il guscio del piccolo io e il suo stato vitale si apre immensamente.
La vittoria di questo anno dello “sviluppo dinamico” sarà determinata dalla somma delle spettacolari rivoluzioni umane realizzate da ognuno. - Non arrendersi mai
La vita è come una maratona: può darsi che un giorno dovrete affrontare situazioni particolarmente difficili. Potranno esserci momenti in cui sarete in ansia sentendovi in ritardo rispetto agli altri, ma non bisogna rassegnarsi. L’importante è vincere alla fine. Continuate a percorrere la strada del voto che avete scelto, correndo a denti stretti, con tenacia e determinazione. In questo modo arriverete al glorioso traguardo finale. La persona che completa questo percorso secondo le proprie peculiarità, ottiene la corona d’alloro della vittoria. - Andare avanti con gioia e coraggio
Andiamo avanti gioiosamente per adempiere la nostra missione di Bodhisattva della Terra. Nichiren Daishonin scrive: «Quando il Bodhisattva Pratiche Superiori emerse dalla terra, non lo fece forse danzando?» (Grande male e grande bene, RSND, 1, 992).
Tutti i nobili e saggi membri della Soka Gakkai, quali che siano le bufere che si trovano ad affrontare, corrono lungo la grande strada della felicità, pieni di vitalità e in salda unità.
Noi siamo come un maratoneta che risplende di luce. Corriamo tra la gente comune. Squarciando qualsiasi oscurità in questo mondo caotico, illuminiamo la società. Allarghiamo la cerchia di amicizia e fiducia nelle nostre comunità locali, nel luogo dove lavoriamo e nei nostri paesi.
29 dicembre 2014