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Per una "nuova Soka Gakkai dei giovani" - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 13:27

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Per una “nuova Soka Gakkai dei giovani”

Testimoni del primo passo verso il centenario della fondazione della Soka Gakkai, duecentocinquanta responsabili provenienti da sessantacinque paesi, hanno partecipato al corso autunnale della SGI, dal 31 ottobre al 7 novembre. Molto forte la spinta a diffondere il Buddismo in ogni paese, senza lesinare la propria vita

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Testimoni del primo passo verso il centenario della fondazione della Soka Gakkai, duecentocinquanta responsabili provenienti da sessantacinque paesi, hanno partecipato al corso autunnale della SGI, dal 31 ottobre al 7 novembre. Molto forte la spinta a diffondere il Buddismo in ogni paese, senza lesinare la propria vita

Eravamo circa seimila nell’auditorium dell’Università Soka di Tokyo, lo scorso 3 novembre, per la riu­nione dei responsabili. L’atmosfera era frizzante e si toccavano con mano la gioia e l’emozione di celebrare l’ottantesimo anniversario della Soka Gakkai insieme al presidente Ikeda, alla moglie Kaneko e ai compagni di fede di tutto il mondo.
Una piacevole sorpresa ha dato inizio alla prima parte della riunione: un festival culturale dei giovani, ricco di musiche, danze e cori, che ha ripercorso le diverse fasi della nostra storia trasmettendo forza e speranza per il futuro, coinvolgendo tutti i partecipanti verso il centesimo anniversario della Soka Gakkai. Alla fine, il giuramento dei giovani di realizzare kosen-rufu ci ha reso testimoni consapevoli dell’eredità trasmessa dal maestro ai giovani discepoli. Un bellissimo coro di tutti i giovani protagonisti dello spettacolo ha concluso il festival tra la commozione generale, mentre una pioggia di stelle filanti esplodeva nella sala e un cartellone luminoso annunciava la prossima tappa: il 18 novembre 2030!
A quel punto eravamo stracolmi di gioia e di determinazione, ma era solo l’inizio… Nella seconda parte della riunione, il messaggio del presidente Ikeda, letto dal vice direttore Shigeo Hasegawa, ci ha spronato ad andare avanti con la consapevolezza che adesso è giunto il momento di ripartire con una decisione più profonda per realizzare una forte espansione del nostro movimento, risvegliando in ciascuno di noi la decisione di alzarsi e rinnovare il voto di realizzare kosen-rufu [vedi il messaggio a pag. 12, n.d.r.]. In quel momento era evidente che essere lì significava compiere il primo passo verso il 2030. E l’energia di tutti quei ragazzi e ragazze, giovani e giovanissimi, bambini e bambine, era lì a testimoniare la direzione futura della nostra organizzazione, pronti a raccogliere il messaggio del maestro: «Spero che voi, miei giovani successori, progrediate con la stessa forza coraggiosa e invincibile che manifestai io nel portare avanti la mia rivoluzione umana. Siete nati per vincere. Siete nati per portare a tutti la felicità. Il mio augurio è che tutti voi, senza eccezione, possiate vivere una giovinezza luminosa e appagante, sempre a ritmo con la Legge mistica e la Gakkai, e che continuiate a crescere come persone di valore, persone vincitrici nella vita e nella società». Il messaggio era chiarissimo: da ora in avanti, impegniamoci sempre di più nelle nostre attività per kosen-rufu, con lo sguardo rivolto al 2030, per creare tutti insieme una “nuova Soka Gakkai dei giovani” e realizzare la felicità di ogni persona.
Il presidente Ikeda e sua moglie Kaneko non erano presenti fisicamente alla riunione, ma ognuno di noi si è sentito accolto in ogni momento dal loro cuore e dalla loro preghiera. Il giorno dopo, il presidente Harada ha spiegato la ragione dell’assenza di sensei alle riunioni dei responsabili di centro, ricordando il messaggio inviato alla riunione di giugno: «Non preoccupatevi della mia assenza. La cosa più importante è il voto dei discepoli, proprio come fecero i Bodhi­sattva della Terra durante la Cerimonia nell’aria, descritta nel Sutra del Loto. Il voto dei discepoli è la determinazione di realizzare kosen-rufu e, attraverso questa promessa, ognuno può manifestare la sua vera natura di discepolo. È giunto il momento per voi discepoli di dare il tocco finale all’opera che io ho intrapreso». Proprio come fece il giovane Ikeda nei confronti del maestro Toda, ora è il momento di assumerci la completa responsabilità del futuro della Gakkai e agire con una determinazione seria e sincera. In tante occasioni Ikeda ha parlato di kosen-rufu e ha spiegato il principio che “la fede è uguale alla vita quotidiana”, ora semplicemente bisogna mettere in pratica le sue guide. Nichiren Daishonin con la sua vita ci ha insegnato che il Buddismo è vincere o perdere. Durante l’esilio a Sado vinse tutte le sfide e anche i suoi discepoli riuscirono a superare ogni difficoltà e a concludere il lavoro portato avanti dal maestro. Nel corso degli ultimi cinquant’anni lo stesso Ikeda, come diretto discepolo di Toda, ha dovuto affrontare tante difficoltà e persecuzioni e ci ha mostrato con le sue vittorie la grandezza infinita della fede. Ora vuole vedere i discepoli che si alzano, decisi a portare avanti il movimento di kosen-rufu, pronti a guidare il nostro movimento in futuro.
Come possiamo oggi rispondere alle aspettative del nostro maestro? Compito di ognuno è mostrare con coraggio la prova concreta della pratica buddista. Solo se i discepoli riusciranno a vincere si potrà mostrare in futuro la grandezza della relazione tra maestro e discepolo. L’unico modo di ripagare il debito di gratitudine verso il maestro è realizzare una grande vittoria nella nostra vita, come fecero Shijo Kingo, Nanjo Tokimitsu, Myoichi-ama e gli altri discepoli, ai tempi del Daishonin. E raccogliere l’impulso a ripartire da ora, da questo momento, per realizzare una nuova e più grande espansione del nostro movimento, tenendo a mente la frase di Nikko Shonin: «Finché kosen-rufu non sarà realizzato, propagate la Legge con tutte le vostre capacità, senza lesinare la vostra vita» (GZ, 1618). Questa è la promessa che in primo luogo noi responsabili dobbiamo mantenere sempre viva, continuando a impegnarci con tutto il cuore per la felicità di ogni persona e la pace nel mondo, senza risparmiare la nostra vita. Il ritmo con cui il movimento di kosen-rufu sta procedendo è diverso da un luogo all’altro, ma sta andando avanti, e dipende dagli sforzi che ognuno sta compiendo nel proprio paese. Per realizzare uno sviluppo ancora più grande è necessario espandere le nostre vite e i nostri cuori, e sforzarci al massimo delle nostre capacità. La Soka Gakkai deve puntare a realizzare kosen-rufu, questa è l’essenza del messaggio di sensei, perciò ognuno deve “alzarsi da solo” e assumere la responsabilità di realizzare questa missione, così nasce in noi il coraggio e la saggezza per realizzarla, insieme a un grande entusiasmo.

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Corso SGI / L’esperienza da trasmettere

Credo che la Soka Gakkai stia vivendo uno dei momenti più importanti della sua storia. In occasione dell’ottantesimo anniversario della fondazione è apparso chiaro che il maestro, la guida spirituale che è stato il promotore e il protagonista indiscusso della sua prosperità e diffusione in tutto il mondo, ha lasciato ai suoi successori la conduzione del movimento e non partecipa più alle attività e alle riunioni generali. Ora non possiamo più rifugiarci sotto l’ombrello di s
ensei ma possiamo mettere in pratica tutto quello che ci ha insegnato e completare l’opera da lui iniziata, alzarci da soli e avanzare verso il centenario della fondazione nel 2030. E la mente ritorna al 16 marzo 1958, quando l’allora presidente Josei Toda affidò la prosecuzione della sua impresa e la realizzazione di kosen-rufu nel mondo al giovane Daisaku Ikeda, allora trentenne. A rifletterci bene tutto il Buddismo si fonda sulla trasmissione: dal maestro ai discepoli, dal Budda ai bodhisattva, trasmettendo una eredità ininterrotta dall’infinito passato in una eterna Cerimonia nell’aria. E così la vittoria dei discepoli conferma la vittoria del maestro. Ma viverlo qui e ora è un’altra cosa…
E ci si interroga su quale sia l’essenza che ha permesso alla Soka Gakkai di diffondersi in tutto il mondo. La risposta ce la offre lo stesso Ikeda nel messaggio per l’ottantesimo anniversario: «La dedizione altruistica alla propagazione della Legge dei primi tre presidenti, uniti dal profondo legame fra maestro e discepolo, ha fatto rivivere nella nostra epoca lo stesso coraggio e compassione di Nichiren Daishonin, avendone ereditato l’impegno e la determinazione di consentire alle persone comuni di ottenere l’Illuminazione» (NR, 456, 4). Su questo allora ci dobbiamo concentrare e da questo possiamo ripartire: dedicarci senza risparmiare la nostra vita per trasmettere alla gente della nostra epoca quello che ci ha insegnato
sensei, la fede e lo spirito necessario per diventare persone veramente felici.

Andrea Bottai

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Corso SGI / Il futuro nelle nostre mani

Prima di partire mi domandavo se avremmo incontrato il presidente Ikeda, e mi ponevo tante domande sul futuro della nostra organizzazione. Non lo abbiamo incontrato, ma la sua presenza era costante e vicina. Mi è arrivato forte il messaggio che adesso è il momento di prendersi la responsabilità diretta del movimento di
kosen-rufu. Il futuro dipende dalla crescita di ognuno di noi… dipende proprio dalla mia crescita!
Tre punti mi hanno particolarmente colpito.
Primo: il momento è arrivato. Bisogna prendere coscienza che come discepoli abbiamo una grande missione che richiede di formulare un grande voto, lo stesso voto di cui parla Nichiren Daishonin. Mai come ora sento che questo mi riguarda e che è fondamentale agire nella vita quotidiana e manifestare il grande potere del Buddismo. Bisogna vincere assolutamente nella vita quotidiana.
Secondo: il sentiero da percorrere è la relazione tra maestro e discepolo. Ora tocca a noi “rifinire” l’opera di Ikeda e promuovere lo sviluppo della Soka Gakkai. Come ci ha ricordato il vice presidente Hasegawa: «Senza spirito di ricerca la crescita si arresta e si tende a diventare egocentrici e arroganti. Questo è un rischio reale per ognuno di noi. Dobbiamo continuare a ricercare
sensei e la via di maestro e discepolo per tutta la vita. Manteniamo sempre un cuore sincero e non corrotto, proteggiamo la Soka Gakkai da questo rischio».
Terzo: creare una nuova Soka Gakkai dei giovani. La Divisione giovani e la Divisione Futuro sono i veri protagonisti del domani. Noi adulti possiamo continuare ad avanzare con spirito giovane e sostenere con tutte le nostre forze lo sviluppo dei giovani e della Soka Gakkai.
Sento nel mio cuore una profonda gratitudine verso il presidente Ikeda, la signora Kaneko e tutti i membri della Soka Gakkai.

Francesco Geracitano

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