Conosco il Buddismo fin da quando ero piccola ma ho iniziato a praticare seriamente solo a sedici anni, grazie a una sofferenza d’amore che mi ha fatto decidere di affidarmi per la prima volta a qualcosa che ancora non capivo bene cosa fosse. A quei tempi ero in piena crisi adolescenziale, sempre triste e arrabbiata col mondo, sempre indecisa su cosa fare e che strada intraprendere.
Dopo un po’ che avevo iniziato a recitare Daimoku, a frequentare assiduamente le riunioni e a fare shakubuku a tutti i miei amici, mi sono guardata dentro e ho visto che stavo bene, finalmente! E la cosa incredibile è che quel benessere non derivava affatto dalle circostanze esterne, che ancora non erano cambiate. È stata quella sensazione di benessere a prescindere da tutto che mi ha fatto decidere di continuare a praticare per tutta la vita.
Finite le scuole superiori, ho intrapreso un percorso universitario opposto ai miei studi da geometra buttandomi su materie scientifiche per cui non mi sentivo affatto portata. Studiavo e studiavo senza risultati, e alla fine rassegnata ho preso la decisione di lasciare l’università, convinta che lo studio non facesse per me. Ho passato anni a sentirmi sbagliata e ho iniziato a lavorare come geometra molto insoddisfatta, con la sensazione di voler fare altro, pur non sapendo cosa.
In quel periodo è iniziata l’attività Futuro in Italia e mi sono dedicata con tutto il cuore a sostenerla fin da subito. Vedere quei ragazzi che studiavano con tanto sforzo e determinazione era sempre di grande ispirazione per me, e ho deciso che avrei continuato a sostenerli fino in fondo, in ogni caso.
Poiché ero convinta che lo studio non facesse per me, facevo moltissima fatica anche a studiare il Buddismo. Tuttavia quando riuscivo a farlo mi si apriva un mondo. E proprio studiando capii che il mio grande problema era la mancanza di coraggio: mi sentivo intrappolata nei miei stessi limiti.
Decisi di sfidarmi fino in fondo e recitando tanto Daimoku riuscii finalmente a far emergere il mio grande sogno di dedicare la vita a lavorare con i cani.
Per realizzare questo sogno dovevo riprendere gli studi e per pagarli avevo bisogno di guadagnare tanti soldi, che il lavoro che facevo allora non mi assicurava.
L’impegno nell’attività Futuro mi ha portato ad aprire la mia vita e così ho potuto cogliere delle occasioni totalmente inaspettate, iniziando a lavorare in una nota fabbrica di scarpe.
In seguito ho ricevuto un’offerta di lavoro in un negozietto della mia città e ho deciso di lasciare la fabbrica. Questo succedeva poco prima del lockdown del 2020.
La disperazione in quel periodo mi ha assalita: avendo rifiutato il rinnovo del contratto in una multinazionale per intraprendere la strada incerta nel negozietto a conduzione familiare, non avevo nessuna certezza a livello economico. Sentivo di aver fatto la scelta più sbagliata che mai.
Tra l’altro, sull’onda della disperazione e dell’incertezza avevo totalmente messo da parte l’idea di lavorare con i cani.
Proprio in quel periodo ho potuto sperimentare il potere della fede.
La mia mente mi poneva continuamente davanti alla fatalità dei miei errori, ma decisi di reagire recitando tanto Daimoku e studiando il Buddismo. Così percepii che tutto aveva un senso molto più profondo di ciò che potevo razionalmente vedere e ho sentito di potermi fidare totalmente di me stessa e della vita. Dopo qualche mese, sono stata sommersa di offerte per il dogsitting!
Il maestro Ikeda scrive:
«I nostri sogni possono anche essere meravigliosi e i nostri ideali nobilissimi, ma in definitiva per
realizzarli abbiamo bisogno di coraggio»
(NR, 663, 15)
Ho quindi deciso di iscrivermi a un corso per addestratore educatore cinofilo, sentendo finalmente di aver preso il binario giusto.
Ho svolto un tirocinio in un centro cinofilo pieno di giovani e sono risultata una persona affidabile, per cui hanno deciso di investire su di me. Il 16 marzo di quest’anno, dopo un pomeriggio di lavoro, il proprietario del centro cinofilo si è aperto con me rispetto a delle situazioni personali delicate e per la prima volta abbiamo recitato Nam-myoho-renge-kyo insieme.
Un mese dopo ho ricevuto una notizia meravigliosa: sono stata ammessa a un bando regionale per le nuove imprese, per cui avrò accesso a dei fondi che mi permetteranno di avviare la mia attività, proprio come io la desidero.
Finalmente sento di rispondere alle aspettative di Sensei quando invita i giovani a coltivare grandi sogni e a tirare fuori il coraggio per realizzarli. Per questo sono sempre più determinata a non deludere le sue aspettative e a continuare a costruire una vita vittoriosa per kosen-rufu insieme ai miei amici, creando valore con il mio lavoro e con la mia vita!
