«Per quanto difficile possa essere la situazione attuale, riusciremo senza alcun dubbio a trasformare tutto il veleno in medicina. Perciò continuiamo ad avanzare ogni giorno con la convinzione che diventeremo sicuramente felici»
Care compagne di fede dei Gruppi donne e giovani donne della SGI italiana, desidero ringraziarvi con tutto il mio cuore per gli sforzi sinceri che state portando avanti, giorno dopo giorno.
In mezzo a queste avversità senza precedenti per l’umanità, tutte voi, unite insieme ai compagni di fede, con lo spirito di “non lasciare nessuno indietro”, ogni giorno state affrontando sofferenze e difficoltà mentre continuate a cercare ogni modo possibile per incoraggiarvi una con l’altra. Quanto è meravigliosa la rete di solidarietà della nostra famiglia Soka in Europa!
Sono perfettamente a conoscenza della campagna “1, 2, 3 Be the Light!” lanciata dai giovani europei e sostenuta da tutte voi che state contribuendo con determinazione all’ulteriore espansione di questa iniziativa.
Il vostro esempio nel continuare ad avanzare con spirito incrollabile è come una brezza primaverile che diffonde speranza e coraggio in tutto il mondo.
In una lettera indirizzata a una sua discepola, Nichiren Daishonin scrive: «La nostra mente è come l’acqua: una fede debole è come l’acqua torbida, una fede risoluta è come l’acqua limpida» (Risposta alla monaca laica Nichigon, RSND, 1, 957).
Se la nostra fede è forte e pura verrà riflessa nello specchio del Gohonzon e così, in perfetto accordo con il nostro “cuore che crede”, tutta la nostra vita comincerà a trasformarsi indirizzandosi verso la vittoria e la felicità.
Questo passo del Gosho ci insegna che nei momenti cruciali la cosa più importante è avere una fede limpida che ci permetta di vedere tutto in modo chiaro e di agire di conseguenza, con coraggio.
Tutti noi possediamo il grande potere della fede. Pertanto, non esistono sofferenze o difficoltà che non possiamo superare.
Inoltre, non esiste avversità che possa spezzare il legame che unisce i nostri cuori.
Quest’anno segna il quarantacinquesimo anniversario della pubblicazione dei miei dialoghi con il professor Arnold Toynbee. Ancora oggi ricordo lo spirito sincero delle donne europee che sostennero con tutto il cuore quest’attività dietro le quinte, in vari modi, come ad esempio trascrivendo la registrazione dei nostri incontri.
Alla fine del nostro dialogo il professor Toynbee concluse che la sfida del mondo, nel ventunesimo secolo, sarebbe stata di stabilire la dignità della vita umana come valore universale. Egli affermò che il nostro successo in questa impresa sarebbe stato determinato dal grado di compassione e di amore che avrebbe guidato le nostre azioni.
Ora tutte voi, donne e giovani donne che vi state impegnando costantemente, ogni giorno, domandandovi “come posso incoraggiare quest’amica?”, “come posso far sorridere quell’amico?”, siete l’esempio di persone che agiscono basandosi sulla compassione e sull’amore.
Facciamo sì che ognuno di noi rafforzi ulteriormente la propria voce nell’incoraggiare gli altri, approfondendo la fede più che mai.
Per quanto difficile possa essere la situazione attuale, riusciremo senza alcun dubbio a trasformare tutto il veleno in medicina.
Perciò continuiamo ad avanzare ogni giorno con la convinzione che diventeremo sicuramente felici.
Insieme a mia moglie, sto pregando con tutte le forze affinché questa pandemia finisca al più presto, e per la salute e l’incolumità vostra e delle vostre famiglie.
Vi prego di stare sempre bene e piene di vitalità!
Giugno 2020
Daisaku e Kaneko Ikeda