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Per la prima volta a Paestum i giovani di Campania e Basilicata - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 14:51

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Per la prima volta a Paestum i giovani di Campania e Basilicata

Centoquaranta partecipanti della Divisione giovani si sono riuniti per dare vita a un corso di grande impatto culminato in una riunione con oltre quattrocento persone

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Centoquaranta partecipanti della Divisione giovani si sono riuniti per dare vita a un corso di grande impatto culminato in una riunione con oltre quattrocento persone

Quest’anno la commemorazione del 16 marzo ha segnato una nuova partenza per Campania e Basilicata: a Paestum è stato organizzato il primo corso della Divisione giovani nel Sud Italia. Lo slogan ne ha espresso con chiarezza gli obiettivi: «Il sole di una nuova era. Quando il sole della Buddità comincia a brillare dentro di noi, l’oscurità dell’ignoranza svanisce». Quindi riconoscersi in qualche modo stelle capaci di brillare di luce propria, manifestando la parte migliore e contagiando il proprio territorio, darà inizio a una nuova era da protagonisti. Il corso, iniziato proprio il 16 marzo, con 140 partecipanti, è culminato il 18 marzo in una grande riunione aperta anche a principianti e simpatizzanti, a cui hanno aderito inaspettatamente oltre 400 persone. Un punto di partenza per ribadire la decisione di assumersi in pieno la responsabilità del movimento di kosen-rufu.
Tutti gli interventi e le forti esperienze hanno incoraggiato a ricercare la Legge dentro di sé, a decidere un profondo cambiamento interiore, a riconoscere l’importanza di ogni singola persona.
«Sentendo le esperienze straordinarie che vengono raccontate ai corsi – afferma Bruno – si è spinti a pensare che i nostri problemi siano più piccoli rispetto a quelli degli altri. Ma ho capito che questo pensiero è solo un modo per ridurre il nostro valore, per fermarci. Voglio imparare a guardare ogni mia sofferenza e affrontarla affinché io e gli altri possiamo diventare felici».
Tra gli incoraggiamenti quello di Costantino, il primo membro della Campania, che festeggiava i suoi primi trent’anni di Gohonzon assieme alla sua shakubuku più preziosa: sua moglie Franca. Non sono mancati anche gli incoraggiamenti di vari responsabili come quelli di Mattia Duni e Giulia Savarese. «I giovani della Campania e Basilicata si sono alzati – ha affermato Mattia – per realizzare la pace accanto a sensei! Dalle loro esperienze e dalla loro determinazione emerge la loro profonda fede. Queste terre sono fortunate ad avere giovani così». Il corso è stato preparato con tantissimo Daimoku e una precisa organizzazione ha dato impulso per due mesi a un’attività intensa. «Abbiamo ricompattato la Divisione giovani – dice Roberta – e realizzato un’attività diversa, completamente vissuta nella ricerca di un’unità sempre più profonda. Il risultato concreto lo abbiamo visto alla riunione aperta a tutti, quando con nostra grande soddisfazione sono intervenute molte persone in più di quanto avevamo deciso. Ed è solo l’inizio». A motivare e sostenere il corso, il desiderio di realizzare l’obiettivo del Sud Italia: tremila presenze alle riunioni di discussione per trasformare a “suon di Daimoku” i disagi di queste terre.

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Dalla Sicilia per crescere insieme

Un flusso di comunicazione cuore a cuore per l’appuntamento siciliano del 24 e 25 febbraio organizzato dalle responsabili nazionali delle Divisioni donne e giovani donne.

di Pina Consoli
hanno collaborato: B. Alosi, L. Iarrera, C. Puglisi, D. Bella, C. Villani, P. Barletta, C. Capizzi, G. Di Maria e A. Russo

«Un’atmosfera calda, uno scambio cuore a cuore, come sempre quando ci si parla tra donne», questa l’impressione di molte donne e giovani donne che hanno partecipato agli incontri con le responsabili nazionali delle due divisioni (a Palermo Marta Bonomo, Clara Mancini e Marta Arkerdar; a Catania Anna Conti, Fausta Cianti, Tomoko Kimura, Valentina Nannini e Alessia Viali) avvenuti il 24 e 25 febbraio.
Ogni incontro si è aperto con la proiezione del video La corona del sorriso, dedicato a Kaneko e Daisaku Ikeda, suscitando un forte incoraggiamento in tutte le partecipanti dei cinque luoghi di incontro (Messina, Catania, Palermo, Caltanissetta e Trapani). «Ho finalmente capito – sostiene Francesca di Enna – che con il Daimoku si può realizzare qualsiasi cosa». A Claudia (di Enna), Sandra e Patrizia (di Palermo) è rimasto dentro ciò che ha detto Clara Mancini riguardo al valore che bisogna dare a ogni singolo attimo, e sul coraggio di ricominciare da capo: «Non arrendersi mai non vuol dire perseverare nelle cose sbagliate, ma avere il coraggio di cambiare strada. Una persona che riesce ad ammettere il fallimento è una persona grande. L’unica cosa che non dobbiamo mai cambiare è la relazione con il Gohonzon».
A una diciassettenne che chiedeva una spiegazione convincente per la mancata realizzazione degli obiettivi che si era posta per il 16 marzo e sul perché viene consigliato di stabilire delle date per i propri scopi, Alessia Viali ha risposto che «le date sono un espediente per sfidarci sino in fondo, e se non siamo soddisfatte torniamo al Gohonzon e continuiamo a recitare Daimoku fino a che non si realizza».
Laura (di Catania) ha recepito il consiglio di Anna Conti su come portare avanti la responsabilità e incoraggiare gli altri a fare attività: «Non arrendersi mai davanti a qualsiasi difficoltà incontriamo, fare attività con gioia e sincerità, consapevoli che la cosa più importante è creare legami sinceri in cui ci si sostiene l’un l’altra». Per incoraggiare i giovani bisogna «ascoltare le loro richieste, dare disponibilità senza mai schiacciarli o sostituirsi a loro, lasciarli liberi di esprimere il loro talento, non dire mai tu fai così! Bisogna sviluppare il desiderio sincero di imparare dal maestro e l’umiltà perché l’arroganza distrugge ogni sforzo».
Benedetta (di Messina) ha accolto il suggerimento di Fausta Cianti di ricercare in ogni persona almeno tre qualità, perciò dobbiamo sviluppare la compassione per vedere negli altri le qualità e non i difetti. Lodiamo e apprezziamo gli altri senza giudicare, ricordando che solo facendo la propria rivoluzione umana possiamo cambiare le nostre tendenze.
Daniela, Maria Rosa ed Elisa (di Catania) hanno accolto i suggerimenti di Anna e Fausta riguardo alla difficoltà delle donne con bambini di fare attività, ricordando che il presidente Ikeda e sua moglie amano molto i bambini, che rappresentano il futuro dell’umanità. Se una madre è da sola è importante che possa partecipare alle riunioni con il figlio e che venga accolta bene; come è altrettanto importante che la madre reciti Daimoku prima della riunione per la sua buona riuscita. E a questo proposito Tomoko Kimura ha aggiunto che i figli crescono, ma anche i genitori devono crescere: i rapporti cambiano, si trasformano. Non bisogna perdere mai la fiducia nei propri figli, ricordiamoci che anche loro sono dei Budda. Sensei sostiene che non c’è forza più grande della preghiera di una madre. A volte facciamo molti sforzi ma non vediamo subito i risultati. Ikeda afferma che nel Buddismo niente va sprecato: ci vogliono pazienza, saggezza e fiducia, come afferma Kaneko Ikeda: «Anche se non vinco ora, comunque non mi rassegno».

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I semi di cambiamento sbocciano in Mediorente…

Lo scorso novembre il sultanato dell’Oman ha ospitato – prima nella città di Muscat, poi in quella di Sur – la mostra della Soka Gakkai Internazionale Semi di cambiamento, la Carta della Terra e il potenziale umano. L’evento è stato organizzato in collaborazione con la Società dell’Oman per il rispetto dell’ambiente (ESO), organizzazione non governativa facente parte dell’ONU. La mostra, che è stata visitata da duemila persone, fra le quali seicento studenti, è stata inaugurata da due membri della famiglia reale: Sayyid Tarik bin Shabib al Said e Sayyida Tania bint Shabib al Said, rispettivamente patrono e presidente dell’ESO. Nel suo discorso d’apertura, Sayyid Tarik ha sottolineato come ognuno debba fare la propria parte per salvaguardare l’ambiente e si è detto felice del fatto che numerose scuole avrebbero portato i loro studenti a visitare la mostra. Al termine dell’inaugurazione ha avuto luogo una proiezione del documentario Una rivoluzione silenziosa. L’Oman è il secondo paese mediorientale a ospitare la mostra, che già nel novembre 2005 era approdata a Dubai.

…e a Modena

di Cristina Sereni

La Carta della Terra ha fatto tappa a Modena dal 14 al 25 febbraio, dove è stata ospitata presso l’Istituto Tecnico Industriale Provinciale Enrico Fermi. L’inaugurazione della mostra I semi del cambiamento è stata accompagnata da una conferenza dal titolo La Carta della Terra come strumento educativo, nella quale si è parlato della corrente educativa riferita alla pedagogia per la creazione del valore, una pedagogia che guarda a tutto il potenziale umano e trova d’accordo pedagogisti del passato e del presente. Successivamente la Carta della Terra è stata introdotta al pubblico punto per punto, mostrando come si possa far toccare con mano il fatto che ognuno di noi è indissolubilmente legato a tutti gli altri.
Nel corso della settimana la mostra è stata visitata anche dalla locale squadra di calcio, che ha regalato alla Soka Gakkai un gagliardetto, inviato in Giappone insieme al libro delle presenze e dei pensieri lasciati dai visitatori.
L’iniziativa si è conclusa con una conferenza dal titolo I semi del cambiamento. Oltre agli assessori all’Istruzione e all’Ambiente è intervenuto Giorgio Celli, professore di entomologia presso l’Università di Bologna, che ha sottolineato l’urgenza di una rivoluzione culturale, dello sviluppo di una nuova sensibilità e della necessità di ritrovare una dimensione più modesta e umana. Al termine, due gruppi di studenti dell’ITIP hanno presentato alcuni studi, non solo teorici, sui saponi e sulla qualità dell’aria. I ragazzi hanno quindi sollecitato le autorità cittadine a prendere decisioni indirizzate al miglioramento della qualità della vita.

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Il Budda come maestro

Al Centro culturale di Thiene (VC) si sono dati appuntamento gli educatori del Triveneto per parlare di creazione di valore.

di Maria Teresa Mezzina

«Creare onde di bene che toccano l’universo come fa il mio maestro»: con questo spirito gli educatori si sono dati appuntamento, il 22 gennaio scorso, al Centro culturale di Thiene, in provincia di Vicenza. Ha dato il via al meeting l’intervento di Marita Bombardieri, responsabile nazionale del gruppo educatori: «Siamo tutti Budda, ma è importante fare l’azione di recitare Daimoku credendo in questa affermazione. Non fermiamoci alla superficie delle cose, che spesso diventa motivo di perdere la speranza. Oltre il mare in burrasca c’è sempre la Buddità». È fondamentale chiedersi qual è la direzione del proprio cuore: se è orientato verso l’oscurità fondamentale o lungo la strada della natura illuminata della vita. Il clima che si respirava nella sala gremita di persone giunte per l’occasione dal Veneto, dal Trentino, dal Friuli e da altre regioni italiane ben rappresentava l’immagine del sutra “essere felici e a proprio agio”. Per sviluppare le caratteristiche proprie di una persona di valore, tema che è stato affrontato nell’incontro, dovremmo sviluppare nel cuore il voto del Budda, cioè rendere felice l’umanità e coltivare le stesse speranze del maestro. Il messaggio di pace del presidente Ikeda è entrato nei cuori di centonovanta paesi. È fondamentale avvicinarci di più a questa sorgente che è il nostro maestro, stabilire attraverso la relazione con lui le fondamenta di kosen-rufu.

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Arezzo: lezioni di Buddismo all’università

di Alessandro Lo Presti

Dal 5 al 26 febbraio scorso, presso l’Università Libera di Arezzo, si è tenuta una serie di lezioni sul Buddismo di Nichiren Daishonin. L’iniziativa, partita da un membro dell’Istituto Buddista Italiano, Patrizia Bell, ha trovato l’adesione del rettore dell’università, il professor Redi, e soprattutto di 25 studenti che hanno deciso di seguire le nostre lezioni. Gli incontri, infatti, sono stati preparati e tenuti dai responsabili di Arezzo che, per la prima volta, sono stati impegnati in un’attività di questo tipo. Il programma prevedeva tre aree di approfondimento: la prima, di carattere storico, ha trattato la nascita del Buddismo fino alla vita di Nichiren Daishonin; la seconda area tematica ha riguardato i princìpi filosofici fondamentali della nostra scuola buddista; infine, l’ultima ha presentato la Soka Gakkai Internazionale e i valori di pace che essa promuove nel mondo attraverso l’impegno del nostro maestro Daisaku Ikeda. Questa attività è stata affrontata con grande entusiasmo dai responsabili del capoluogo toscano, consapevoli del fatto che si trattava di un’occasione unica per aprire confini di amicizia e conoscenza.

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L’Istituto Buddista Italiano promuove la pace a Napoli

di Saviano Panico

Dall’anno 2000 la Regione Campania, grazie a una legge varata su iniziativa popolare e promossa dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, sostiene e diffonde, particolarmente nelle scuole, la cultura della pace e l’educazione ai diritti umani.
Sotto lo slogan “Contro la guerra tutti i giorni”, il 5 marzo scorso a Napoli è stata presentata la sesta edizione dell’Agenda della Pace. Essa scaturisce dal lavoro dell’Archivio Pace e Diritti Umani dell’Assessorato all’Istruzione della Regione Campania, e rappresenta uno strumento di lavoro per gli insegnanti, gli studenti e gli operatori delle associazioni impegnate nella realizzazione di progetti di educazione alla pace e ai diritti umani.
L’Agenda del 2007, stampata in sessantamila copie, offre spunti di riflessione finalizzati a sollecitare l’impegno concreto di istituzioni e cittadini contro la logica dell’arroganza e dell’indifferenza, attraverso immagini e testi a volte poetici a volte graffianti nella rappresentazione della cruda realtà.
La data dell’evento è caduta in concomitanza del secondo anniversario dell’uccisione di Nicola Calipari, funzionario del SISMI e mediatore nel corso delle trattative per la liberazione di Giuliana Sgrena. Al termine della manifestazione il rappresentante dell’Istituto Buddista, eletto dalle associazioni campane in seno al Comitato Permanente per la pace e i Diritti Umani della Regione, ha donato alla giornalista, presente all’evento, il libro dei dialoghi di Ikeda con Gorbaciov, Le nostre vie s’incontrano all’orizzonte.

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Forlì: gestire i conflitti

di Grazia Briccolani

Il 10 febbraio 2007 a Villafranca di Forlì ventisette responsabili hanno partecipato a un incontro con Franca Pira e Sandra Gualtieri, del gruppo educatori. Lo scopo: un nuovo punto di vista sul conflitto nella quotidianità. Dopo aver recitato Gongyo e Daimoku insieme, ci si presentava con il nome e una qualità peculiare. La padrona di casa si è presentata così: «Mi chiamo Patrizia e amo la giustizia». Il meeting ha avuto momenti ludici, con dei brevi giochi; una lettura di brani del Piccolo principe ha risvegliato i cuori. La distribuzione di cartoline, tagliate a metà e da ricomporre, ha permesso di formare delle coppie.
Cosa porti a casa Fabiola? «L’importanza di avere fiducia. Con il sostegno degli amici, si possono realizzare cose impensabili». E tu Pier? «Mi ha colpito l’elencare gli aspetti positivi di se stessi. Si diventa più consapevoli delle proprie potenzialità. Ascoltare le caratteristiche positive degli altri ti fa notare che i compagni di fede sono preziosi». Elena che si definisce “brutalmente franca”, ha espresso quanto sia decisivo ascoltare “completamente”, senza riserve. Barbara, ha sottolineato il modo carico di dolcezza con cui si parlava l’uno dell’altro. È scaturito che «l’essenziale è invisibile agli occhi, e che non si vede bene che col cuore» ed è emersa la fiducia che il dialogo e l’ascolto possono migliorare enormemente la nostra vita, la colorano di condivisione e sostegno… Con questi “colori” vivere è più divertente e il conflitto viene ridimensionato. «Rispetto all’inizio, i vostri occhi brillano molto di più», hanno detto le nostre “amiche” di Firenze. Grazie Sandra e Franca, ora vediamo “meglio” le possibili soluzioni del conflitto. Grazie Perla per aver voluto fortemente questa attività.

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Novità in libreria

Daisaku Ikeda, Buddismo Oggi 2003-2005
Volume con allegato CD-Rom
548 pagine, euro 23,00

Buddismo Oggi è una collana che raccoglie in volumi i discorsi, le conferenze e le lezioni tenute da Daisaku Ikeda in diverse circostanze e ricorrenze. La novità di questa edizione è il CD-Rom a corredo che contiene i testi dei volumi di Buddismo Oggi dal 1996 al 2005. All’interno del CD è stato predisposto un indice degli argomenti che consente una ricerca su base tematica.

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