In una giornata di sole, il 15 e il 16 luglio si è tenuto il corso nazionale del Gruppo uomini a cui hanno partecipato i responsabili nazionali e regionali di tutta Italia. A dispetto del caldo afoso, il corso si è aperto con una piacevole brezza, fresca e rigenerante, che emergeva dallo spirito di ogni partecipante: dare il via ad una nuova grande ripartenza per kosen-rufu in Italia.
Robert Harrap, co-presidente europeo, ha tenuto una lezione sul trattato Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese, in cui ha evidenziato con forza l’importanza di ripartire sempre dal principio della rivoluzione umana come causa fondamentale per il cambiamento dell’umanità intera, trovando il coraggio di abbracciare il grande spirito del Daishonin che dichiara: «Se vi preoccupate anche solo un po’ della vostra sicurezza personale dovreste prima di tutto pregare per l’ordine e la tranquillità in tutti e quattro i quadranti del paese» (RSND, 1, 25).
Gli uomini hanno il compito di dare l’esempio di come una vita dedicata alla causa di kosen-rufu possa risplendere del grande io e di una felicità senza limiti. Harrap ha poi condiviso due aspetti fondamentali per ereditare la stessa passione e spirito del maestro Ikeda: la prima è la forza della preghiera per kosen-rufu che include ogni beneficio più profondo; la seconda è la profonda relazione che ogni persona costruisce individualmente con Sensei.
Con il grande obiettivo di un giovane per ogni gruppo, tra sabato e domenica sono state raccontate iniziative ed esperienze da diverse regioni che hanno realizzato una crescita dei giovani. Insieme, i partecipanti si sono concentrati su diversi punti:
- l’importanza di costruire dei legami umani di amicizia con i giovani;
- ascoltarli con attenzione e mettersi al loro servizio occupandoci in prima persona di alleggerirli dagli aspetti organizzativi;
- pregare decidendo di realizzare questo scopo che rappresenta il futuro del movimento di kosen-rufu in Italia.
- rivitalizzare gli zadankai, che sono la grande roccaforte dello shakubuku;
- puntare sulle visite a casa per rafforzare i legami.
La domenica mattina si è aperta con l’intervento del presidente della Soka Gakkai italiana Alberto Aprea che, attraverso la sua esperienza, ha evidenziato l’urgenza di agire sulla base di una nuova e risoluta decisione di realizzare un grande cambiamento.
In quanto pionieri di kosen-rufu in Italia, Aprea ha sottolineato quanto sia essenziale rinnovare la preghiera al Gohonzon e il rapporto con Sensei, con il desiderio profondo e sincero della felicità di tutte le persone, come se tutti fossero parte della propria famiglia, andando a trovare chi soffre e condividendo la gioia di lottare per kosen–rufu insieme a Sensei.
Tamotsu Nakajima, consigliere superiore, ha sottolineato l’importanza di rispettare ogni persona: ognuno è diverso e merita di essere ascoltato con serietà e attenzione. Ha chiesto a tutti i partecipanti, proprio in questo periodo di incertezza e conflitti, di costruire una gioiosa Soka Gakkai, partendo dallo scopo di un giovane per gruppo.
Durante il corso è stata annunciata la nascita dei giovani Ginko, che comprende gli uomini fino a 50 anni. Mauro Ciullo è stato nominato referente nazionale del Gruppo, che ha il compito di assicurare il futuro di kosen-rufu grazie alla crescita degli uomini più giovani, secondo lo spirito racchiuso in queste parole di Sensei: «Non vivo per me stesso ma per il bene delle generazioni che verranno dopo di me» (L’orgoglio di essere pilastri d’oro di kosen-rufu, Esperia, pag. 115).
Francesco Geracitano, responsabile nazionale Gruppo uomini, ha ribadito che il Gruppo uomini deve assumersi la responsabilità, ora più che mai, di sostenere il movimento di kosen-rufu rafforzando la fede giorno dopo giorno e costruendo un indistruttibile legame con il maestro.
