Dal 14 al 16 gennaio si è tenuto l’appuntamento annuale per individuare le linee comuni di attività in tutta Europa per il 2011. Hideaki Takahashi ha invitato tutti i responsabili a realizzare riunioni gioiose condite da discorsi chiari e concisi
Il Centro culturale di Trets ha accolto oltre duecento rappresentanti provenienti da ogni angolo d’Europa per dare vita a un incontro di tre giorni. «Il grande viaggio di diecimila anni nell’Ultimo giorno della Legge – ha scritto il presidente Ikeda nel lungo messaggio dedicato a loro – è appena iniziato. Facendo di questo cinquantesimo anniversario della mia prima visita in Europa una nuova partenza, espandiamo ancora di più, con maggiore energia il grande movimento di kosen-rufu per costruire la felicità dell’umanità. Ho iniziato le attività di questo anno con la determinazione di lavorare dieci e venti volte più degli anni passati. Prego i presenti al summit di intraprendere una marcia dinamica con uno stato vitale vigoroso. Siate dei leader che hanno profonda cura dei membri con sincerità. Costruite l’indistruttibile unità di itai doshin con allegria, armonia e saggezza».
Dopo i ringraziamenti per tutti gli sforzi compiuti nel 2010 – che hanno visto risultati senza precedenti in Europa – il responsabile europeo Hideaki Takahashi, ha spiegato che il significato di questo anno è come l’”alba di kosen-rufu” in Europa. Per aprire questa nuova era ci vuole la determinazione e il desiderio di “non lesinare la propria vita con il forte desiderio di vedere il Budda”. Alla fine di dicembre sensei, durante un incontro informale, aveva invitato tutti i leader a pregare con un cuore fresco, vivace e danzante, e ad agire con energia e gioia, spiegando che se i responsabili sono cupi e senza gioia, anche le persone attorno a loro finiranno con l’esserlo. «Quest’anno – ha detto – i responsabili devono impegnarsi di più affinché tutte le riunioni siano dinamiche e gioiose, con la determinazione di creare una nuova era. Non bisogna fare discorsi troppo lunghi, ma semplici ed essenziali, che colpiscano il cuore di chi ascolta».
Il secondo giorno si è aperto con la proiezione di due video sulle visite del presidente Ikeda in Europa nel 1991 e 1992: immagini emozionanti, per noi italiani, che lo ritraggono insieme ai membri di Firenze, Bologna e Milano. A seguire, una seconda sessione di racconti del corso in Giappone tenutosi a dicembre al quale hanno partecipato sedici giovani europei tra cui anche due italiani [vedi riquadro, n.d.r.].
Sakae Takahashi e Kazuo Fujii hanno avuto il compito di presentare e promuovere le iniziative per festeggiare il cinquantesimo compleanno del movimento di kosen-rufu nel Vecchio Continente. Infatti il 2011 segna esattamente cinquant’anni dalla prima visita del presidente Ikeda in Europa avvenuta nell’ottobre 1961. In quell’occasione visitò dodici città europee e incoraggiò gli otto membri allora presenti, fra i quali si trovava il primo responsabile europeo Eiichi Yamazaki. Questa diventa quindi l’occasione per esprimere sincera gratitudine a sensei, il cui impegno ha fatto sì che venissero stabilite le fondamenta di kosen-rufu in Europa, quelle che oggi possiamo vedere con i nostri occhi. E questo è anche il “tempo” in cui i discepoli si alzano in quanto successori che si assumono la totale responsabilità di kosen-rufu, determinati a ereditare lo spirito del loro maestro; il compito di noi discepoli è proprio basarsi sull’immutabile “spirito di non dualità di maestro e discepolo” per costruire kosen-rufu.
Sotto il motto “One Europe with sensei” si è proposto, tra l’altro, di creare un intenso movimento di riunioni di discussione con il quale poter espandere questa filosofia di speranza e felicità e organizzare due grandi eventi commemorativi: a Madrid il 16 ottobre, per inaugurare il nuovo Centro culturale spagnolo, e a Roma il 22 ottobre.
In merito alle attività che si terranno a livello europeo, sono stati preannunciati due corsi estivi a Trets, per le Divisioni donne e uomini dal 27 al 31 luglio e per la Divisione studenti dal 4 al 7 agosto, e il secondo ciclo di tre anni del corso europeo di studio con Katsuji Saito, quest’anno dal 14 al 17 luglio, i cui posti saranno destinati per lo più ai giovani.
Durante la riunione che chiudeva la tre giorni, è emerso il forte desiderio di accogliere ancora una volta il presidente Ikeda e sua moglie Kaneko in Europa: è stata lanciata dai giovani, e accolta con entusiasmo da tutti, la proposta di recitare Daimoku con forza con questo obiettivo.
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Corso SGI / La mia musica per la pace
Un’esperienza ascoltata durante il corso in Giappone dello scorso dicembre ha permesso a Henrik Raabe, responsabile dei giovani tedeschi, di cambiare prospettiva sul rapporto con la sua band
La sera prima di ripartire per l’Europa abbiamo cenato con un responsabile della Divisione giovani uomini giapponese. Ci ha raccontato la storia di un giovane che aveva incoraggiato di recente: egli soffriva perché, nell’agenzia di design dove lavorava, si era sempre sentito inferiore ai suoi colleghi. Guadagnava meno degli altri, non realizzava creazioni particolari ed era l’unico che ancora non si era fatto una famiglia. Cosí aveva pensato di lasciare le attività della Divisione giovani e di concentrarsi solo sul lavoro. Però recitando Daimoku e parlando a cuore aperto con il suo responsabile, si ricordò della passione, ora affievolita, che lo aveva spinto a voler diventare un designer di successo. Decise quindi di fare una creazione che avrebbe dato gioia a sensei. E quando, poco dopo, i giovani uomini della sua zona donarono ai coniugi Ikeda una medaglia, sensei ringrazió personalmente questo giovane. Questa gioia immensa lo spinse a partecipare a un concorso pubblico di design, che vinse.
Da questa esperienza toccante ho tratto una lezione fondamentale: pregare per poter offrire gioia a sensei mi porta a fare quelle azioni, che rendono felici non solo me stesso ma anche il mio ambiente.
Due settimane dopo sono tornato in Giappone per fare un concerto con la mia band. Il giorno dopo il concerto, ho acompagnato i componenti della band a Shinanomachi per mostrare loro la sede generale della Soka Gakkai (uno di loro è membro della SGI). Abbiamo recitato Daimoku tutti insieme e io, a nome della band, ho scritto una lettera al presidente Ikeda, nella quale raccontavo che il concerto aveva riscosso successo e dove allegavo un nostro cd in regalo.
Non avrei mai pensato che gli sarebbe piaciuto così tanto il nostro genere musicale: si tratta di musica elettronica. Dopo pochi giorni ci risponde. Lui e la moglie avevano ascoltato il nostro cd e provato una grande gioia. Avrebbero inoltre pregato per la nostra crescita. Sensei ci chiedeva anche di prenderci cura della nostra salute e di avanzare insieme uniti. Quest’ultima frase centrò perfettamente il punto: lo scorso anno a causa di contrasti interni eravamo arrivati sul punto di dividerci. Ricordai allora quest’incoraggiamento che condivisi con tutta la band: abbiamo rinnovato la decisione di lavorare con la nostra musica per la pace… tutti insieme.
È stata una delle esperienze più coinvolgenti della mia vita.
Henrik Raabe