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Parole e azioni di gratitudine - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 11:58

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    Parole e azioni di gratitudine

    Solo con un “cuore sincero” colmo di gratitudine, la nostra offerta può diventare la causa per manifestare la Buddità e creare buona fortuna: da ciò derivano i benefici della pratica buddista

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    Solo con un “cuore sincero” colmo di gratitudine, la nostra offerta può diventare la causa per manifestare la Buddità e creare buona fortuna: da ciò derivano i benefici della pratica buddista

    Sono passati cinquantacinque anni da quando Daisaku Ikeda intraprese il primo viaggio fuori dal Giappone, il 2 ottobre del 1960, per rispondere concretamente al desiderio del maestro Toda che poco prima di morire gli aveva detto: «Daisaku, voglio che tu vada nel mondo per kosen-rufu. […] Sarà la sfida della tua vita» (NRU, 1, 2).
    A quel tempo l’idea di realizzare kosen-rufu nel mondo non era che un sogno; tuttavia, come discepolo di Toda, il giovane Ikeda prese coraggiosamente l’iniziativa, mosso dalla convinzione che la filosofia della rivoluzione umana avrebbe creato pace e felicità. Per questo il 2 ottobre viene ricordato come il Giorno della pace nel mondo.
    Ogni volta che ripenso alla storia della Soka Gakkai sento una profonda gratitudine verso coloro che hanno dedicato la vita allo sviluppo di kosen-rufu, in particolare verso Makiguchi, Toda e Ikeda. E non posso fare a meno di pensare che la base dell’incredibile crescita della SGI è stata costruita grazie al coraggio dei primi tre presidenti e di tutti i membri che hanno lavorato insieme a loro.
    Per questo mi domando spesso: «Come posso ripagare il mio debito di gratitudine verso la Soka Gakkai, verso il mio maestro e verso i compagni di fede?».
    Nichiren scrive: «Persino gli animali conoscono la gratitudine, a maggior ragione dovrebbero conoscerla gli esseri umani. […] chi si dedica al Buddismo non dovrebbe dimenticare la gratitudine verso i genitori, verso i maestri e verso il paese (RSND, 1, 614). Pur sapendo che la chiave per ripagare i debiti di gratitudine è impegnarsi per kosen-rufu “senza lesinare la propria vita”, non sempre si riesce a praticare con questo spirito, e facilmente si cade nella routine e si va avanti per forza d’inerzia, senza entusiasmo. Ma quando si riconosce il valore che il Buddismo ha per la nostra vita nasce spontaneo il desiderio di sostenere, proteggere e offrire il nostro contributo per compiere la volontà del Daishonin: propagare la Legge mistica.
    Nella storia del Buddismo l’offerta ha sempre rivestito un ruolo essenziale.
    La donazione, infatti, è la prima delle sei paramita. Il presidente Ikeda spiega che nel Buddismo esistono tre tipi di offerte (cfr. La vera entità della vita, esperia, 2008, pag. 178):

    • la donazione del tesoro, vale a dire le offerte materiali;
    • la donazione della Legge, che consiste nel lodare e insegnare la Legge;
    • la donazione del coraggio, cioè eliminare la paura e infondere serenità.

    Nei suoi scritti il Daishonin ha sempre parole di gratitudine per le offerte ricevute e spiega che la sincerità nell’offerta porterà infiniti benefici nella nostra vita. Scrive infatti ne La torre preziosa: «Potresti pensare di aver fatto offerte alla torre preziosa del Tathagata Molti tesori, ma non è così. Le hai offerte a te stesso» (RSND, 1, 264).
    L’aspetto più importante è il cuore di chi offre, la sincerità (in giapponese kokorozashi, “cuore sincero”); in altre parole, più importante dell’azione di offrire è l’atteggiamento con cui si offre.
    Oggi per noi offrire la propria vita al Budda significa sostenere le attività della Soka Gakkai, l’organizzazione che sta portando avanti il desiderio del Budda di realizzare kosen-rufu, sia dedicando il nostro tempo sia offrendo risorse materiali. Ma è essenziale che lo spirito con il quale offriamo il Daimoku, lo shakubuku, il denaro, il tempo, si basi su una fede sincera. Solo con questo atteggiamento, con un “cuore sincero” colmo di gratitudine, la nostra offerta può diventare la causa per manifestare la Buddità e creare buona fortuna: da ciò derivano i benefici della pratica buddista. Come leggiamo nella Nuova rivoluzione umana: «Lo spirito dell’offerta accresce lo stato vitale delle persone che, in virtù di ciò, possono approfondire la propria fede. Questa è una sorta di equazione infallibile che aiuta a consolidare le basi della felicità» (NRU, 4, 80-89).

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