Ispiriamoci a La nuova rivoluzione umana.
La nuova rivoluzione umana, vol. 30, cap. 4, “Suonate la campana che annuncia l’alba”
Per comprendere il contesto si consiglia di leggere dalla p.ta 33 alla p.ta 38 (NR, 638, 28)
Continua il viaggio di Shin’ichi a Firenze, nel 1981. Ammirando il panorama della città dalla collina di Fiesole, dialogò con i giovani sullo sviluppo futuro di kosen-rufu in Italia
[…] Anche se una persona ottiene un’importante posizione sociale, grande reputazione o beni materiali, finché non troverà una soluzione al problema della morte non potrà condurre un’esistenza di autentico valore, né diventare felice. Le deviazioni e la degenerazione dell’epoca attuale possono dirsi conseguenza del rifiuto di affrontare il problema della morte, che per l’essere umano è fondamentale, e del fatto di perseguire solo i propri desideri immediati.
Shin’ichi Yamamoto nutriva la forte convinzione che solo nel momento in cui le persone si fossero risvegliate all’eterna Legge della vita, che è il Buddismo, sarebbe iniziato un nuovo rinascimento della vita.
Con i giovani che erano con lui, si diresse poi verso la collina di Fiesole ed ebbe con loro un altro momento di conversazione.
«Nel Buddismo si attribuisce grande importanza al dialogo, al contrario del potere autoritario di certe religioni che mirano a sottomettere l’individuo. Shakyamuni rivelò la Legge attraverso il dialogo, e anche Nichiren Daishonin attribuì al dialogo la massima importanza. Con le riunioni di zadankai la Gakkai ha ereditato questo spirito. Se avete qualcosa da chiedere, rivolgetemi dunque tutte le domande che volete».
Con gli occhi luccicanti i giovani chiesero spiegazioni a Shin’ichi su vari argomenti, tra cui la filosofia dantesca e i princìpi di unicità di vita e ambiente (esho funi) e di simultaneità di causa ed effetto (inga guji). Cogliendo un momento in cui i ragazzi avevano smesso di porre domande, ammirando il panorama della città che si estendeva in lontananza, Shin’ichi disse: «Verrà presto il giorno in cui, in molte delle abitazioni che si scorgono da qui, si accenderà la luce della Legge mistica. È giunto il momento di realizzare kosen-rufu. Ora spetta a voi alzarvi e agire con coraggio. Quando Josei Toda fu nominato secondo presidente della Soka Gakkai, non c’erano che tremila membri. Ma i giovani che si erano risvegliati alla missione della lotta condivisa con il maestro passarono all’azione e in meno di sette anni la Gakkai raggiunse le 750.000 famiglie di aderenti, il profondo desiderio che Toda aveva coltivato per tutta la vita.
Fu la vittoria del dialogo portato avanti con coraggio e fermezza. Noi tutti avevamo una forte convinzione nella verità del Buddismo del Daishonin. Ci dedicavamo allo studio con grande impegno e perciò riuscivamo a trasmettere i princìpi buddisti con chiarezza e coerenza. Inoltre, avevamo una passione che sgorgava inesauribile. Il dialogo unisce i cuori e diventa la forza per creare una nuova epoca».
(puntata 33)