«Il Buddismo è la fonte primaria da cui scaturisce la forza per superare le avversità della vita. Le attività che svolgiamo in prima linea nella Soka Gakkai rappresentano la via per costruire una felicità incrollabile. Le gocce di sudore versate per kosen-rufu divengono le gemme della nostra felicità, e ogni singolo passo compiuto in questa direzione trasforma il nostro karma e apre il cammino a una vita di felicità e di gioia. Questa è la ragione per cui Shin’ichi ribadiva l’importanza di non permettere mai, per nessun motivo, che la fiamma della propria fede si spegnesse» (NRU, vol. 30, Suonate la campana che annuncia l’alba, p.ta 36, NR, 638, 38)
Ogni volta che rileggo questo brano de La nuova rivoluzione umana affiora nella mia mente il mio primo incontro con il presidente Ikeda. Era il 1981, a Milano, nella sala dell’ultimo piano dell’hotel Hilton. In quell’occasione Sensei diede una guida a me molto cara, che diceva: «Giovani, mirate ai venti anni di pratica».
Per i giovani presenti quelle sue parole furono di forte incoraggiamento. Io rimasi profondamente colpito dalla sua forza vitale e della sua energia.
All’epoca eravamo un piccolo gruppo di amici e insieme cominciammo a dedicarci alle attività e allo shakubuku.
Non perdevamo nessuna occasione per parlare agli altri di questo meraviglioso movimento che si stava venendo a creare. Nel mio piccolo appartamento si recitava Daimoku a tutte le ore, come in molte altre case in quel periodo. Ogni sofferenza e ogni vittoria era la sofferenza e la vittoria di tutti, uniti a fianco del maestro.
Sono passati più di quarant’anni da quel giorno e Sensei è sempre stato la mia luce di speranza. Facendo mie quelle parole ho continuato a sfidarmi nelle attività della Soka Gakkai, sia in prima linea che dietro le quinte, ottenendo risultati inimmaginabili anche a livello personale e nella società.
Proprio come scrive Sensei, ogni “goccia di sudore versata per kosen-rufu” si è trasformata in una gemma di felicità.
Anche in questo periodo in cui a causa della pandemia non è possibile svolgere le attività “tradizionali”, continuo a sfidarmi nelle attività online e negli incoraggiamenti personali.
Proprio perché è un momento pieno di avversità, credo sia fondamentale rimanere saldi nella fede e per nessun motivo indietreggiare, basandoci sul Daimoku, sul Gosho e sulle guide del nostro maestro.
Per non permettere che la fiamma della nostra fede si spenga.
I legami cuore a cuore vanno oltre ogni nostra immaginazione e ci permettono di rimanere profondamente uniti.
A distanza di tanti anni dal giorno in cui ho incontrato Sensei, sono determinato più che mai a puntare sui prossimi venti anni di pratica, con lo stesso spirito ed entusiasmo di allora, con il forte desiderio di dedicare la mia vita a kosen-rufu e la felicità di tutte le persone.