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Offrire la casa per le riunioni: il rispetto dei vicini e dei familiari - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 08:10

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Offrire la casa per le riunioni: il rispetto dei vicini e dei familiari

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«La chiave per realizzare kosen-rufu sta nella concretezza della vostra vita quotidiana. Tutto dipende da quanti legami di amicizia coi vostri vicini riuscite a coltivare, e da quanto riuscite a farvi amare e stimare da loro. Kosen-rufu dipende prima di tutto dalla fiducia e dal rispetto che conquistiamo nel nostro ambiente». (NRU, 13, 218)

«È cruciale che i responsabili abbiano cura di esprimere la loro sincera gratitudine ai membri che hanno offerto la propria casa per la riunione, così che questi ultimi si sentano sempre felici di averlo fatto. È importante che ringrazino anche gli altri membri della famiglia, compresi i bambini.
Inoltre, i responsabili devono assicurarsi che ai vicini non venga arrecato alcun disturbo, preoccupandosi ad esempio che i partecipanti parcheggino auto e biciclette senza intralciare o evitino di fare chiasso entrando o uscendo dalla casa che ospita la riunione. È anche saggio avere la cortesia di informare in precedenza i vicini che la riunione avrà luogo. Gli zadankai dovrebbero essere eventi che tutti possono trovare rinfrescanti e piacevoli.
La Soka Gakkai non esiste in qualche luogo remoto. Essa si trova proprio all’interno degli zadankai. Per questo la chiave dello sviluppo dell’organizzazione è il successo di queste riunioni». (NRU, 13, 141)

«Da ragazzo, Shin’ichi era sempre molto premuroso e faceva del suo meglio per salutare tutti con calore e cortesia. Si comportava così perché pensava che se tutti loro abitavano nello stesso edificio questa non era assolutamente una coincidenza, anzi, era un segno che loro condividevano un legame profondo. Voleva apprezzare i suoi vicini e cercare di fare amicizia con loro. Invitava, per esempio, i bambini della porta accanto a venire da lui per giocare insieme. Parlava anche ai loro genitori del Buddismo perché desiderava che quella famiglia diventasse felice e prima o poi iniziasse a praticare. Shin’ichi teneva gli zadankai nel suo appartamento. Invitava a partecipare anche diversi inquilini del condominio e dell’area circostante. Alcuni di loro alla fine iniziarono a praticare il Buddismo di Nichiren Daishonin. Creare amicizie con le persone che si trovano nel nostro ambiente, perché vogliamo che diventino felici, è il modo migliore per far progredire il movimento di kosen-rufu». (NRU, vol. 26, cap. 4 “Faro”, p.ta 41)

Shin’ichi sottolineò i punti a cui rivolgere una particolare attenzione nelle attività quotidiane. «Collaborando con coloro che si occupano di organizzare le riunioni, per non arrecare alcun disturbo ai vicini sarà importante curare attentamente ogni aspetto, tra cui il parcheggio delle auto e delle bici, evitando anche il fastidio che si provoca parlando a voce troppo alta subito fuori dall’abitazione. So che è impegnativo, ma è di vitale importanza conquistare la comprensione dei vicini, recarci spesso da loro per scusarci dell’eventuale disturbo arrecato e chiedere di farci subito sapere se sorgono problemi. Quando il vicinato collaborerà volentieri con noi e sosterrà le nostre attività, allora potremo dire di aver realizzato kosen-rufu nella nostra comunità. (NRU, vol. 30, cap. 2, p.ta 16 da www.ilnuovorinascimento.org )

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