“Forza, lottiamo con coraggio e con gioia!”. Più le circostanze si facevano critiche più il mio maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, manifestava il suo spirito indomito senza mai perdere la calma.
Anche quando sembra che le avversità ci spingano sull’orlo di un precipizio, se facciamo emergere una fede così coraggiosa da decidere con fermezza di non indietreggiare neanche di un solo passo, potremo farci strada nelle situazioni più disperate. È proprio nel fronteggiare tali difficoltà che possiamo sviluppare grandi capacità creative.
Ad esempio, ricordo ancora che la fondazione del giornale Seikyo fu concepita da Toda proprio in un periodo di enormi sfide.
Nichiren Daishonin, il Budda dell’Ultimo giorno della Legge, ci ha mostrato come l’impegno per conseguire kosen-rufu e realizzare l’ideale di “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese” sia “una grande battaglia” tra i praticanti del Sutra del Loto e le funzioni negative.
Nel Gosho La grande battaglia afferma infatti: «Il re demone del sesto cielo ha mobilitato i suoi dieci eserciti e, nel mare delle sofferenze di nascita e morte, è in guerra con il devoto del Sutra del Loto per impedirgli di prendere possesso di questa terra impura […] e strappargliela del tutto» (RSND, 2, 438).
Inoltre, riferendosi alle lotte da lui intraprese per proteggere tutti gli esseri umani dagli attacchi degli “eserciti del demone” e liberarli dal ciclo di sofferenze e infelicità, dichiara: «Nemmeno una volta ho pensato di ritirarmi» (Ibidem).
Il Daishonin espresse questa profonda determinazione a una sua discepola, una rappresentante della gente comune che ammirava per la fede salda e coraggiosa da lei dimostrata non indietreggiando di fronte a continue e violente persecuzioni, mentre altri discepoli avevano smesso di praticare. Nella stessa lettera, inoltre, scrive: «Di certo Shakyamuni, Molti Tesori e tutte le emanazioni del Budda delle dieci direzioni ne devono essere a conoscenza» (Ibidem).
In altre parole, sta dicendo: «Tu sei una devota del Sutra del Loto che possiede lo stesso mio spirito irremovibile», un elogio che a mio parere può essere rivolto a tutti i membri della famiglia Soka. Questo perché le donne e gli uomini della SGI formano una rete di Bodhisattva della Terra che hanno ereditato e stanno portando avanti la grandiosa lotta condivisa di maestro e discepolo intrapresa dal Daishonin per la pace e la felicità di tutte le persone, e per trasformare il karma dell’umanità.
Noi non smetteremo mai di sostenere e promuovere l’ideale del Daishonin di “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese”, qualunque ostacolo o avversità ci assalga, senza abbatterci di fronte ai disastri o alle sventure che potranno colpirci. Più i potenti nemici cercano di ostacolare il nostro cammino, più noi – persone comuni che condividono lo stesso grande voto di kosen-rufu – consolideremo la nostra unità e manifesteremo tutta la nostra forza per lottare e vincere su ogni cosa.
Attraverso la partecipazione alle attività per kosen-rufu, ognuno di noi può dar vita a una straordinaria storia di rivoluzione umana e contribuire alla “triplice trasformazione della terra” nella propria comunità.
Nella Raccolta degli insegnamenti orali Nichiren Daishonin dichiara: «La fortuna e la saggezza del mondo oggettivo e del mondo soggettivo sono sconfinate. Nam-myoho-renge-kyo possiede questi due elementi di fortuna e saggezza» (BS, 124, 59).
Avvolgiamo le persone intorno a noi e l’intera società con la luce della buona fortuna e della saggezza proprie della Legge mistica, e creiamo un mondo sempre più vasto di pace, sicurezza e felicità per tutti, ricordando che “non indietreggiare mai” è lo spirito Soka.
Mantenendo il voto condiviso
dal tempo senza inizio,
innalziamo il vessillo della vittoria,
con sorrisi felici,
nel luogo della nostra missione.