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Noi rispondiamo vincendo - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 07:50

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Noi rispondiamo vincendo

L’esperienza del gruppo Vittoria, Caltanissetta

I responsabili regionali giovani della Sicilia condividono la loro determinazione di fare emergere tanti nuovi giovani discepoli e presentano l’esperienza realizzata da un gruppo a Caltanissetta

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«Ho costruito questo cammino
con i miei compagni di fede,
conversando allegramente
mentre viviamo le nostre vite
con fiducia e dignità»

Questa poesia che Ikeda Sensei ha scritto nel saggio Espandere la schiera dei nostri giovani (NR, 792) è diventata il motto dell’attività giovani della regione Sicilia!
In questo importantissimo Anno dei giovani e del trionfo, ogni giorno incidiamo questo saggio nella nostra vita e ci lanciamo in dialoghi cuore a cuore, per raccontarci le nostre vite e per trasmettere fiducia e coraggio nelle nostre comunità.

Grazie a un’unità sempre più forte, tanti nuovi giovani si stanno alzando da soli insieme al nostro amato maestro per trasmettere la prova concreta che stanno realizzando e per portare sempre più persone a diventare felici!

Sensei conclude il saggio scrivendo (Ibidem):

«Il mondo intero
sta osservando
il nostro Gruppo giovani;
adornate la vostra gioventù
con un grido di vittoria!»

E noi rispondiamo vincendo!

Un obiettivo comune

Jessica Natale, responsabile del gruppo Vittoria di Caltanissetta, e Denise Biondo, responsabile giovani donne dell’hombu Ginestra, raccontano della realizzazione del loro obiettivo, raggiunto basandosi sull’unità di “diversi corpi, stessa mente”

A partire dalla pandemia il numero dei membri che partecipano alle attività, e quindi anche dei giovani, è notevolmente diminuito un po’ ovunque nel nostro hombu.
Non era la prima volta che ci trovavamo davanti a una situazione difficile, perciò abbiamo deciso di non indietreggiare ma di ripartire dal Daimoku, impegnandoci nell’attività.
Ci siamo basate sul Gosho Diversi corpi stessa mente, in cui il Daishonin afferma:

«Sebbene Nichiren e i suoi discepoli siano pochi di numero, poiché hanno lo spirito di “diversi corpi, stessa mente”, realizzeranno sicuramente la loro grande missione di propagare ampiamente il Sutra del Loto» e anche: «Quando fra le persone prevale lo spirito di “diversi corpi, stessa mente”, esse realizzeranno tutti i loro scopi» (RSND, 1, 550)

Facendo nostro l’obiettivo lanciato dalla regione Sicilia, entrambe ci siamo poste l’obiettivo che almeno un giovane ricevesse il Gohonzon entro il 16 marzo. A partire da qui abbiamo continuato a impegnarci per sostenere i membri del gruppo e i giovani di Caltanissetta, continuando a recitare Daimoku con tutto il cuore per la realizzazione del nostro scopo.

Così, contemporaneamente e in modo del tutto inaspettato, due giovani uomini di Caltanissetta, Nicolò e Gabriele di sedici e quindici anni, hanno deciso di ricevere il Gohonzon.
Nicolò conosce il Buddismo perché la mamma è membro da diversi anni. Ha iniziato a praticare insieme a lei e già dopo due mesi aveva imparato Gongyo. Gabriele, leggendo un libro di Ikeda Sensei, si è interessato al Buddismo. Cercando “disperatamente” un praticante buddista a Caltanissetta ha conosciuto un nostro compagno di fede ed è arrivato al gruppo Vittoria.

L’obiettivo non solo è stato raggiunto ma raddoppiato, proprio durante la settimana del 16 marzo! In occasione della prima riunione giovani in presenza del territorio Sicilia ovest si è tenuta una consegna speciale in presenza, tra tanti giovani che applaudivano con emozione e commozione.
Questo risultato ha rivitalizzato la nostra determinazione e la nostra attività. Come dice il presidente Ikeda, tutto è stato possibile grazie all’unità che nasce quando si fa tesoro dell’insostituibile unicità di ogni individuo, cercando di tirare fuori il meglio di ciascuno.

Di seguito le determinazioni condivise da Gabriele e Nicolò per il loro futuro:

Gabriele. Vorrei far shakubuku a quante più persone affinché possano superare tutte le difficoltà. Mi piacerebbe avere l’Università Soka qui in Italia, anzi qui a Caltanissetta!
Non ho ancora deciso cosa fare in futuro ma probabilmente in campo economico, come consulente e insegnante universitario di economia, oppure in campo giuridico per poi diventare magistrato.
Vorrei che ci fossero più zadankai e più membri a Caltanissetta, perciò voglio fare tanti shakubuku ai ragazzi della mia età, dialogando con tutti i miei compagni di scuola ed amici! Sarebbe proprio bello condividere gli stessi ideali ed avere gli stessi pensieri!
Ho una passione per le lingue orientali, che ho imparato da autodidatta: il mio più grande desiderio è quello di scrivere a Sensei nella stessa lingua. Dunque vorrei completare gli studi del Keigo. Mi piacerebbe riuscire a trasmettere il legame che ho con Sensei quando faccio shakubuku.

Nicolò. Frequento un istituto grafico e recentemente ho realizzato un manga. Mi piacerebbe veramente tanto diffondere questo lavoro di cui vado fiero. Mi piacerebbe anche che il mio istituto fosse considerato diversamente da come viene visto oggi. È un istituto bellissimo.
Quando recito Daimoku penso che vorrei che ci fossero tanti ragazzi giovani come me in ogni zadankai e un Gruppo futuro in ogni città. Inoltre desidero un Centro culturale qui a Caltanissetta, sarebbe bello!
Prima pensavo di accontentarmi di un lavoro qualunque per il mio futuro. Oggi, grazie al Buddismo, so che posso determinare e raggiungere quello che voglio, anche se ancora non ho deciso che lavoro fare da grande.
Una cosa che sicuramente voglio fare da qui a breve è iscrivermi ad un corso di recitazione e magari scrivere un libro. In futuro vorrei avere una stabilità economica lavorando con le mie passioni, l’arte e la cultura. Sensei ci incoraggia sempre in questo e io voglio farlo.
Mi piacerebbe andare in Giappone da Sensei. Per il momento però penso che gli scriverò e voglio raccontargli di quanto è bella la Sicilia, la nostra Caltanissetta, e fargli conoscere il dialetto siciliano!

Determinazione comune di Nicolò e Gabriele. Desideriamo promettere a Sensei di renderlo orgoglioso di noi praticanti Soka italiani.

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