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Niente è più potente del Daimoku - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:12

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Niente è più potente del Daimoku

Da un discorso del presidente Ikeda del 1995, inserito nel video della ventottesima riunione di centro dell’11 novembre 2017

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Da un discorso del presidente Ikeda del 1995, inserito nel video della ventottesima riunione di centro dell’11 novembre 2017

Nichiren Daishonin dichiara: «Non esiste luogo dei mondi nelle dieci direzioni dove non arriva il suono del Daimoku che noi recitiamo. La nostra voce può anche essere lieve, ma quando intoniamo il suono potente del Daimoku non esiste luogo nell’universo in cui non possa penetrare. Per fare un esempio, anche se la nostra voce è fievole, quando soffiamo in una conchiglia il suono prodotto si riverbera in lungo e in largo. E mentre un battito di mani è leggero, quando le nostre mani percuotono un tamburo quel suono raggiunge una grande distanza. Questa è la dottrina fondamentale dei “tremila regni in un singolo istante di vita”» (GZ, 808)1.

La Legge mistica è il suono della speranza e del coraggio che risuona potente nell’universo. È il grande suono della saggezza che indirizza il cuore delle persone verso il bene e avvolge ogni cosa di gioia. Si potrebbe dire che è la suprema musica della vita, una splendida sinfonia.
Le nostre voci che recitano Nam-myoho-renge-kyo possono trasformare i tre regni dell’esistenza: il regno dei cinque aggregati, il regno degli esseri viventi e il regno dell’ambiente. Il Daimoku ci collega con le funzioni protettrici dell’universo e tutti i Budda e i bodhisattva delle dieci direzioni, e muove ogni cosa verso la vittoria. Questo è il principio dei “tremila regni in un singolo istante di vita”. Nulla, quindi, può eguagliare il suono potente delle nostre voci che recitano Nam-myoho-renge-kyo. Non abbiamo niente di cui preoccuparci o da temere. Nulla è più potente del Daimoku.
La Soka Gakkai ha raggiunto lo straordinario sviluppo di oggi perché i nostri membri sono sempre progrediti con questa profonda convinzione. Continuiamo a recitare un Daimoku vibrante, con tutto il cuore, ­creando le condizioni per ottenere brillanti realizzazioni.

Avere fede, praticare e studiare gli insegnamenti eterni del Buddismo del Daishonin arricchisce illimitatamente la nostra vita. Nichiren Daishonin scrive: «Per fare un’analogia, se in primavera e in estate si ara un campo e lo si semina, in autunno e in inverno si potrà mietere e immagazzinare il raccolto, e tutto procederà secondo i propri desideri. Può sembrare una lunga attesa quella dalla primavera all’autunno e, tuttavia, nello spazio di un singolo anno, i nostri desideri saranno realizzati. Allo stesso modo, può sembrare che ci sia molto tempo da aspettare per entrare nello stato di Illuminazione e manifestare la nostra Buddità. Eppure tale manifestazione può essere realizzata nello spazio di una singola esistenza e noi stessi possiamo diventare Budda che possiedono i tre corpi2 all’interno di un singolo corpo» (RSND, 2, 77).

I semi che non vengono piantati non germoglieranno. Noi abbiamo già piantato il seme della Legge mistica – il seme del conseguimento della Buddità – nella nostra esistenza. La pratica buddista ci mette in grado di coltivare questo seme. Se lo coltiviamo fino in fondo, nel corso della nostra vita raccoglieremo il frutto dell’ottenimento del nobile stato vitale della Buddità. Questa è la promessa di Nichiren Daishonin. Possiamo avere assoluta fiducia in questa sua affermazione.
Inoltre, coloro che conseguono la Buddità in questa esistenza saranno in grado di farlo anche nella prossima, e anche nella successiva e per tutta l’eternità. Ecco perché Nichiren Daishonin, il Budda dell’Ultimo giorno della Legge, sottolinea costantemente l’importanza di perseverare nella pratica buddista senza abbandonare mai la fede.

Anche se la nostra vita in gran parte è andata bene, se la concludiamo nella tristezza e nell’infelicità non possiamo definirla una vittoria. Questo è stato il triste destino di molti. Conseguire la Buddità in questa esistenza significa condurre la nostra vita verso una conclusione vittoriosa.
Non c’è bisogno di preoccuparsi o di essere impazienti. Né di invidiare gli altri. Perseverate semplicemente nella vostra pratica buddista coerenti con voi stessi.
Non è necessario lamentarsi di ciò che avviene lungo il percorso perché l’essenza del Buddismo è vincere alla fine, realizzare una splendida vittoria nella fase conclusiva della propria vita.
Inoltre, poiché il Buddismo insegna che i desideri terreni conducono all’Illuminazione, tutte le nostre sofferenze e preoccupazioni costituiscono il “nutrimento” per conseguire la Buddità che ci permette di condurre esistenze meravigliose e ricche come un dorato raccolto autunnale. Tutte le nostre sofferenze si trasformeranno in un’immensa buona fortuna e in benefici che adorneranno le nostre vite nelle tre esistenze di passato, presente e futuro.
Lo scopo del nostro movimento di kosen-rufu è di piantare il seme prezioso della felicità nel cuore delle persone di tutto il mondo. Non esiste compito più nobile di questo. L’impegno di portare a compimento una così nobile impresa non verrebbe neppure in mente a coloro che si preoccupano solo di gratificare i propri immediati desideri personali.
Ognuno di voi ha già piantato nel proprio cuore il seme per ottenere la Buddità in questa esistenza. E anche se incontrerete avversità, tutto ciò che sperimentate servirà come “fertilizzante” per produrre frutti da questo seme. Vi prego di vivere la vostra esistenza con questa grande convinzione.

Nichiren Daishonin scrive anche: «Poiché io ho esposto questo insegnamento, sono stato esiliato e quasi ucciso. Come dice il proverbio: “Un buon consiglio irrita l’orecchio”. E tuttavia non sono scoraggiato. Il Sutra del Loto è il seme, il Budda il seminatore e la gente il campo» (RSND, 1, 664).
Nonostante tutti gli ostacoli, il Daishonin dichiara: «E tuttavia non sono scoraggiato». Possiamo leggerla come un’esortazione a dedicarci alla diffusione della Legge mistica con impegno incrollabile. Questo indomito spirito combattivo – la vera eredità di Nichiren Daishonin – è lo spirito della Soka Gakkai.
La Soka Gakkai è l’organizzazione in accordo con l’intento del Budda che incarna il vero spirito di Nichiren Daishonin. È una grande organizzazione, senza eguali nel mondo. I veri eredi dello spirito del Daishonin e i suoi successori nella lotta per kosen-rufu non sono altro che i membri del Gruppo giovani. Vorrei quindi concludere con questa fervente preghiera: «Giovani, possiate vivere con forza e trionfare su tutto!».

(23 novembre 1995)

1. Oko Kikigaki (Lezioni trascritte); non incluse nella Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin.
2. I tre corpi del Budda si riferiscono al corpo del Dharma o della Legge, il corpo di ricompensa e il corpo manifesto (vedi Dizionario del Buddismo, pag. 690).

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