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Nessun Daimoku andrà perduto - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:14

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Nessun Daimoku andrà perduto

Sono state seicentocinquanta le presenze al corso nazionale della Divisione donne che si è svolto a Chianciano Terme dal 18 al 20 marzo, unite nel desiderio di rispondere con forza alla drammaticità dei recenti eventi. La responsabile europea, Sakae Takahashi, ha incoraggiato le donne a recitare con una convinzione assoluta capace di trasformare qualsiasi situazione: «Con una decisione di questo tipo non c’è nulla che non si possa trasformare»

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Sono state seicentocinquanta le presenze al corso nazionale della Divisione donne che si è svolto a Chianciano Terme dal 18 al 20 marzo, unite nel desiderio di rispondere con forza alla drammaticità dei recenti eventi. La responsabile europea, Sakae Takahashi, ha incoraggiato le donne a recitare con una convinzione assoluta capace di trasformare qualsiasi situazione: «Con una decisione di questo tipo non c’è nulla che non si possa trasformare»

“Grazie sensei” è il titolo semplice e profondo del corso nazionale della Divisione donne che si è svolto a Chianciano, a una settimana dal terremoto e dallo tsunami. Trovarci unite a far quadrato proprio in un momento così drammatico è stato di grande significato, recitando Daimoku con forza per sostenere il Giappone, accompagnate giorno per giorno dai messaggi di incoraggiamento di sensei e dai resoconti delle attività di soccorso organizzate dai membri giapponesi che, pur avendo perduto i loro cari e la loro casa, si stavano prodigando per offrire sostegno agli altri. «Questa è la Soka Gakkai, qualunque cosa accada abbiamo questo tesoro immenso del cuore, questi legami umani che nulla al mondo potrà recidere». Appena la notizia si è diffusa – ha esordito Sakae Takahashi, responsabile europea – tantissimi compagni di fede in tutto il mondo hanno iniziato a recitare Daimoku per il Giappone. Sensei mi ha chiesto di ringraziare con tutto il cuore ognuna di voi per questo Daimoku. Il Seikyo Shimbun sta pubblicando resoconti quotidiani delle attività di soccorso intraprese dai membri. Il presidente Harada si è recato nel Tohoku, una zona gravemente colpita, per incoraggiare le persone, praticanti e non, che si sono rifugiate nei Centri della Soka Gakkai e ha trasmesso questo messaggio di sensei che è stato accolto da un grande applauso: «Il mio cuore è nel Tohoku, con voi tutti che mi siete così cari. La distruzione è stata veramente enorme e ha arrecato una grande sofferenza a tutti noi. In mezzo a questa devastazione straziante voi state facendo il massimo, con lo spirito altruistico dei bodhisattva, con il coraggio, la compassione e la saggezza dei Budda, per incoraggiare e sostenere le persone intorno a voi, e per aiutare e portare soccorso a tante altre persone nelle zone colpite. Il mio maestro Josei Toda, che aveva un profondo e duraturo amore per la regione del Tohoku, diceva spesso: “Il vero valore di una persona si rivela nei momenti cruciali. In un momento di crisi potete sempre contare sulla gente del Tohoku”».
E una forza indomita è scaturita dal Daimoku potente delle seicentocinquanta responsabili donne venute da tutta Italia, unite nella determinazione di rispondere con vigore alla drammaticità degli eventi, con la decisione di fare emergere dalla propria vita un sole così potente da illuminare tutto. Proprio quando il buio è più fitto bisogna decidere di lottare ancora di più, risvegliando nella nostra vita il potere senza limiti del Budda e della Legge. Secondo il principio dei tremila regni in un singolo istante di vita, ha affermato Sakae Takahashi, la nostra determinazione (ichinen) abbraccia l’intero universo. La nostra preghiera al Gohonzon deve essere animata da questa convinzione assoluta, capace di includere e trasformare qualsiasi aspetto o situazione della nostra esistenza. Con un ichinen di questo tipo non c’è nulla che non si possa trasformare!
Eppure a volte, ha continuato, pur pregando con tutto il cuore, siamo noi stesse a mettere dei limiti al potere del Daimoku, pensando: «Quella situazione è troppo difficile da poter cambiare» oppure: «Quella persona non ce la farà mai». In questo modo i tremila mondi del principio di ichinen sanzen rischiano di ridursi a trecento, o addirittura… a trenta! La nostra determinazione, la nostra condizione vitale in ogni attimo permea l’intero mondo dei fenomeni, racchiude tutte le persone e qualsiasi situazione. Ma fino a quando devo continuare a pregare? Semplice: fino a quando non vedo il risultato. Nichiren Daishonin assicura che tutte le nostre preghiere avranno una risposta, quindi non ci sono eccezioni. In certi casi ci vorrà più tempo, ma comunque ogni singolo Daimoku che recitiamo per risolvere i nostri problemi ha un valore inestimabile. Nessun Daimoku andrà mai sprecato.
Quanto alla difficoltà di mantenere la determinazione, ha detto Sakae sorridendo, basta rinnovarla! Ci capita di sentirci deluse di noi stesse, è una tendenza umana. Ma si tratta semplicemente di rideterminare, e poi rideterminare ancora. Per fare questo è fondamentale avere un maestro, dei compagni di fede e naturalmente il Gohonzon. Di cos’altro abbiamo bisogno?
Asa Nakajima, responsabile italiana della Divisione donne, ha dedicato il suo intervento alle recenti puntate della Nuova rivoluzione umana che Ikeda pubblica quotidianamente sul Seikyo Shimbun, nelle quali si affrontano temi concreti relativi all’attività quotidiana. Il castello Soka non si trova lontano da noi, è nel quartiere dove viviamo, nel settore e nel gruppo dove lottiamo ogni giorno regalando agli amici parole di incoraggiamento. Là dove ci troviamo a svolgere la nostra attività stanno fiorendo esperienze e benefici? Le persone traboccano di gioia e convinzione nella fede? Esiste un dialogo che incoraggia le persone? C’è un legame di fiducia e di unità? Sono tutti orgogliosi della relazione tra maestro e discepolo? Il fatto di alzarsi non dipende da qualcun altro, ma solo da noi. Alzarsi da soli, tutto inizia da qui.
In particolare come responsabili, ha commentato Asa Nakajima, è fondamentale coltivare questo atteggiamento. Essersi assunti una responsabilità in questa organizzazione è una grande occasione per accelerare la propria rivoluzione umana, a patto di riuscire a tirar fuori una grande determinazione, capace di abbracciare tutte le persone.
Preghiamo quindi intensamente perché ogni persona nella zona in cui pratichiamo diventi veramente felice. Con questa determinazione, anche la persona più “difficile” si rivelerà un’occasione d’oro per migliorare noi stesse, per realizzare la rivoluzione umana ed espandere il proprio stato vitale. Nichiren Daishonin dice che i praticanti del Sutra del Loto devono indossare l’abito della pazienza. L’organizzazione esiste per sostenerci uno con l’altro. Recitiamo Daimoku per riuscire a riportare davanti al Gohonzon le persone che si sono arenate. Una persona che ha bisogno di essere incoraggiata è un’occasione preziosa prima di tutto per noi stessi, per allenare la nostra fede. Grazie a queste situazioni possiamo tirare fuori la luce, diventare come un sole. Inoltre, come donne, è il momento di imparare a sostenere davvero la crescita dei giovani. Dobbiamo dare completa fiducia ai giovani, proprio come sensei ha fatto con noi. E ciò non significa interferire nella loro attività. Non esiste una tecnica per sostenere i giovani, prima di tutto dobbiamo crescere noi, collaborare con loro e creare una relazione veramente profonda.
Infine, il tema dolente della lamentela. Chi si lamenta spesso non si accorge neppure di farlo, ha sottolineato Asa, ma è importante essere consapevoli che la lamentela ha l’effetto di dilatare le nubi scure dentro il nostro cuore, vanificando tutti gli sforzi e i benefici accumulati con la pratica, con il Daimoku e con l’attività. Inoltre, quando ci lamentiamo l’atmosfera intorno a noi si appesantisce e senza avvedercene stiamo spegnendo poco a poco lo slancio verso la realizzazione di kosen-rufu.
Al contrario, ha osservato Asa, Kaneko Ikeda sorride sempre, consapevole che la gratitudine e il sorriso non sono l’effetto, ma la causa dei benefici. Quindi, invece di lamentarci, alleniamoci a tirare fuori la nostra fragranza interna, in modo che si espanda come un profumo intorno a noi. Sforziamoci di costruire un forte io, capace di non vacillare, qualunque cosa accada.
Un posto d’onore in questo corso è stato dedicato al poema composto dal presidente Ikeda esattamente dieci anni fa per la Divisione donne italiana Il giardino dei grandi fiori per il rinascimento, che è stato anche oggetto di un’improvvisazione da parte del coro. Quest’anno le donne utilizzeranno questo poema nelle attività di Divisione incidendolo nel cuore e mettendo in pratica le sue preziose guide. Ikeda lo ha dedicato proprio alle donne italiane, mirando al 2021: siamo a metà strada. È una grande fortuna poter condividere la storia di kosen-rufu in Italia insieme al nostro maestro. Il 9 giugno, anniversario della fondazione della Divisione donne italiana, cade nella settimana dedicata alle riunioni di discussione: come donne il nostro obiettivo sarà accompagnare ciascuna un’ospite.

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Clara B., Ischia
Adesso il nostro maestro ci chiede di lottare con una grande determinazione per realizzare il sogno di Toda dell’abolizione delle armi nucleari. Dopo tanta angoscia, ora sento che è giunto veramente il momento di agire perché la gente apra gli occhi. Sensei ci ha passato il testimone, ora tocca a noi.

Nilla C., Cosenza
Prendermi veramente cura dei giovani, questa è la mia determinazione assoluta. Dare loro fiducia e non giudicare mai quello che fanno. Voglio prendermi cura anche dei più piccoli.

Fabiana R., Roma
Come donna cerco sempre di dare voce ai giovani. Io sono appena entrata nella Divisione donne, mi sono messa sulla soglia per accogliere altri giovani che si sentono a disagio nel passaggio all’attività adulti. Voglio fare del mio meglio per incoraggiarli e facilitare questo passaggio, che a volte viene vissuto con difficoltà.

Anna P., Roma
Vorrei vedere in ogni capitolo del territorio una rinascita e quella speranza che sensei ci ha trasmesso in questi giorni con i suoi messaggi, insieme al coraggio di non arrendersi mai.

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