In questo mese di febbraio in cui noi membri della famiglia Soka di tutto il mondo celebriamo la significativa pietra miliare dell’ottocentesimo anniversario della nascita di Nichiren Daishonin[ref]Secondo il conteggio tradizionale degli anni in Giappone, n.d.t.[/ref], sono molto felice di condividere questo breve messaggio con tutte voi.
Il Daishonin afferma: «[Per] ripagare il debito di gratitudine nei confronti di mia madre, […] ho fatto voto di mettere in grado tutte le donne di recitare il Daimoku di questo sutra [Nam-myoho-renge-kyo]» (cfr. Il sutra della vera riconoscenza, RSND, 1, 828).
Citando questo passo, mio marito ha espresso la convinzione che il Daishonin loderebbe, più di ogni altra cosa, il progresso armonioso e pieno di ottimismo delle nostre compagne di fede dei Gruppi donne e giovani donne, che in questi tempi difficili stanno aprendo la strada della felicità e della pace alle donne di tutto il mondo. Inoltre ha affermato: «Mi sembra quasi di sentire i presidenti Makiguchi e Toda mentre applaudono e lodano i loro sforzi!».
Dallo scorso anno, il mondo sta affrontando la sfida senza precedenti della pandemia di Covid-19. Mio marito e io preghiamo ogni giorno con tutto il cuore per l’eterna felicità di coloro che hanno perso la vita a causa di questa terribile malattia. Stiamo inoltre pregando con forza affinché la pandemia finisca al più presto e per la sicurezza, l’incolumità, la salute e la lunga vita di tutti i nostri preziosi compagni di fede.
Un’importante casa editrice giapponese ha pubblicato di recente la versione tascabile di un libro di mio marito, intitolato Taho Sho (Selezione “Molti Tesori”), che presenta una raccolta dei suoi incoraggiamenti dedicati a coloro che stanno vivendo la terza e più importante fase della loro esistenza.
Nella prefazione a questa nuova edizione, mio marito ha espresso la sua preoccupazione per le persone più anziane che corrono un rischio maggiore di sviluppare forme gravi di malattia da Coronavirus.
Riporta inoltre alcune lettere, colme dell’invincibile spirito di non lasciarsi mai sconfiggere, che le pioniere del Gruppo donne della SGI-USA gli hanno recentemente inviato. Queste compagne di fede hanno condiviso sofferenze e gioia con mio marito per oltre sessant’anni, fin dalla sua prima visita negli Stati Uniti, nel 1960. Hanno scritto che la pandemia ha permesso loro di approfondire legami di sostegno reciproco con i loro vicini. Si sono anche collegate, attraverso varie piattaforme online, con amiche con cui non erano in contatto da tempo o con compagne di fede che vivono lontano, costruendo in questo modo una rete ancora più forte di incoraggiamento e di studio. Non solo, hanno riferito che molti giovani si sono rivolti a loro per ricevere consigli e guide nella fede, e per questo sono state più impegnate che mai.
Nella prefazione del libro, mio marito loda i membri del nostro gruppo Molti Tesori definendoli «persone comuni, non famose, ma incredibilmente nobili, che costituiscono un’immensa fonte di ispirazione con le loro vite che risplendono come inestimabili gemme preziose».
Il palazzo della felicità non esiste in qualche luogo al di fuori di noi.
In un brano della Raccolta degli insegnamenti orali che noi donne della mia generazione abbiamo studiato fin da quando facevamo parte del Gruppo giovani donne, Nichiren Daishonin afferma: «Si diventa consapevoli del veicolo del Budda dentro se stessi e si entra nel palazzo di se stessi. Recitare Nam-myoho-renge-kyo è ciò che significa entrare nel palazzo di se stessi» (BS, 124, 52).
Con queste parole il Daishonin spiega che la nostra stessa vita è la personificazione della Legge mistica, e che nei nostri cuori esiste uno splendido palazzo di felicità.
Ciò non significa che non sperimenteremo mai problemi o sofferenze. Il palazzo della felicità rappresenta una condizione vitale per cui sfidiamo con grande coraggio qualsiasi difficoltà e ostacolo, recitando Nam-myoho-renge-kyo. E perseverando con tenacia nei nostri sforzi per realizzare la nostra rivoluzione umana e trasformare il nostro karma, accumuliamo i tesori del cuore e facciamo risplendere ancora più luminoso il palazzo delle nostre vite.
Le compagne di fede del Gruppo donne, madri di kosen-rufu, stanno insegnando tutto questo ai nostri successori dei Gruppi giovani e futuro attraverso le loro esperienze personali di trasformazione del veleno in medicina.
Nella Raccolta degli insegnamenti orali si legge anche: «Sia se stessi che gli altri, insieme troveranno gioia nel possesso della saggezza e della compassione» (BS, 118, 50).
La fede nella Legge mistica ci consente di far emergere dal palazzo delle nostre vite la saggezza per aprire un varco in ogni vicolo cieco. È anche la sorgente della compassione che ci permette di incoraggiare una persona dopo l’altra e insieme rivitalizzare le nostre esistenze, continuando a credere nella natura di Budda di ogni singola persona.
Stiamo affrontando un periodo difficile in cui molte persone si sentono sopraffatte dall’ansia e dalla solitudine dovuta all’isolamento. Proprio per questo, il nostro impegno di avvicinarci agli altri con un sorriso e rimanere in contatto con loro, forgiando legami gioiosi che traboccano di saggezza e compassione, è senza dubbio una luminosa fonte di speranza e ispirazione senza limiti.
Nel gennaio del 1968, mio marito compose un poema dedicato alle donne, intitolato A coloro che proteggono la dignità della vita, in cui espresse la sua visione del ventunesimo secolo come il “secolo della vita”.
Celebrando le donne che da tempo immemore apprezzano e nutrono la vita come il tesoro più prezioso, il poema si conclude con i seguenti versi:
«Mie care amiche
che proteggete la dignità della vita
con tutte voi stesse,
con estrema rapidità e costanza,
unite, felici e libere!
Pace e prosperità durature
non si trovano in altro luogo
se non nei vostri cuori forti e puri».
Puntando al centesimo anniversario della fondazione della Soka Gakkai nel 2030, abbiamo dato inizio a questo Anno della speranza e della vittoria con un rinnovato e totale impegno pervaso dal voto di kosen-rufu, guidati dai nostri successori, giovani cittadini globali pieni di vitalità.
Rafforziamo ulteriormente la nostra rete per la creazione di valore basata sull’impegno per la pace, la cultura e l’educazione, dedita a unire le persone di tutto il mondo! E insieme facciamo risplendere sempre più luminoso il ventunesimo secolo come un’epoca in cui venga rispettata la vita di ogni persona e tutti possano vivere con dignità!
Il Daishonin afferma che, quando recitiamo Nam-myoho-renge-kyo per noi e per gli altri, «Con questo singolo suono chiamiamo e manifestiamo la natura di Budda di tutti i Budda […] e di tutti gli altri esseri viventi. Questo è un beneficio immenso, incalcolabile» (Come coloro che inizialmente aspirano alla via…, RSND, 1, 789).
Mio marito e io stiamo recitando Daimoku per ciascuna di voi, pregando affinché tutte voi, nobili compagne di fede, e la terra in cui portate avanti la vostra missione, siate assolutamente protette e avvolte da benefici immensi e incalcolabili.
Trascorrete ogni giorno in buona salute e piene di vitalità!
Kaneko Ikeda
Responsabile onoraria delle donne della SGI