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Naturalmente dotata di ciò che serve per la felicità - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:32

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Naturalmente dotata di ciò che serve per la felicità

Claudia Puddu, Cagliari

Claudia ha iniziato a praticare giovanissima e ha realizzato tanti aspetti della sua vita, studio, lavoro, famiglia … ma primo tra tutti ha trasformato il senso di inadeguatezza che le impediva di credere in se stessa e nei suoi obiettivi.

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Ho iniziato a praticare il Buddismo di Nichiren Daishonin a sedici anni. Da allora ho raggiunto tantissimi obiettivi, dalla laurea alla ricostruzione della relazione coi miei genitori, alla situazione sentimentale. Nel lavoro, in particolare, ho affrontato il “grande male” che mi ha impedito per tanto tempo di realizzare i miei obiettivi, ossia il fatto di non sentirmene mai all’altezza.
Dopo essermi laureata in Geologia e aver iniziato un Dottorato di ricerca a Cagliari, a causa di una forte depressione scatenata dalla fine di una relazione sentimentale feci la rinuncia agli studi perché mi sentivo incapace di proseguire su quella strada.
Mi ero anche iscritta all’Albo dei Geologi e avevo svolto un breve lavoro come libera professionista, ma avevo troppa paura di non essere capace, nonostante i tirocini svolti negli studi professionali dei colleghi.
Tuttavia, i miei compagni di fede mi incoraggiarono a continuare a creare valore nella mia vita anche in quel momento di apparente stagnazione, per cui nel 2013 mi sfidai partecipando a un concorso per una borsa di studio per un master di alta formazione.
Selezionai tra i tanti percorsi quello relativo alla bonifica amianto, il campo in cui mi sarebbe piaciuto lavorare. Pur partendo da un buon punteggio, in graduatoria avevo 100 persone davanti a me e i posti erano solo 10. Continuai a recitare Nam-myoho-renge-kyo senza rassegnarmi e alla fine, per via dello scorrimento della graduatoria, fui chiamata come quarta idonea.
Terminai il master in un anno e conseguii tutte le certificazioni che mi avrebbero permesso di lavorare come coordinatrice nella gestione dei rifiuti, tra cui quelli contenenti amianto.
Nonostante l’ottimo risultato, a causa della paura di non essere all’altezza di quel lavoro continuavo a divagare accettando lavoretti occasionali e tirocini in altri ambiti.
Nel frattempo continuavo a dedicarmi all’attività buddista e alla preghiera. In particolare studiavo il Gosho Lettera a Niike, dove si legge:

«Diventare un Budda non è niente di straordinario. Se reciti Nam-myoho-renge-kyo con tutto il tuo cuore sarai naturalmente dotato delle trentadue caratteristiche maggiori e degli ottanta segni minori del Budda. Come dice la frase del sutra: “[All’inizio ho fatto il voto di] rendere tutte le persone uguali a me, senza distinzione tra noi”, potrai facilmente diventare un Budda pari a Shakyamuni. L’uovo di un uccello all’inizio contiene solo acqua, ma da questa acqua, senza l’intervento di nessuno, si sviluppano un becco, due occhi e tutto il resto e infine un uccello che vola nel cielo. Anche noi, benché abbiamo un corpo vile chiuso nel guscio dell’ignoranza, covati dalla recitazione di Nam-myoho-renge-kyo, sviluppiamo il becco delle trentadue caratteristiche maggiori del Budda e le piume degli ottanta segni minori e possiamo volare nel cielo del vero aspetto di tutti i fenomeni e della realtà di tutte le cose» (Lettera a Niike, RSND, 1, 914)

Così come l’uovo di cui parla Nichiren, anche io dovevo credere di essere “perfettamente dotata di tutte le caratteristiche del Budda”, e così iniziai a recitare Daimoku per incidere questa convinzione nella mia vita.
Decisi di portare a termine il Dottorato iniziato qualche anno prima e lasciato a metà. Non potendomi immatricolare in Italia a causa della rinuncia agli studi fatta, mi immatricolai a Saragozza (in Spagna) nel 2015.
Continuai a fare diversi tirocini ma nel 2019 trovandomi senza soldi, senza lavoro e senza tesi, determinai con forza di trasformare la mia situazione definitivamente e iniziai a recitare tre ore di Daimoku al giorno.
A novembre arrivò una telefonata: una proposta di lavoro nell’ambito delle bonifiche ambientali. Accettai, anche se non sapevo cosa mi aspettava e se sarei stata in grado. Tempo dieci minuti ricevetti una seconda telefonata dal mio attuale datore di lavoro per iniziare come capocantiere in un cantiere di bonifica amianto. Nonostante la paura mi attanagliasse, iniziai a lavorare il mese dopo, determinata ad affrontare quelle paure e a rompere il mio guscio!
Nonostante i due lavori, riuscii anche a portare a termine la tesi di Dottorato, e sostenni la mia dissertazione online a marzo 2021 ottenendo la valutazione “sobresaliente”.
Nel dicembre dello stesso anno il mio contratto, che veniva rinnovato ogni tre mesi, venne trasformato in un contratto a tempo indeterminato.
A febbraio 2022, per ringraziare del grande beneficio ottenuto, alla riunione donne nazionale decisi e dichiarai che entro un anno avrei realizzato gli altri due grandi obiettivi che da anni attendevano nella mia lista, ossia la casa e la creazione di una famiglia.
Naturalmente a grandi desideri corrispondono grandi sfide e difficoltà, ma solo affrontandole siamo in grado di trasformare l’impossibile in possibile.
Il 30 dicembre ho scoperto di essere incinta, dopo numerosi tentativi andati male, e lunedì 5 giugno ci hanno consegnato le chiavi della nuova casa!
Concludo ringraziando profondamente tutti i compagni e le compagne di fede che mi hanno sempre incoraggiata. Ho imparato ad affidarmi alle parole di Nichiren e a credere profondamente che la vita di ognuno di noi (me compresa) è perfettamente dotata di tutto ciò che serve per la nostra felicità.
Basta solo credere, pregare e agire!

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