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Firenze, la città dei fiori - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 14:31

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    Firenze, la città dei fiori

    Tra i viaggi che Daisaku Ikeda ha compiuto nel mondo, per tre volte ha visitato Firenze, culla dell’arte rinascimentale. Per sensei, il Rinascimento rappresenta «la lotta spirituale contro le forze che soffocano l’umanità delle persone. In questa lotta dinamica, le persone si risvegliarono alla dignità della propria esistenza, al loro infinito potenziale e alla grandezza degli esseri umani»

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    Tra i viaggi che Daisaku Ikeda ha compiuto nel mondo, per tre volte ha visitato Firenze, culla dell’arte rinascimentale. Per sensei, il Rinascimento rappresenta «la lotta spirituale contro le forze che soffocano l’umanità delle persone. In questa lotta dinamica, le persone si risvegliarono alla dignità della propria esistenza, al loro infinito potenziale e alla grandezza degli esseri umani»

    Miei giovani amici, luminosi tesori dell’umanità, oggi intraprendiamo un viaggio nel cuore di una delle più grandi città d’arte del mondo. È un luogo i cui colori non sbiadiscono mai, anzi sembrano risplendere sempre più belli con il trascorrere degli anni.
    La città che sto descrivendo è Firenze. Dal Piazzale Michelangelo, su una collina nei pressi del fiume Arno, si possono vedere le strade di questo patrimonio dell’umanità, che talvolta viene definito un “museo a cielo aperto”.
    Amo il panorama che si ammira da quel piazzale. Nelle mie tre visite a Firenze (nel 1981, 1992, e 1994), vi sono stato diverse volte in compagnia di giovani non appena trovavo del tempo tra i vari impegni.
    Ho anche scattato delle foto alla città, con la sensazione di dialogare con gli artisti geniali del Rinascimento.
    Firenze è la culla del Rinascimento, un movimento che ebbe inizio in Italia e si diffuse in tutta Europa tra il quattordicesimo e il sedicesimo secolo. Il Rinascimento, che porta in sé il concetto di “rinascita”, invitava a un risveglio delle arti e dello spirito umano. Le persone presero a modello la fioritura dell’umanità avvenuta nell’antica Grecia e a Roma, e invocarono un ritorno all’epoca classica e all’importanza dell’essere umano.
    Con la sua tanto acclamata statua del David, l’artista rinascimentale Michelangelo creò un simbolo di questa nuova attenzione per l’essere umano. Una copia di quella statua si trova proprio nel Piazzale Michelangelo.
    David era un giovane pastore dell’antico Israele che salvò il suo popolo sconfiggendo il gigante Golia. Fino ad allora le opere d’arte avevano ritratto il David vittorioso, tuttavia Michelangelo raffigurò l’eroe biblico mentre si prepara alla battaglia. La statua trasmette la passione e la vitalità di un giovane campione determinato a lottare e a non essere sconfitto.
    Il Rinascimento fu una lotta spirituale contro le forze che soffocano l’umanità delle persone. In questa lotta dinamica, le persone si risvegliarono alla dignità della propria esistenza, al loro infinito potenziale e alla grandezza degli esseri umani.

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    Alla fine di maggio [2015] verrà inaugurata al Fuji Art Museum di Tokyo una mostra dal titolo Leonardo da Vinci e la Battaglia di Anghiari: il Mistero della Tavola Doria. Questa mostra, resa possibile da un accordo di scambio culturale tra il museo e il governo italiano, illustrerà lo spirito che animò il Rinascimento, dando rilievo ai due insuperati geni del periodo, Leonardo da Vinci e Michelangelo.
    Durante il Rinascimento questi due maestri ricevettero l’incarico di eseguire degli affreschi che raffigurassero scene di famose battaglie fiorentine sulle pareti opposte di una sala in Palazzo Vecchio. Nessuna delle due opere, tuttavia, fu mai completata.
    Ora, a più di cinquecento anni di distanza, la mostra del Fuji Art Museum di Tokyo includerà schizzi preparatori delle due opere, fornendo una visione di come i lavori finiti dei due artisti si sarebbero presentati se esposti insieme.
    In tutta la sua vita Leonardo da Vinci lasciò circa diecimila pagine di note, disegni e capolavori della pittura come la Gioconda. Produsse anche numerose sculture e fornì significativi contributi in una grande varietà di campi, come l’architettura, la matematica, la biologia e la fisica.
    Leonardo diceva: «Gli ostacoli non possono abbattermi / ogni ostacolo richiama una salda determinazione». Questo genio dai molteplici talenti si impegnò strenuamente per tutta la vita con spirito indomito.
    Non vedo l’ora di assistere alla comparsa di una schiera di tanti Leonardo da Vinci e Michelangelo del ventunesimo secolo tra le fila dei membri della nostra Divisione futuro, giovani che incarnano un sincero spirito rinascimentale, lo spirito di non farsi mai sconfiggere.

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    Quando ho visitato Firenze nel 1981, ho incontrato un amico italiano per il quale nutrivo un profondo rispetto, Aurelio Peccei (1908–84).
    Il dottor Peccei è stato il cofondatore del gruppo di esperti del Club di Roma, una delle prime istituzioni a diffondere segnali d’allarme riguardo ai pericoli dell’inquinamento ambientale.
    Lo stesso Arnold J. Toynbee (1889–1975), noto storico britannico, mi aveva consigliato di incontrarlo.
    Ci vedemmo per la prima volta nel 1975, e in quell’occasione dialogammo profondamente sul futuro dell’umanità.
    Quello a Firenze nel 1981 è stato il nostro terzo incontro: all’età di settantadue anni, il dottor Peccei partì da Roma guidando per quattro ore per incontrarmi. Il giorno prima era appena tornato da Londra.
    Io ho dato il benvenuto a questo illustre studioso, pronto a recarsi dovunque per il bene dell’umanità, e abbiamo parlato per più di due ore.
    Nel nostro dialogo, poi pubblicato con il titolo Campanello d’allarme per il XXI secolo, il dottor Peccei ha sottolineato la «prodigiosa ricchezza di capacità non sviluppate e non usate» all’interno di noi stessi e ha sottolineato la necessità di una rivoluzione umana per sviluppare queste doti. «Questo rinascimento dello spirito dell’essere umano in un momento di grande sofferenza è ciò che io definisco rivoluzione umana» ha dichiarato, concludendo poi: «Dobbiamo fare qualunque cosa in nostro potere per aiutare ad avviarla [questa rivoluzione] – prima che sia troppo tardi».
    Il dottor Peccei ha nutrito fiducia per tutta la sua indomita esistenza nell’infinito potenziale interiore di ogni essere umano.
    La rivoluzione umana è il coraggio di continuare a credere nel potere della nostra stessa vita. Voi avete un potenziale nascosto dentro di voi, ampio come il cielo azzurro. Dentro di voi avete un’esistenza pura come un meraviglioso regno fiorito. Vi prego di credere nel vostro potenziale interiore, anche se non riuscite a vederlo. Credete in voi stessi con tutto il cuore. Non dubitate mai degli sforzi che avete compiuto.
    L’atto di fiducia più grande è mantenere la fede nel Buddismo di Nichiren e recitare Nam-myoho-renge-kyo.
    Il dottor Peccei è morto nel 1984, l’anno della pubblicazione del nostro dialogo. Solo dodici ore prima della sua scomparsa, egli ha continuato a inviare importanti messaggi per il bene futuro del genere umano.
    In seguito ho avuto l’occasione di incontrare e intrecciare amichevoli scambi con i suoi figli. Essi mi hanno trasmesso l’appassionato messaggio, ancora vivo nel mio cuore, che il padre ha condiviso con loro negli ultimi anni della sua vita: i giovani sono coloro che possono cambiare il mondo e ci riusciranno grazie alla loro personale rivoluzione umana.
    Senza dubbio voi, miei giovani amici della Divisione futuro, siete i veri successori che avanzeranno lungo il grande sentiero della rivoluzione umana e lo diffonderanno in tutto il mondo.

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    Con l’idea di dover affidare il nuovo Rinascimento dell’umanità ai giovani, ho continuato a incontrarli e a parlare con loro, inclusi i membri della Divisione giovani italiana.
    Al Festival dell’Arte e della Musica tenutosi nel 1992 presso il Centro culturale di Firenze, abbiamo fatto delle foto di gruppo con alcuni ragazzi e ragazze di fronte al Centro.
    Un festival culturale dei giovani per la pace ha avuto luogo anche durante la mia visita nel 1994 e tra le varie esibizioni ho potuto incontrare e parlare con i membri della Divisione futuro. Non dimenticherò mai i loro volti sorridenti mentre distribuivo merendine e sistemavo sulla loro testa dei cappellini che avevo portato in dono. Sono felice di poter dire che i membri della Divisione futuro che ho incontrato in quelle occasioni stanno ora ricoprendo ruoli di primo piano nel movimento di kosen-rufu.
    Durante una visita ho incontrato un giovane al Piazzale Michelangelo e gli ho dato un cappello di paglia perché si proteggesse dalla luce del sole: stava attraversando delle difficoltà nello studio, e aveva impiegato sette anni per completare i cinque anni di scuola superiore. Tuttavia, grazie a una preghiera e a uno sforzo costanti, ha realizzato il sogno di diventare un ricercatore in una importante università americana.
    In una poesia che ho dedicato una volta ai membri italiani ho scritto:

    Spiegate le vostre ali giovani e vigorose,
    miei preziosi amici, per portare
    la promessa sconfinata di un futuro migliore.
    Questa è la missione
    che custodite nel cuore.
    Siete emersi dalla terra
    per sollevarvi e librarvi in volo
    oltre i confini più lontani
    del cielo luminoso e libero!

    Dalla mia prima visita a Firenze a oggi la SGI-Italia, con i suoi giovani e il loro slancio dinamico, ha creato una rete per la pace in continua crescita.
    I giovani che sostengono lo spirito Soka della relazione maestro-discepolo sono in grado di far sgorgare il loro infinito potenziale e di spiegare le ali che permetteranno loro di volare nei cieli infiniti del futuro. Un solo giovane che si alza per agire può cambiare il mondo intero.

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    Nichiren Daishonin scrive: «Se il cielo è sereno, la terra è illuminata. Similmente, se si conosce il Sutra del Loto si può comprendere il significato degli affari di questo mondo» (RSND, 1, 336).
    Quando il sole si alza in cielo, illumina la terra. Tutti voi che praticate questo Buddismo del sole fin dal periodo della giovinezza, avete il potere di illuminare ogni cosa – gli studi, la vita quotidiana, le amicizie – con la luce della speranza, del coraggio e della vittoria.
    Il meraviglioso e rivitalizzante mese di maggio è arrivato. Il 3 maggio è il Giorno della Soka Gakkai, che celebra la nomina del mio maestro Josei Toda a secondo presidente ed è il giorno in cui io, suo discepolo, mi sono alzato per essere nominato terzo presidente a soli trentadue anni.
    In seguito ho proposto di designare questo giorno così significativo per la nostra organizzazione come il Giorno delle madri della Soka Gakkai.
    Inoltre ho proposto di designare il 5 maggio (data in cui in Giappone viene festeggiato il Giorno dei Bambini) il Giorno dei successori della Soka Gakkai, giorno in cui io affido tutto a voi, miei diretti discepoli della Divisione futuro.
    Maggio è il mese in cui rinnovo il mio voto con profonda gratitudine verso Toda e mi alzo ancora una volta, determinato ad aprire la strada per voi, miei preziosi membri della Divisione futuro.
    Spero che anche voi avanzerete sempre insieme a me, con una rinnovata determinazione, luminosa come il cielo limpido di maggio!
    Il mondo sta aspettando la crescita dinamica di tutti voi, ragazzi e ragazze dall’infinito potenziale.

    1 maggio 2015

    (traduzione di Cristina Proto)

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