Il 3 e 4 giugno a Milano si è tenuta la Consulta nazionale. Di seguito alcuni interventi
Fiducia nei giovani
Tamotsu Nakajima, presidente della Soka Gakkai italiana
A volte pensiamo che la pratica buddista sia semplicemente fare Daimoku, Gongyo, shakubuku, l’offerta e gli abbonamenti… Ma non è così. Essere buddisti significa mettere in pratica nella vita quotidiana. È la rivoluzione umana che stai facendo, quanto tu stesso cambi, praticando. Questo cambiamento non viene automatico, ci vuole l’intenzione. Essere buddisti significa sforzarsi di cambiare umanamente, migliorarsi. In questo modo sviluppiamo la convinzione e riusciamo a trasmettere il Buddismo agli altri.
Se pensi davvero alla felicità delle persone fai Daimoku per loro, ti dai da fare, cerchi qualcosa da leggere insieme. Tutti facciamo Daimoku, ma con quale scopo? Per prima cosa ci vuole la decisione, e il Daimoku. Poi incontriamo le persone per incoraggiarle. La vita è cambiamento continuo, momento per momento. Bisogna mantenere sempre viva questa voglia di migliorare, seguendo le indicazioni del Gosho e del maestro. Se mantieni la decisione, il risultato senz’altro ci sarà. Quanto sei cambiato rispetto a ieri, all’altro ieri? È questo che trasmetti agli altri, non le parole. Ti stai basando sul pensiero del maestro o sul tuo punto di vista personale?
Il Buddismo non è formale. Bisogna pregare con la decisione profonda di trasformare il karma, basandosi sul voto di realizzare kosen-rufu. Un grande problema è un’occasione di cambiamento enorme. Possiamo eliminare l’idea di essere a posto così come siamo? Che non c’è niente in noi da migliorare? Lo sforzo dev’essere continuo, se ti fermi annulli tutto e torni indietro.
Il tempo passa, se pensiamo al futuro bisogna sostenere i giovani. Loro hanno veramente molte capacità. Possiamo avere fiducia nei giovani al cento per cento? Se ci fidiamo davvero loro lo sentono. Qualsiasi problema si risolve con il Daimoku. Ogni volta che vedete qualcosa che non va nell’organizzazione, per favore intervenite, nel modo più gentile possibile.
Possiamo diventare più educati, più sensibili, persone amate da tutti? Se prendiamo questa decisione sicuramente ci riusciamo. Il Bodhisattva Mai Sprezzante era veramente gentile, pregava per la felicità di tutti. È importante non arrabbiarsi, ringraziare per ogni cosa. In ogni situazione cerchiamo di imparare, utilizziamola per migliorare.
Quest’anno vogliamo realizzare 100.000 membri; cerchiamo di fare insieme, giovani e adulti, di essere uniti. Finché facciamo ognuno per conto suo i “demoni” sono contenti perché stiamo lasciando loro lo spazio per entrare. Ognuno è diverso, ma bisogna pensare a kosen-rufu, alla felicità dei membri.
Per favore non parlate male di nessuno, se sentite qualcuno che parla male dite: «Non è così!». Unità non è solo incontrarsi, parlare e fare Daimoku insieme: anche questo può essere formale. Se ti sforzi di fare bene è meglio per te, non per gli altri.
Riuscite a vedere che tutti sono Budda? Per favore non serbate rancore, bisogna eliminare il “mi-piace-non-mi piace”.
Quello che hai fatto ieri è passato, cosa stai facendo adesso? Il Buddismo c’è già, non c’è nulla da inventare. Dobbiamo solo trasmettere il Gosho e le guide del maestro. Avere una responsabilità significa che ciò che fai o non fai influenza comunque la vita degli altri.
Questa organizzazione non è gerarchica, si basa sul legame umano. In ogni zona creiamo insieme un bel gruppo di persone che portano avanti kosen-rufu. Bisogna confrontarsi per trovare ogni volta la soluzione migliore, dialogare. La vita se ne va veloce, bisogna rispettare la vita, curare bene la salute.
Quanto sei stato utile agli altri, quanto shakubuku hai fatto, quante persone hai salvato? Più migliori te stesso, più influenzi positivamente gli altri. Ci vuole convinzione. Affidarsi al Gohonzon, al Daimoku. Se ti basi sulle capacità personali la convinzione non emerge. Senza stressarti, ogni giorno fai tutto ciò che puoi; se hai fatto il massimo, sicuramente non avrai rimpianti.
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Creare unità ogni giorno
Anna Conti, responsabile nazionale donne
In un recente articolo sul Seikyo Shimbun il presidente Ikeda cita la frase del Gosho: «Rafforza il potere della tua fede più che mai» (RSND, 1, 607), e poi afferma: «Anch’io rafforzerò la mia fede più che mai per i compagni di fede del mondo. Pregherò, scriverò e agirò ancora più intensamente. Questo è un momento irripetibile» (NR, 606, 11). Abbiamo la fortuna di lavorare per kosen-rufu insieme a sensei che sta portando avanti la lotta conclusiva della sua vita. Per questo, ora più che mai è veramente importante portargli la nostra prova concreta nella propagazione.
«Qualunque difficoltà incontriamo consideriamola come un sogno e andiamo avanti riportando una vittoria dopo l’altra», scrive ancora sensei. Sicuramente stiamo vivendo un momento importantissimo dello sviluppo di kosen-rufu, anche a seguito dell’Intesa con la Repubblica italiana. E abbiamo deciso di realizzare 100.000 membri felici in Italia, quindi è normale che escano tante difficoltà nella nostra vita. Ogni volta che il movimento di kosen-rufu progredisce le funzioni negative tendono ad aumentare. Il saggio si rallegrerà mentre lo stolto indietreggerà, dice il Daishonin. Ne Il mondo del Gosho il presidente Ikeda spiega che per realizzare kosen-rufu sono necessarie due cose: la non dualità di maestro e discepolo e la relazione con i compagni di fede (itai doshin), che sono come la trama e l’ordito di un tessuto. Senza l’unità di itai doshin non c’è possibilità di realizzare kosen-rufu. Dal punto di vista teorico lo sappiamo, ma la difficoltà è creare unità ogni giorno. Anche nelle puntate più recenti de La nuova rivoluzione umana, sensei si sofferma a lungo su questo punto. Nella puntata 32 (vol. 30, cap. 2), ad esempio, scrive: «Il principio fondamentale da tener presente per il vostro futuro e per la realizzazione di kosen-rufu è l’indistruttibile e incrollabile unità di “diversi corpi, stessa mente”». E ancora: «La nostra regola d’oro, anzi l’eterno principio della Gakkai risiede nell’avanzare, qualunque cosa accada, con una fede basata sul principio di “diversi corpi, stessa mente”, con la determinazione di creare unità tra i compagni di fede e unire i nostri cuori per la realizzazione dell’obiettivo di kosen-rufu».
Quando siamo stati in Giappone la signora Kasanuki ci ha incoraggiati a leggere queste puntate de La nuova rivoluzione umana come lettere che il maestro invia ogni giorno a ciascuno di noi. È veramente importante recitare Daimoku per inciderle nella nostra vita e metterle in pratica.
Quest’anno, ad agosto, ricorre il settantesimo anniversario da quando sensei ha iniziato a praticare, e il presidente della Soka Gakkai Minoru Harada ci ha incoraggiati a realizzare una grande prova concreta nella propagazione da regalargli per quel giorno. Quindi decidiamo di mettere in pratica il suo incoraggiamento creando una grande unità tra noi e andiamo avanti insieme, donne, uomini, giovani donne e giovani uomini. Non aspettiamo che lo faccia qualcun altro: se ognuno determina di farlo per primo, sicuramente ci riusciamo!
Come scrive sensei: «Il punto d’origine al quale bisogna sempre tornare è l’atteggiamento di non lasciarsi condizionare da alcuna differenza, è la consapevolezza che siamo tutti, allo stesso modo, compagni di fede e Bodhisattva della Terra. […]
Non è assolutamente un caso se ci troviamo, in questo momento, a impegnarci insieme nella pratica del Buddismo del Daishonin. Siamo infatti nati nell’Ultimo giorno della Legge per adempiere al voto formulato insieme, uniti da un profondo legame sin dal tempo senza inizio. Quando i compagni di fede svilupperanno reciprocamente la consapevolezza di essere ciò che sono oggi in virtù di tale relazione, creeranno dei saldi legami tra loro e faranno emergere un’immensa forza che li spingerà ad avanzare ulteriormente verso la realizzazione di kosen-rufu» (NRU, vol. 30, cap. 2, p.ta 32).
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Nuove nomine a livello regionale
Calabria
Vice responsabile uomini
Luca Pietramala
Lazio 2
Responsabile donne
Paola Gemmiti
Marche
Vice responsabile uomini
Federico Duca
Sardegna
Vice responsabile giovani donne
Monica Friedt
Sicilia
Responsabile giovani donne
Annalisa La Gioia
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Esami di primo livello
L’8 aprile 2018 si terranno gli esami di primo livello in tutta Italia