Alcuni studiosi di storia delle religioni si chiedono se il Buddismo possa essere considerato una religione nello stesso senso in cui lo sono l’Ebraismo, il Cristianesimo o l’Islam. La domanda dunque è: il Buddismo è una religione?
Il Buddismo è considerato una delle grandi cinque religioni del mondo, insieme al Cristianesimo, Ebraismo, Islamismo e Induismo. Tanto è vero che in alcuni paesi è “religione di stato” (Thailandia, Sri Lanka etc). L’affermazione contenuta nella domanda, deriva da una concezione della religione legata al monoteismo: alcuni studiosi infatti considerano “religione” solo le fedi legate alla presenza di un Dio trascendente. A mio avviso però, si può parlare di religione allorquando oltre a un sistema filosofico, intellettuale, c’è un oggetto di devozione, che in questo caso non è esterno alla vita ma interno, e una liturgia per porsi in contatto con esso. In questo senso il Buddismo è una religione, perchè c’è una preghiera che noi, mattina e sera, utilizziamo per avvicinarci alla nostra natura intrinseca che chiamiamo Buddità. Non ci sono però intermediari fra l’individuo e il Budda, in quanto la natura di Budda è presente nella vita di ogni singola persona. Basta avere un mezzo per manifestarla, utilizzabile da chiunque, indipendentemente dalla nazionalità o dal livello culturale. La grandezza di Nam-myoho-renge-kyo sta proprio in questo.
Daisaku Ikeda distingue fra religione come fine e religione come mezzo e afferma che il Buddismo è una religione umanistica. Che cosa si intende per religione umanistica?
La religione non è un fine, ma un mezzo per diventare felici. Quando perde di vista il suo scopo principale e smette di essere d’aiuto alla gente comune, a mio parere, non è più una vera religione. Il Buddismo è una religione umanistica, perché si concentra sul comportamento, mentale, verbale e fisico dell’essere umano, il quale può attivare le sue potenzialità e manifestare il meglio di sé. Mette al centro l’uomo, ma non esclude le altre forme viventi e nemmeno le considera inferiori. E parte sempre dalla trasformazione di se stessi per trasformare il proprio ambiente. In questo senso il Buddismo è una religione umanistica, è una religione che serve all’uomo per migliorare la propria vita.
Il Buddismo è anche considerato una filosofia, in quanto ricerca della verità. Che cosa si può dire a riguardo?
Piuttosto che cercare la verità, preferisco dire che il Buddismo cerca la felicità. La ricerca della verità è la ricerca di una vita felice e realizzata, a proprio agio, della chiave per diventare felici.
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Religione: raccolta di pratiche, credenze, atti rituali (dal latino relegere, raccogliere); legame che si stringe con qualcosa di divino (definizione incerta, dal latino religare, legare).
Filosofia: amore della sapienza (dal greco philosophìa).