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One Europe with Sensei! - Messaggio per il 6 giugno (Allegato) - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:24

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    One Europe with Sensei! – Messaggio per il 6 giugno (Allegato)

    Per celebrare il Giorno di maestro e discepolo per l’Europa, i membri del comitato giovani europeo (EYC) hanno inviato questo messaggio per tutti i compagni e le compagne di fede in Europa

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    Cari amici e amiche in Europa, il 6 giugno è il “Giorno di maestro e discepolo per l’Europa”, una data molto significativa per la SGI europea, stabilita dal presidente Ikeda. In questo giorno di quarantuno anni fa, a Trets, nel sud della Francia, ebbe luogo un evento storico: un corso di formazione estivo in cui 500 membri della Soka Gakkai si riunirono per approfondire la fede insieme al loro maestro e risposero al suo appello affinché quel giorno diventasse una pietra miliare, «una ricorrenza annuale verso cui puntare avanzando insieme anno dopo anno, in modo da rinnovare ogni volta la nostra determinazione» (NRU, 30, 391). Forse ricorderete il festival culturale che si è tenuto online il 6 giugno scorso per celebrare il 40° anniversario, al quale sicuramente hanno partecipato molti dei vostri amici e familiari.
    Nel suo messaggio per quella riunione, il presidente Ikeda scrive:
    «Mi auguro sinceramente che tutti voi superiate ciascuna delle sfide che avete di fronte con il “cuore del re leone”, che non si lascia sconfiggere da nessuna avversità, e che dimostriate con orgoglio, attraverso il vostro stesso esempio, quanto sia straordinaria la vita di un Bodhisattva della Terra che si dedica a kosen-rufu!» (NR, 710, 7).
    Di fronte alla pandemia di Covid-19 e alla situazione di conflitti e caos crescente che caratterizza il mondo attuale, l’appello di Sensei a “non lasciarci sconfiggere da nessuna avversità”, e a diventare dei pilastri per la nostra famiglia e per l’ambiente circostante, diventa ancora più rilevante.
    Molti di noi si staranno chiedendo cosa possiamo fare in questa situazione.
    In aprile i giovani della SGI-Europa hanno lanciato una nuova campagna con lo slogan “New Human Revolution Generation –Together for peace!” (Generazione Nuova rivoluzione umana – Insieme per la pace!), che ci incoraggia ad agire per trasformare il destino dell’umanità attraverso il nostro Daimoku del ruggito del leone e i dialoghi coraggiosi per la speranza. Basandoci sulla determinazione di fare nostro lo spirito del maestro, recitiamo un forte Daimoku per aprire dialoghi con i compagni di fede, gli amici e i familiari, e incoraggiare ogni persona.
    Perciò invitiamo tutti a unirsi a questo movimento basato sugli incoraggiamenti contenuti ne La nuova rivoluzione umana, il romanzo in trenta volumi scritto dal presidente Ikeda che racconta la storia e lo sviluppo della SGI nel mondo.
    Sensei scrive: «I periodi di difficoltà sono cruciali. Risvegliando il potere della fede e della pratica, senza lasciarci sconfiggere dalle avversità, possiamo far emergere il potere illimitato del Budda e della Legge. Nichiren Daishonin ci assicura che il grande beneficio della Legge mistica si estende ai nostri genitori, ai parenti e a tutti i nostri cari, di fatto a tutti gli esseri viventi, trascendendo i legami di vita e morte. Dedicandoci a percorrere la grande strada di kosen-rufu e a “stabilire l’insegnamento corretto per la pace nel paese”, preghiamo ancora più intensamente, uniti nel cuore e nella mente, in itai-doshin, per la felicità e la sicurezza di tutto il genere umano» (NR, 752, 8).
    Come afferma Nichiren Daishonin in uno dei suoi trattati più importanti, Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese: «Se vi preoccupate anche solo un po’ della vostra sicurezza personale, dovreste prima di tutto pregare per l’ordine e la tranquillità in tutti e quattro i quadranti del paese» (RSND, 1, 25). Senza dubbio gli sforzi compiuti da ogni singola persona sono preziosi e profondamente significativi perché: «La rivoluzione umana di un singolo individuo contribuirà al cambiamento nel destino di una nazione e condurrà infine a un cambiamento nel destino di tutta l’umanità» (RU, 1, IV).
    Questo è il tema dei romanzi La rivoluzione umana, e La nuova rivoluzione umana. In questo senso il futuro dell’umanità è unicamente nelle nostre mani, sia a livello individuale che collettivo. Quando riusciamo ad approfondire la consapevolezza dell’interconnessione fra la nostra vita e quella degli altri, tra vita e ambiente, possiamo comprendere l’importanza di affrontare e sfidare con coraggio le cause profonde dell’illusione fondamentale in questo “periodo cruciale”.

    L’umanità è di fronte a un crocevia di portata storica, e le decisioni e le azioni di questo momento sono le cause per costruire una pace stabile e indistruttibile. Infatti, Sensei ci ricorda che:
    «Una pace duratura non si può realizzare solo con misure politiche ed economiche. Vanno eliminate le impurità dei tre veleni, che potremmo considerare malattie intrinseche alla vita stessa. In altre parole, la via più sicura per una pace duratura consiste nella purificazione e nella trasformazione della vita di ogni individuo. Questo insegna il Buddismo, questo è il nucleo della pratica buddista. Sono fermamente convinto che qui si trovi la ricetta migliore per guarire in modo definitivo le malattie spirituali dell’umanità e della società» (BS, 199, 55).

    La nostra pratica buddista ci consente di purificare e trasformare le nostre vite, di far emergere una vera compassione, di mettere in grado anche gli altri di fare lo stesso e costruire insieme una rete di rispetto che trascenda tutte le differenze. Questa è la chiave per realizzare la visione di “cittadinanza globale” esposta dal secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, per cui la felicità di un individuo non può mai essere costruita a spese dell’infelicità altrui.
    In un poema di Sensei intitolato Pace, troviamo i seguenti versi:
    «Non è lontana la pace. È imparare ad avere cura, valorizzare ogni persona. È donare gioia a nostra madre, non sofferenza. È creare relazioni con chi è diverso da noi. È la saggezza di riconciliarsi dopo una lite. È proteggere il nostro meraviglioso ambiente naturale. Alimentare una cultura ricca. Rifiutare di costruire la nostra felicità sulla sofferenza degli altri. È condividere gioia e dolore» (NR, 530, 9).

    Quando ognuno di noi si alza animato da questa convinzione e si assume la responsabilità di lottare per la pace, indipendentemente dalle difficoltà, da ciò che possa accadere o da quanto tempo sia necessario, abbiamo già vinto su noi stessi e ciò genera una speranza infinita.
    Mettiamoci all’opera per fare della visione di “One Europe with Sensei” una realtà. Quando ci sentiamo scoraggiati, recitiamo il Daimoku del ruggito del leone. Quando vediamo qualcuno che soffre, incoraggiamolo. Quando vediamo divisioni, dialoghiamo. Quando vediamo dispute e sfiducia, costruiamo amicizie. Recitiamo per la pace in ogni angolo d’Europa e del mondo intero. Lottiamo insieme per la pace. Noi siamo i Bodhisattva della Terra. Noi siamo “One Europe with Sensei!”.

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