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Martin Luther King - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:29

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    Martin Luther King

    «Io sono contro la guerra. Sono assolutamente contrario alla guerra!» (Daisaku Ikeda, For the Sake of Peace, Prefazione)

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    «Io sono contro la guerra. Sono assolutamente contrario alla guerra!» (Daisaku Ikeda, For the Sake of Peace, Prefazione)

    Martin Luther King 1967
    (tratto da M.L. King, I have a dream, Mondadori, 2000)

    …Le parole del compianto John F. Kennedy tornano a ossessionarci; cinque anni fa Kennedy disse: «Coloro che rendono impossibile la rivoluzione pacifica renderanno inevitabile la rivoluzione violenta». Per scelta o per caso, la nostra nazione si è investita sempre più spesso di questo ruolo: il ruolo di coloro che rendono impossibile una rivoluzione pacifica, rifiutandosi di rinunciare ai privilegi e ai piaceri derivanti dagli immensi profitti degli investimenti in tutto il mondo. Io sono persuaso che se vogliamo passare al versante positivo della rivoluzione mondiale, come nazione dobbiamo compiere una radicale rivoluzione dei valori. Dobbiamo al più presto cominciare a passare da una società orientata alle cose a una società orientata alle persone. Finché considereremo le macchine e i computer, le motivazioni del profitto e i diritti di proprietà più importanti delle persone, i tre giganti del razzismo, del materialismo estremo e del militarismo non potranno mai essere sconfitti.
    Una vera rivoluzione dei valori ci indurrebbe ben presto a mettere in discussione l’equità e la giustizia di molte nostre scelte politiche del presente e del passato. […] Una vera rivoluzione dei valori guarderebbe ben presto con disagio al violento contrasto fra povertà e ricchezza. […] Una vera rivoluzione dei valori metterà mano all’ordinamento mondiale, e della guerra dirà: «Questo modo di comporre i dissidi non è giusto». Bruciare gli esseri umani con il napalm, riempire le nostre case di orfani e di vedove, iniettare germi velenosi di odio nelle vene di popoli che di norma sarebbero pieni di umanità, rimandare a casa gli uomini che hanno combattuto in campi di battaglia tenebrosi e sanguinosi e tornano menomati nel fisico e turbati nella psiche: tutti questi atti non possono conciliarsi con la saggezza, la giustizia, l’amore. Una nazione che continua, un anno dopo l’altro, a spendere più denaro per la difesa militare che per i programmi di elevazione sociale, si avvicina alla morte dello spirito. Soltanto un tragico desiderio di morte ci può impedire di riordinare la nostra scala di priorità, in modo che il perseguimento della pace abbia la precedenza sul perseguimento della guerra. […]
    Un’autentica rivoluzione dei valori significa in ultima analisi che dobbiamo avere una forma di lealtà ecumenica e non settoriale. Ogni nazione, ormai, deve sviluppare sopra ogni altra cosa una lealtà verso l’umanità, verso l’umanità nel suo insieme, in modo da riuscire a conservare il meglio delle singole società. […]
    Dobbiamo superare l’indecisione passando all’azione. Dobbiamo trovare nuovi modi per parlare a favore della pace in Vietnam e della giustizia in tutti i paesi in via di sviluppo, il cui confine comincia alla soglia delle nostre case. Se non agiremo, saremo certo trascinati lungo gli oscuri, lunghi e infamanti corridoi del tempo riservati a quanti possiedono potere ma non compassione, potenza ma non moralità, forza ma non giudizio.
    Cominciamo. Rinnoviamo la nostra dedizione alla battaglia per un mondo nuovo, lunga e aspra ma bellissima. Questa è la vocazione a cui sono chiamati i figli di Dio, e i nostri fratelli aspettano con ansia la nostra risposta. Diremo che siamo troppo svantaggiati in partenza? Diremo che la lotta è troppo aspra? Il nostro messaggio sarà che le forze della vita americana militano contro la loro possibilità di diventare uomini in senso pieno, e noi inviamo i sensi del più profondo rammarico? Oppure ci sarà un messaggio diverso: di desiderio, di speranza, di solidarietà con le loro aspirazioni, di impegno verso la loro causa, a qualsiasi costo? Tocca a noi scegliere, e anche se forse preferiremmo che non fosse così, dobbiamo scegliere in questo momento cruciale della storia umana.

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