Anche in Umbria gli effetti della pandemia si sono fatti sentire sia in termini di partecipazione alle attività sia come problemi di unità tra compagni di fede.
Stiamo vivendo un periodo di ricostruzione. Mi piace ricordare comunque che nella Soka Gakkai non esiste problema interpersonale che non possa essere risolto davanti al Gohonzon.
L’anno scorso abbiamo organizzato un corso autunnale dell’Umbria. Gli adulti hanno proposto un comitato organizzatore composto da giovani che in un mese, superando ogni tipo di difficoltà, ha preparato tutto il necessario per accogliere 330 membri e simpatizzanti provenienti da tutte le zone della nostra regione. Il corso è stato un evento rivitalizzante per tutti i partecipanti, tale da aumentare di circa il 10% le presenze allo zadankai successivo.
Sull’onda dell’entusiasmo ho condiviso con Valentina – responsabile regionale delle giovani donne, con la quale condivido anche un rapporto di amicizia autentica – il desiderio di creare un comitato giovani regionale per la realizzazione dell’obiettivo che almeno un giovane in ogni gruppo dell’Umbria diventi membro della Soka Gakkai entro quest’anno. E così abbiamo formato questo comitato composto da giovani provenienti da tutta la regione che fanno attività insieme. Gli adulti hanno subito sostenuto questa attività condividendo il desiderio di far crescere giovani successori di valore. Grazie a queste attività è emerso il nuovo vice responsabile giovani uomini di regione, un grande obiettivo che avevamo da diverso tempo.
L’attività del comitato è incentrata nel sostenere i capitoli nella realizzazione dello scopo nazionale.
I giovani del comitato ogni mese fanno visita a un capitolo diverso con l’obiettivo di fare dialoghi cuore a cuore con i giovani. Inoltre facciamo attività rivolte ai simpatizzanti e agli shakubuku, non solo giovani ma anche donne e uomini. I responsabili adulti contemporaneamente creano incontri di confronto tra i responsabili delle varie zone. Alla fine in ogni persona coinvolta emerge una grande energia e senso di speranza e la decisione di proseguire in questo tipo di attività.
Ad oggi quattro gruppi su 68 hanno realizzato l’obiettivo e cinque giovani e sedici adulti hanno ricevuto il Gohonzon. È un ottimo risultato per l’Umbria e siamo molto contenti. Siamo ancora lontani dallo scopo, tuttavia “non siamo minimamente scoraggiati”. Questo è il tempo delle cause e soprattutto siamo totalmente determinati a realizzare l’obiettivo.
Vorrei condividere a proposito una guida di Sensei per me molto importante:
«Quando si è giovani, per crescere è fondamentale superare la tendenza all’autocommiserazione. Se anche per un momento pensate che potreste passare le vostre responsabilità al Gruppo uomini, o che va bene trascurare le attività della Gakkai con la scusa che siete troppo occupati al lavoro, non potrete mai fare progressi e forgiarvi.
I giovani dovrebbero essere intraprendenti e generosi, prendendosi spontaneamente la piena responsabilità e pronti ad assumersi qualsiasi compito: “Mi assumo tutta la responsabilità. Farò qualsiasi cosa!”» (NRU, 23, 109)
A livello personale, da quando ho iniziato a praticare il Buddismo tredici amici hanno ricevuto il Gohonzon, ma negli ultimi anni mi sono arenato. Quest’anno ho voluto rilanciare con tutte le mie forze e solo nell’ultimo mese recitando Daimoku per questo scopo dieci persone hanno conosciuto il Buddismo, due di queste stanno praticando, altre sei vogliono venire assolutamente a zadankai.
Nel mio lavoro da libero professionista durante la pandemia ho vissuto delle difficoltà enormi e inimmaginabili, con il pensiero di una famiglia e una figlia da sostenere. Ma grazie al Buddismo ho sperimentato con la mia vita cosa significa realmente l’espressione “crisi uguale opportunità”. Il punto cruciale è stato togliere il dubbio dal mio cuore. Con un forte Daimoku davanti al Gohonzon, l’offerta per kosen-rufu (diventata una occasione mensile), lo shakubuku e l’attività per gli altri, ho trasformato ogni ostacolo e ho chiuso il bilancio lavorativo per l’anno 2022 raggiungendo il mio obiettivo… ed era veramente un grande obiettivo! Nel 2023 con questo ritmo potrò vedere un incremento di un ulteriore 40%.
Sono felice di poter offrire questa prova concreta ai giovani perché questo è davvero un periodo difficile e noi giovani Soka possiamo fare la differenza e mostrare la strada della felicità e della realizzazione. Anzi, questa è la nostra missione!
Mantenere sempre le promesse. Questo è l’obiettivo che mi sono messo come padre e nell’attività. Mi commuovo ogni volta che vedo la mia bimba fare Daimoku di fronte al Gohonzon pensando che questo è il frutto del sorriso luminoso di sua madre e della seria determinazione di suo padre.
Determino di essere un faro nella società, di trovare la nostra casa per kosen-rufu.
Determino, insieme a tutti i compagni di fede di realizzare l’obiettivo che nella nostra regione un giovane riceva il Gohonzon in ogni gruppo, di aprire un Centro culturale in Umbria ed essere testimoni di una crescita senza precedenti.
Ringrazio tutti voi, ringrazio Ikeda Sensei.
