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Mai più sprezzante - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 08:12

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Mai più sprezzante

Scardinare un circolo vizioso fatto di mancanza di rispetto e di stima. È proprio il Gosho che giunge in aiuto, con una storia che traccia la mappa di un cambiamento. Da ora in poi

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Scardinare un circolo vizioso fatto di mancanza di rispetto e di stima. È proprio il Gosho che giunge in aiuto, con una storia che traccia la mappa di un cambiamento. Da ora in poi

«Io, Nichiren, sono simile al Bodhisattva Mai Sprezzante. […] benché il Bodhisattva Mai Sprezzante e io siamo a livelli differenti, eseguiamo la stessa azione. Perciò, se il Bodhisattva Mai Sprezzante è destinato a conseguire la Buddità, non c’è dubbio che anch’io otterrò il frutto della Buddità»

Rimproverare l’offesa alla legge e cancellare le colpe
RSND, 1, 392

Ho sempre avuto un’idea un po’ negativa del Bodhisattva Mai Sprezzante. Nel leggere i passi che descrivevano la sua pratica di riverire la natura di Budda in ogni essere vivente, soprattutto di chi lo maltrattava, mi chiedevo: perché si espone in questo modo? Invece io, di fronte a chi si comportava male con me, mettevo in pratica azioni estremamente lontane da quella di mostrare rispetto, sia verso me stessa che verso l’altra persona.
Ad esempio, durante i primi anni di pratica avevo una datrice di lavoro che non perdeva occasione di denigrarmi: io facevo Daimoku per risolvere, ma poiché mi sentivo vittima della situazione, continuavo a serbare nel cuore un sentimento di sconfitta.
Non riuscivo a cambiare atteggiamento nei confronti di coloro che mi mostravano disistima e preferivo ignorarli: alla loro Buddità non ci pensavo minimamente. Credevo che evitando la persona che mi creava il problema avrei eliminato la causa di sofferenza dalla mia vita. Ma leggendo queste parole di Nichiren ho individuato la chiave per scardinare il mio circolo vizioso: «Io, Nichiren, sono simile al Bodhisattva Mai Sprezzante. […] Benché il Bodhisattva Mai Sprezzante e io siamo a livelli differenti, eseguiamo la stessa azione. Perciò se il Bodhisattva Mai Sprezzante è destinato a conseguire la Buddità, non c’è dubbio che anch’io otterrò il frutto della Buddità».
Daisaku Ikeda spiega nella Saggezza del Sutra del Loto che un altro modo di tradurre Sadapaributha, il nome sanscrito di questo bodhisattva, è Sempre Disprezzato (cfr. Saggezza, 3, 70 e 3, 80 [4, 3 e 4, 10]). Nella pratica del rispetto, soprattutto verso chi lo maltrattava, Mai Sprezzante metteva in atto la sua rivoluzione umana, cioè poneva le cause per trasformare interiormente questo “destino” apparentemente immutabile. Inoltre non si poneva come vittima, ma era invece ben consapevole di quello che faceva e, pur riverendo tutti, non prestava il fianco ai maltrattamenti, anzi “schivava abilmente i colpi e, senza scoraggiarsi, continuava infaticabilmente la sua pratica” (Ibidem, 75), consentendo anche al suo “avversario” di cambiare il proprio karma (BS, 163, 29). E di fatto, come ci narra il Sutra del Loto, riuscì a ottenere la Buddità e incommensurabili benefici, come quello di non essere più disprezzato.
Personalmente mi sono resa conto che, quando mi relazionavo con qualcuno che mi mancava di rispetto, mi perdevo un passaggio: invece di cercare di attivare un cambiamento dentro di me, ricercavo piuttosto una risposta all’esterno, mi aspettavo una rivoluzione nell’ambiente. L’elemento ku nella parola kudoku il termine giapponese che indica beneficio significa estirpare il male, mentre doku significa stabilire il bene. Io, però, volevo ottenere direttamente il bene senza impegnarmi per vincere sul male (cfr. NR, 567, 13).
Ora, quando mi imbatto in una persona che non mi apprezza, la mia azione non è più quella di “cancellarla dalla mia vista”, ma di pormi io per prima in modo diverso: non mi sminuisco, lotto contro la sensazione di essere vittima, non retrocedo. Piuttosto, leggermente mi “scanso”, sforzandomi di fronte al Gohonzon di credere nella mia e nella sua Buddità.

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