Sulle Montagne Nevose vive un uccello chiamato Kankucho che la notte si lamenta, torturato dal freddo pungente, e decide che la mattina seguente si costruirà il nido. Ma quando si fa giorno, se ne dimentica e dorme riscaldato dai tiepidi raggi del sole del mattino. Così senza costruirsi il nido, continua a lamentarsi vanamente per tutta la vita. Lo stesso è vero per le persone. Quando cadono nell’inferno e soffocano tra le sue fiamme, desiderano rinascere come esseri umani e giurano di rinunciare a tutto per servire i tre tesori e ottenere l’Illuminazione nella prossima vita. Ma, nelle rare occasioni in cui capita loro di rinascere sotto forma umana, i venti della fama e della fortuna soffiano violenti e la lampada della pratica buddista si spegne facilmente.
(Lettera a Niike, SND, 4, 245-6)
È estremamente raro nascere come essere umano. Non solo sei dotato della vita umana, ma hai avuto la rara fortuna di incontrare il Buddismo. Inoltre dei molti insegnamenti del Budda, tu hai trovato il Daimoku del Sutra del Loto e ne sei diventato un devoto.
(Risposta a Jakunichi-bo, SND, 4, 35)