L’università delle nazioni unite

Nel 2012 l’Università Soka d’America si è posizionata al secondo posto per varietà etnica sulla base di un importante studio sulle università degli Stati Uniti. Qui alla SUA quasi la metà degli studenti non sono americani, ma provengono da tutti i continenti e rappresentano oltre quaranta nazioni. Questa diversità culturale la posso verificare ogni giorno. Per esempio, durante la lezione di letteratura latino-americana, abbiamo studiato il governo di Salvador Allende e il regime militare in Cile. Non riuscivo a capire alcuni aspetti legati alla caduta di Allende, ma ho potuto parlarne con la mia amica cilena Monserrat: è bastata una cena insieme per chiarirmi le idee. Spesso mi capita di studiare per il corso di cinese insieme a uno studente americano, un’amica messicana e un ragazzo di Tokyo. Ma anche al di fuori dall’ambito accademico non si può fare a meno di notare l’internazionalità degli studenti della SUA. Quando andiamo fuori a cena o al pub le persone che incontriamo spesso rimangono stupite quando sentono che il nostro gruppo è composto da studenti provenienti da così tanti continenti differenti. «Sembrate le Nazioni Unite!» ci viene detto spesso, scherzando. Quasi senza accorgercene, qui all’Università Soka ogni giorno interagiamo con persone di tutto il mondo. E forse è giusto che non ce ne accorgiamo: per me Akira non è solo giapponese, ma prima di tutto è un amico con il quale scherzo mentre facciamo i turni di protezione al Centro culturale di Santa Ana come soka-han; allo stesso modo Chris, un cattolico colombiano rifugiato negli Stati Uniti e un grande amico, o Corina che, prima di menzionarla come messicana, per me è una buonissima amica che, come me, si affanna nel memorizzare i caratteri cinesi. Uno dei motti della SUA è formare cittadini del mondo, e noi studenti spesso ci chiediamo cosa voglia dire. Forse questo processo non è complicato come può sembrare a prima vista. Probabilmente stiamo diventando cittadini del mondo continuando a creare nuove amicizie e legami senza curarci delle differenze di nazionalità, etnia o religione.