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L'unica via è migliorare se stessi - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:24

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    L’unica via è migliorare se stessi

    Nessuno ci regala la felicità. Bisogna costruirla giorno dopo giorno, istante per istante, con i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre azioni. Quel che facciamo in questo istante determina il risultato di domani. Perciò è fondamentale sforzarsi fino in fondo come insegna il maestro

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    Nessuno ci regala la felicità. Bisogna costruirla giorno dopo giorno, istante per istante, con i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre azioni. Quel che facciamo in questo istante determina il risultato di domani. Perciò è fondamentale sforzarsi fino in fondo come insegna il maestro

    Siamo giunti alla fase cruciale di questo “Anno di brillanti realizzazioni”, perciò è necessario sfidarsi fino in fondo e impegnarsi con tutte le forze per concretizzare ciò che abbiamo deciso.
    Alla base di queste “brillanti realizzazioni” c’è uno sforzo infinito per la costruzione, per portare avanti una pratica seria e corretta, proprio come insegna il Budda.
    Ora è il momento di fare una nuova partenza, senza lamentarci di ciò che non va o che non ci piace. Cerchiamo di utilizzare ogni cosa per migliorarci dialogando insieme agli altri per trovare la soluzione. Ogni giorno è un’occasione per ripartire, per creare la pace nel mondo e la felicità di tutti.
    La nostra prossima tappa è il 18 novembre, e tutti noi sappiamo quanto è importante. Cinque anni fa è stato completato il Kosen-rufu Daiseido e sensei ha iniziato a parlare della nuova era di kosen-rufu mondiale.
    Questa “nuova era” è una meta immensa, in cui vogliamo realizzare la “terra del Budda”, come afferma il Daishonin, cioè una società in cui tutte le persone siano felici, concretizzando nella vita quotidiana le cinque guide eterne della Soka Gakkai (cfr. NR, 575, 22).
    Nessuno ci regala la felicità. Bisogna costruirla giorno dopo giorno, istante per istante, con i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre azioni. Quel che facciamo in questo istante determina il risultato di domani. Perciò è fondamentale sforzarsi fino in fondo come insegna il maestro. I problemi personali sono tanti, e ci sono da affrontare anche quelli globali, come l’ambiente, la questione degli immigrati, i disastri naturali…
    C’è tanto da fare, e l’unica via è migliorare noi stessi. Ognuno deve fare la propria rivoluzione umana – non quella degli altri – e trasformare ogni cosa basandosi su una forte preghiera davanti al Gohonzon. La vera sfida è sconfiggere l’oscurità innata dentro la nostra vita. Spesso non è facile riconoscerla, ma quando riusciamo a farlo abbiamo già vinto. Il Daishonin scrive: «Poiché non c’è cosa più preziosa della vita, se la si dedica a praticare il Buddismo si consegue sicuramente la Buddità» (RSND, 1, 266).
    Ora, in questa nuova partenza è fondamentale decidere: in quale direzione vogliamo andare? Verso la felicità di tutti. Per questo è necessario il maestro. Ognuno deve approfondire la non dualità di maestro e discepolo e l’unità di itai doshin.
    Abbiamo tutti un ruolo diverso, ma siamo tutti Budda, perciò andiamo avanti insieme, in armonia, sempre lodando e incoraggiandoci a vicenda, tenendo al centro i due cardini fondamentali: il Gosho e il maestro.
    La relazione maestro discepolo determina tutto. Toda ha seguito Makiguchi, e Ikeda ha seguito Toda con la decisione assoluta di realizzare i suoi ideali.
    Tutti ci stiamo dando da fare, ma il punto è “come” fare. Bisogna seguire l’esempio del mae­stro e vincere il nostro egoismo, altrimenti si finisce per praticare ognuno a modo suo.
    Adesso ripartiamo con la determinazione di realizzare assolutamente lo scopo del 18 novembre mirando a 20.000 giovani. Cosa ci chiede sensei? Di espandere la rete dei Bodhisattva della Terra facendo crescere soprattutto i giovani, perché sono loro che porteranno avanti kosen-rufu. La nuova era sarà creata dalla forza e dalla passione dei giovani, come diceva Toda.
    Tutto il mondo si sta muovendo in questa direzione, quindi andiamo avanti uniti, in modo che tutti i membri possano praticare con gioia e abbiano benefici.
    Nel messaggio per il corso di studio europeo, sensei scrive: «La vostra felicità, la vostra crescita e anche la vostra vittoria si decidono in base al vostro ichinen. […] L’ichinen necessario per far emergere tutto questo sta nella preghiera basata sul voto di vivere dedicandosi alla propagazione della Legge mistica attraverso la non dualità di maestro e discepolo».
    Se cambia l’ichinen cambia la preghiera, e quindi anche le azioni. Continuando a recitare Daimoku con serietà, studiando il Gosho e incidendo nel cuore le guide di sensei, la nostra preghiera diventa una profonda decisione di trasformare il karma e realizzare la nostra missione per kosen-rufu (cfr. NR, 631, 23).

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    Poesie per il 24 agosto

    di Daisaku Ikeda

    Il 24 agosto, in occasione dell’anniversario del suo ingresso nella Soka Gakkai e giorno del Gruppo uomini, il maestro Ikeda ci ha dedicato i seguenti waka:

    Poiché nella Soka
    nessun cuore indietreggia
    si può realizzare
    la promessa delle propagazione
    in tutta Jambudvipa.

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    Che felicità
    vedere i buoni discepoli
    che vincono sulle avversità!
    I benefici del Budda
    che derivano dalla non dualità di maestro e discepolo
    proseguiranno per l’eternità.

    (Seikyo Shimbun, 24 agosto 2018)

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