3 luglio Giorno di maestro e discepolo
11 e 19 luglio 1951 Fondazione del Gruppo giovani uomini e del Gruppo giovani donne
16 luglio 1260 Nichiren Daishonin presenta Adottare l’isegnamento corretto per la pace nel paese
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11e19 luglio
1951: Fondazione dei Gruppi giovani uomini e giovani donne
Poco dopo la nomina di Josei Toda a terzo presidente della Soka Gakkai, avvenuta il 3 maggio 1951, nel mese di luglio furono fondati i Gruppi giovani uomini e giovani donne.
L’11 luglio 1951 si riunirono più di centottanta giovani. In quell’occasione, sotto una pioggia battente, venne fondato il Gruppo giovani uomini. Daisaku Ikeda aveva ventitré anni.
Il maestro Toda disse: «Kosen-rufu è la missione che io devo assolutamente compiere. Desidero che voi tutti siate consapevoli della nobile missione che attende ciascuno di voi» (RU, 5, 79).
Il 19 luglio 1951 si tenne anche la riunione inaugurale del Gruppo giovani donne. Toda salutò così il neonato gruppo: «Ogni membro del Gruppo giovani donne dovrà essere felice!». […] Ma per riuscire a realizzare ciò sarà necessario che vi sforziate di coltivare una fede forte e pura, che duri per tutta la vostra vita» (Ibidem, 81).
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16 luglio
1260: Nichiren Daishonin scrive Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese
Il 16 luglio 1260 Nichiren Daishonin presentò il trattato Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese a Hojo Tokiyori, la massima autorità politica dell’epoca.
Negli anni precedenti avevano cominciato a verificarsi una serie di calamità che stavano causando enormi sofferenze nella popolazione. L’ordine sociale era compromesso e conflitti e dispute si avvicendavano.
Nel trattato il Daishonin scrive: «Se vi preoccupate anche solo un po’ della vostra sicurezza personale, dovreste prima di tutto pregare per l’ordine e la tranquillità in tutti e quattro i quadranti del paese» (RSND, 1, 25).
Si tratta di un passo celebre che rivela la sua attualità anche a distanza di 760 anni.
Daisaku Ikeda sottolinea che: «Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese prende la forma di un “dialogo buddista” che porta alla convinzione e alla comprensione reciproca.
Il Buddismo del Daishonin è indubbiamente una grande religione basata sul dialogo. […]
Il dialogo nato dalla compassione e dal coraggio di un individuo è l’arma più potente, capace di commuovere le persone e di trasformare un’epoca» (Maestro e discepolo, Esperia, 188).