Mentre il mondo è alle prese con le difficoltà legate alla pandemia da Coronavirus, il maestro Ikeda continua a inviare messaggi di incoraggiamento alle persone che stanno affrontando questa crisi senza precedenti. In questo saggio emerge lo spirito invincibile del popolo britannico che nel corso della sua lunga storia ha superato innumerevoli difficoltà
[Daisaku Ikeda si recò nel Regno Unito nel maggio del 1972 e nuovamente nel 1973, su invito di Arnold Toynbee, per realizzare una serie di incontri di dialogo nella sua abitazione di Londra]
Attendo fiducioso di vedere
i verdi alberi
mai sconfitti dalle tempeste
levarsi alti
nel cielo.
Londra si trova a una latitudine di cinquantuno gradi nord. Il sole tramonta presto d’inverno – verso le quattro del pomeriggio nel giorno più corto – e la primavera non si manifesta in tutto il suo splendore fino a maggio.
Dopo un cupo, rigido inverno, la luce del sole primaverile è quasi abbagliante. La nuova vegetazione luccica e tutta la natura torna a vivere. Sicuramente la primavera a Londra è una delle più belle stagioni al mondo.
«Venti di marzo e piogge d’aprile, fiori di maggio fanno sbocciare» recita una “filastrocca di Mamma Oca” [famosa raccolta di filastrocche per bambini, n.d.t.].
In Gran Bretagna uno dei “fiori di maggio” più amati è il biancospino, considerato un simbolo di speranza e, proprio come questo fiore, tanti dei miei amici inglesi sono dotati di un invincibile ottimismo: affrontano le difficoltà con atteggiamento positivo e trasformano anche le peggiori avversità in una fonte di nutrimento spirituale. Attendono e creano il tempo in cui far sbocciare profumati fiori di speranza.
Rispondere alle sfide
Forza, partiamo
insieme
in questo mondo,
avanti per un glorioso viaggio.
In molti suoi scritti, e in particolare nella sua opera più importante, A Study of History, Toynbee sviluppa una visione unica della storia delle civiltà. Era un aperto sostenitore della pace e dell’umanesimo e per questo subì varie vessazioni. Fu colpito anche dalla tragica perdita del suo amato figlio.
Tuttavia, convinto che dal punto di vista storico l’umanità avanzi proprio rispondendo alle sfide che si trova di fronte, e conducendo la sua vita in base a questa convinzione, Toynbee era deciso a imparare sempre dalla sofferenza e dalle difficoltà.
Veronica Toynbee, dal canto suo, sostenne sempre con lo stesso spirito vigoroso il marito, il quale espresse la sua gratitudine in una poesia a lei dedicata: «Per chi ha una compagna così cara, l’esilio non è esilio: ovunque abiti il suo amore, lì è la sua patria».
Coloro che cercano di aprire nuove strade dovrebbero sempre aspettarsi grandi difficoltà. Ma, quando si superano le prove della vita insieme, incoraggiandosi a vicenda, l’amore e la fiducia tra familiari vengono approfonditi, rafforzati e nobilitati. È così che sboccia la gioia di vivere.
Varie persone hanno avuto un ruolo fondamentale nell’assicurare il successo del mio dialogo con Toynbee. Alla fine di ogni giornata ascoltavano le registrazioni, le trascrivevano e le preparavano perché potessimo rivederle. Senza i loro laboriosi sforzi dietro le quinte non sarebbe stato possibile pubblicare i nostri dialoghi in forma di libro.
C’erano diverse giovani donne che trascrivevano a macchina le nostre conversazioni: una di loro era direttrice di scena in un famoso teatro e ogni giorno doveva correre al lavoro. Ma era felice di impiegare tutte le sue energie per sostenere il nostro dialogo e considerava quei momenti come l’esperienza più preziosa della sua gioventù. In seguito è stata una delle prime donne a dirigere una compagnia teatrale in un periodo in cui il mondo del teatro era ancora in gran parte gestito da uomini.
Un famoso passo del Re Lear di Shakespeare recita: «E d’ora innanzi voglio sopportare la mia miseria finché non sia essa a gridar: “Basta, basta!”; e poi morire».
Come madre single, quella giovane donna si adoperò con tutta se stessa per far crescere bene suo figlio mentre lavorava e contribuiva alla sua comunità. Ogni giorno era una dura lotta, segnata da problemi economici e altre difficoltà. Tuttavia, i suoi motti erano “Non dar mai la colpa agli altri per le tue difficoltà”, “Cerca di non lamentarti” e “Abbi fiducia in te stessa”, e così tutte quelle vicissitudini si trasformarono in occasioni per la sua rivoluzione umana. Alla fine divenne preside di facoltà in una prestigiosa scuola di musica e teatro, dove nel corso degli anni ha formato tantissimi giovani.
Mia moglie Kaneko e io siamo veramente felici della grande vittoria di questa donna meravigliosa che si è impegnata così tanto dietro le quinte, e nutriamo per lei una gratitudine e un’ammirazione sconfinate.
Mary Wollstonecraft (1759-1797), scrittrice inglese paladina dei diritti delle donne, scrisse che «bisogna permettere alle donne di rivolgersi alla fonte della luce».
Nelle vicende della vita e della società contemporanea lo spirito solare delle donne può trasformare l’oscurità in luce, la sofferenza in gioia, il dolore in speranza e le divisioni in armonia.
Da oggi in poi
Nel corso della storia i londinesi hanno superato tante difficoltà, fra cui la minaccia dell’invasione straniera e il grande incendio di Londra, mantenendo sempre vivo il loro senso di indipendenza e abbracciando saldamente i princìpi del rispetto dei diritti umani e della dignità della vita.
Durante la Seconda guerra mondiale non si diedero per vinti nemmeno sotto gli intensi bombardamenti aerei delle forze naziste.
Rimasero invincibili di fronte a qualsiasi avversità, andando sempre avanti, proprio come le acque generose e calme del Tamigi che continuano a scorrere.
Il Centro culturale della SGI-UK a Taplow Court, dove ho incontrato tante persone meravigliose, una volta era la residenza di William Henry Grenfell, Lord Desborough (1855-1945), un grande atleta che si impegnò molto per il successo delle Olimpiadi, quando si tennero per la prima volta a Londra nel 1908.
Molti grandi personaggi del mondo della cultura hanno onorato le sale di Taplow Court con la loro presenza.
Uno di loro, fu Oscar Wilde (1854-1900), che scrisse: «Tutto ciò che so è che la vita non si può capire senza molta benevolenza, non si può vivere senza molta benevolenza».
Qui “benevolenza” è sinonimo di compassione.
Quando ci impegniamo ogni giorno per il bene degli altri e della prossima generazione, compiendo sforzi sinceri, un passo dopo l’altro, ognuno nella maniera che gli è propria, possiamo vivere esistenze splendenti, libere da ogni rimpianto.
Per questo è così importante fare del nostro meglio adesso, vivere appieno oggi, traboccanti di compassione e coraggio!
“Non lasciarsi mai sconfiggere!”.
Ti esorta la voce dei cieli
lungo il tuo viaggio.
(Seikyo Shimbun, 27 aprile 2020)