«Coloro che invece fanno offerte a questo devoto e lo sostengono riceveranno lo stesso beneficio che riceverebbero facendo offerte al Sutra del Loto. […] Colui che offrì un piatto di miglio a un pratyekabuddha divenne il Tathagata Fulgida Luce, e colui che offrì una torta di fango al Budda divenne il sovrano di Jambudvipa [del mondo intero]. Anche se una persona compie azioni meritorie, se queste sono indirizzate verso ciò che non è vero, porteranno soltanto un grande male, non un bene. D’altro canto, per quanto una persona possa essere ignorante e le sue offerte misere, se sono indirizzate a chi sostiene la verità, allora il suo merito sarà grande. Quanto è più vero questo nel caso di persone che in tutta sincerità fanno offerte al corretto insegnamento!» (Il corpo e la mente delle persone comuni, RSND, 1, 1006).
Nel Buddismo la pratica dell’offerta è sempre stato un aspetto importante. Le nostre offerte assumono varie forme: molti membri “offrono” le loro case come luogo per le riunioni, altri contribuiscono offrendo il loro tempo e la loro energia. Anche pagare la quota per partecipare a un corso oppure usare il proprio denaro per gli spostamenti per le attività buddiste sono una forma di contributo economico. I membri della SGI hanno anche l’opportunità di fare offerte in denaro per kosen-rufu.
Tradizionalmente molte scuole religiose enfatizzano una separazione tra l’aspetto spirituale e quello materiale, e ciò trasmette alle persone un senso di imbarazzo quando si tratta di armonizzare l’aspetto “spirituale” della fede con quello “materiale” del denaro – come se il denaro e l’aspetto materiale della vita fossero in qualche modo impuri o spiritualmente indegni. A causa dell’imbarazzo che provano rispetto alla relazione tra la dimensione spirituale e quella materiale, molte persone sono confuse sulle questioni economiche, e oscillano tra l’essere troppo attaccati o troppo distaccati da esse.
Dal punto di vista del Buddismo e della non dualità tra l’aspetto spirituale e quello fisico della vita, le questioni finanziarie sono importanti e devono essere affrontate con l’atteggiamento corretto, sia dal punto di vista spirituale che materiale. La sofferenza legata ai problemi economici o a una cattiva gestione del denaro derivano dalla mancanza di un atteggiamento corretto e di rispetto nei confronti delle questioni economiche.
Qual è dunque l’atteggiamento corretto?
Dal punto di vista del Buddismo la risposta sta nel fare offerte al Budda, ovvero l’azione di dare e ricevere in una prospettiva più ampia.
Ovviamente un punto importante è che il Budda e gli ordini buddisti tradizionalmente sono sempre stati sostenuti dalle offerte dei credenti. Senza questo sostegno finanziario, i praticanti buddisti non avrebbero potuto mantenere la loro pratica quotidiana e perseguire l’obiettivo dell’Illuminazione.
Nichiren Daishonin, in particolare durante l’esilio sull’isola di Sado, era totalmente dipendente dalle offerte dei suoi discepoli.
Allo stesso modo, l’offerta per kosen-rufu oggi sostiene tutte le attività della SGI. Le offerte sincere dei membri consentono al movimento di kosen-rufu di continuare a esistere e a crescere.
Fare offerte al Budda e al movimento buddista è diverso dal fare donazioni di beneficenza come vengono intese nella società odierna.
Come afferma la citazione del Gosho all’inizio di questo articolo:
«Coloro che invece fanno offerte a questo devoto e lo sostengono riceveranno lo stesso beneficio che riceverebbero facendo offerte al Sutra del Loto. […]
Colui che offrì una torta di fango al Budda divenne il sovrano di Jambudvipa».
Facendo offerte al Budda o agli ordini buddisti, nel nostro caso la SGI – l’organizzazione che mette in pratica correttamente gli insegnamenti del Budda all’interno della società – possiamo ottenere grandi benefici.
Facendo offerte per kosen-rufu otteniamo benefici perché questa azione ci consente di superare l’attaccamento ai tre veleni della vita – avidità, collera e stupidità – ma in particolare il nostro attaccamento all’avidità.
Dal punto di vista del Buddismo, infatti, questi tre veleni sono le principali cause di infelicità e alimentano in noi un atteggiamento egoistico.
Un altro beneficio derivante dal fare offerte è metterci in grado di sviluppare un atteggiamento corretto nei confronti della vita, attraverso la ricerca di qualcosa di più grande della nostra visione egocentrica. Diventiamo capaci di espandere e sviluppare una visione profondamente umanistica, dando priorità alla felicità di tutti gli esseri viventi piuttosto che solo alla nostra.
Secondo una parabola buddista, il giovane Virtù Vittoriosa offrì una torta di fango al Budda. Anche se la sua offerta era solo una torta di fango, il suo atteggiamento sincero e il suo cuore puro furono la causa per rinascere come re Ashoka. Se anche noi nutriamo un sincero desiderio di donare al Budda contribuendo al movimento di kosen-rufu, che rappresenta lo scopo più elevato, possiamo sviluppare una visione corretta della vita.
Il punto cruciale è la sincerità della nostra preghiera e della nostra offerta.
Ognuno di noi, nel profondo della sua vita, ha il desiderio sincero di fare offerte al Budda. Generalmente, tuttavia, non abbiamo l’opportunità di farlo e, quando si presenta l’opportunità, ci lasciamo facilmente influenzare dalle forze negative. Di conseguenza trascurare di fare offerte sincere diventa un’abitudine e in questo modo, senza rendercene conto, continuiamo a sviluppare una visione sempre più egocentrica della vita.
Nichiren Daishonin spiega in questi termini il significato delle offerte nel Buddismo:
«Potresti pensare di aver fatto offerte alla torre preziosa del Tathagata Molti Tesori, ma non è così. Le hai offerte a te stesso. Tu stesso sei un Tathagata da sempre illuminato e dotato dei tre corpi. Dovresti recitare Nam-myoho-renge-kyo con questa convinzione» (La torre preziosa, RSND, 1, 264).
Nel Buddismo di Nichiren fare offerte non è qualcosa che si fa solo per il bene degli altri: quando sosteniamo il Budda sosteniamo anche noi stessi. Il punto più importante è il cambiamento profondo del proprio cuore, che ci porta a sviluppare il desiderio sincero di offrire. Questo alla fine ci porta a superare le nostre tendenze negative, ci fa avanzare nella nostra rivoluzione umana e ci fa creare buona fortuna nella nostra vita.
Come afferma Nichiren Daishonin a conclusione del Gosho citato:
«Oltre tutto, oggi viviamo in tempi difficili, nei quali la gente comune può fare ben poco. Eppure, nonostante tu sia così occupato, nella tua autentica sincerità mi hai inviato, qui sulle montagne, germogli di bambù della varietà moso come offerte al Sutra del Loto. Sicuramente stai gettando dei buoni semi in un campo di fortuna e, quando ci penso, le lacrime sgorgano senza posa dai miei occhi» (Il corpo e la mente delle persone comuni, RSND, 1, 1007).
