Deprecated: Function strftime() is deprecated in /var/www/vhosts/ilnuovorinascimento.org/wp-dev.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/themes/nuovo-rinascimento/functions.php on line 220
Lo spirito del fondatore - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:31

286

Stampa

Lo spirito del fondatore

Il motivo ispiratore di una università, così come di ogni impresa umana, è ciò che ne determina il percorso. Conoscere, approfondire e coltivare questo “spirito originario” è il compito di chi, studente o successore, prosegue l’opera di un fondatore

Dimensione del testo AA

Il motivo ispiratore di una università, così come di ogni impresa umana, è ciò che ne determina il percorso. Conoscere, approfondire e coltivare questo “spirito originario” è il compito di chi, studente o successore, prosegue l’opera di un fondatore

«Un discepolo è più di un figlio» diceva il Mahatma Gandhi. Per me voi futuri laureati siete più importanti dei miei figli. Vorrei che foste felici e vittoriosi e sono pronto a qualsiasi sacrificio per questo. L’ho sempre pensato e lo penserò sempre. Voi siete il futuro e per questo siete di importanza fondamentale, per l’università, per la nazione e per l’umanità. Gli studenti sono un inestimabile tesoro. Per questo le università dovrebbero sempre tenerli in gran conto e proteggerli. Anche gli educatori dovrebbero nutrire per loro un profondo rispetto e insegnare con umiltà. Vorrei che il principio ispiratore della Soka University consistesse sempre nel mettere al primo posto gli studenti.
Gandhi diceva anche: «Nessuna impresa di chiunque, per quanto grande egli sia, prospererà veramente se questa persona manca di una base religiosa». Le iniziative prive di una solida base religiosa o filosofica all’inizio possono sembrare floride ma poi non dureranno.
La gioventù è un tempo in cui le sofferenze si susseguono: ansia sulla strada da intraprendere nella vita, disagio a causa delle difficoltà economiche, angoscia che deriva dalle relazioni umane, dolore per la malattia di qualche membro della famiglia e così via. Senza problemi o sfide che senso ci sarebbe a vivere, unicamente per assumere i pasti, giorno dopo giorno? Thomas Mann, scrittore tedesco scriveva: «E se nemmeno un giorno della settimana, se neanche un’ora è libera dalla sofferenza, che fare? Usarla per illuminarsi, considerare insignificanti i fardelli e i risultati, le richieste, i dolori e le fatiche -– è questo che rende grandi!».
È grazie ai problemi che ci sfidiamo e cresciamo. È grazie alle sofferenze che possiamo diventare persone grandi. Spero che supererete ogni problema utilizzandolo come trampolino per costruire un io più forte.

Combatterli o no
questo è il problema.
Nella folla di spettatori silenziosi
Io non sono uno di quelli.
Nella torre d’avorio della stampa silenziosa
Io non sono uno di quelli.
Io mi batto contro l’ingiustizia
le atrocità
l’oppressione.
Perché non v’è battaglia più nobile
e più eroica di questa.

È una poesia di A. Padmanaban che è qui con noi oggi.
Ci dice che una persona di vera intelligenza non si comporterà da spettatore codardo, non rimarrà in silenzio davanti all’ingiustizia. A che serve l’educazione se non si dichiara la propria indignazione quando i diritti umani e la santità della vita vengono violati?
La personalità e la maniera di vivere di una persona sono fondamentali. È questo che l’educazione deve coltivare.
Gandhi scrisse anche: «Per ottenere giustizia bisogna battersi contro le autorità e le persone che non lo fanno non sono altro che schiave». La vera giustizia consiste nel combattere per la felicità di tutte le persone e per la pace nel mondo. Questa è la missione di tutti i laureati Soka.
Il pedagogista Randolph Bourne scrisse: «La cosa migliore che la gioventù può sperare […] è di mantenere viva la fiamma della fantasia e dell’ardimento». Il coraggio è importante. Senza coraggio non possiamo difendere ciò che è giusto. Per promuovere la causa della giustizia occorre coraggio, come per affrontare le difficoltà e le sofferenze.
L’essenza dell’educazione consiste nel crescere persone che abbiano il coraggio di insorgere per la giustizia. Mi è stata appena regalata la statua dell’antico poeta Tamil Thiruvalluvar (30 d.C.). Era un grande saggio indiano che ci ha lasciato molti proverbi utili per questi tempi caotici. «Il sapere è la vera imperitura ricchezza» e «La saggezza è l’arma per impedire la distruzione; è una fortezza interiore che i nemici non possono distruggere».
Da ora in avanti saggezza e capacità saranno sempre più richieste e una persona che continua ad apprendere avrà successo. Chi prende coraggiosamente l’iniziativa utilizzando pienamente il potere della saggezza otterrà la vittoria.
Thiruvalluvar diceva che «l’invidia di un peccatore distruggerà la ricchezza di una persona in questo mondo e lo trascinerà nell’inferno, nell’abisso delle fiamme, nel prossimo». Spero che nessuno di voi si farà sconfiggere da persone meschine e gelose.
Inoltre Thiruvalluvar ammoniva: «La prosperità di chi non si guarda a tempo debito dagli errori, svanirà come paglia davanti al fuoco» e «È impossibile per chiunque vincere con gli intrighi qualcuno che è abile nel parlare, e che non è scorretto né timido». Affinate le vostre capacità utilizzando con coraggio il potere della parola nella battaglia contro il male.
La Bharathidasan University deriva il proprio nome da un maestro e un discepolo che combatterono insieme senza sosta per la felicità della gente.
[Bharathidasan (1891-1964) fu un poeta rivoluzionario al tempo della lotta per l’indipendenza indiana. Assunse questo nome che letteralmente significa “discepolo di Bharati” in segno di affetto e rispetto per il suo maestro Subramania Bharathi (1882-1921), padre della moderna poesia Tamil.
E, ispirandosi all’opera di questi due grandi poeti, il suo motto è «Creeremo un nuovo mondo coraggioso». Un’università che si mantiene esplicitamente fedele agli ideali dei suoi fondatori non subirà mai battute d’arresto.
La prima università che mi conferì un dottorato onorario fu quella di Mosca. Nei suoi duecentocinquanta anni di storia la sua più grande fonte di orgoglio è la persona del fondatore Michail V. Lomonosov (1711-65) che subì persecuzioni per aprire nuove opportunità educative alla gioventù. Grazie al suo ardente desiderio l’Università di Mosca è diventata una delle più importanti istituzioni accademiche di studi superiori. Victor A. Sadovnichy, matematico ed ex rettore, col quale abbiamo pubblicato un dialogo affermava che il legame fra il fondatore di una scuola e gli studenti si approfondisce con il passare del tempo. Mi viene in mente anche ciò che lo storico britannico Arnold Toynbee, citava in cima alla sua lista di tesori della vita: il legame spirituale con il fondatore della sua alma mater, vecchia di cinquecento anni. Nel mondo dell’educazione il legame con il fondatore e con lo spirito con cui un’università fu fondata sono i pilastri di un istituto. Se vanno persi l’università diverrà priva di carattere, non sarà che una folla indisciplinata. È l’opinione di famosi intellettuali del ventesimo secolo.
Chiunque divenga parte di una università, che sia un membro della facoltà o uno studente, dovrebbe rispettare sinceramente lo spirito originario con cui è stata fondata. Dissacrare quei principi significa distruggere le basi dell’educazione e anche le proprie.
Anche l’Università del Delaware, dalla quale ho ricevuto un altro dottorato, nutre un profondo rispetto per il suo fondatore e ne porta avanti lo scopo originale sforzandosi di realizzare una riforma degli educatori in cui gli insegnanti per primi educhino se stessi in modo da servire meglio i propri studenti. Anche Tsunesaburo Makiguchi e Josei Toda, primo e secondo presidente della Soka Gakkai ed entrambi insegnanti attribuivano una grande importanza alla riforma degli educatori.
Diversi anni fa tenni un discorso all’Università di Bologna, la più antica università europea. È una realtà storica che questa bella istituzione perseguisse l’ideale di collocare gli studenti al primo posto. La parola “università” deriva dal latino “universitas”, che in origine denotava un’associazione studentesca. In ultima analisi i veri protagonisti di una università sono gli studenti che posseggono un ardente desiderio di imparare.
Nei tempi antichi, gli studenti sorvegliavano severamente il comportamento del personale della facoltà, correggendone severamente qualsiasi trasgressione. Gli educatori di buon senso erano felici di prestare ascolto ai sinceri appelli degli studenti per la verità e la giustizia, e consideravano un onore essere subordinati ai propri studenti.
Il primo ministro indiano Jawaharlal Nehru (1889-1964) esortava a combattere il male nelle sacre stanze del sapere. È questa, vorrei nuovamente ribadire, la missione eterna di una università.
A questo proposito la Bharathidasan University, sotto la guida del suo vice rettore Mariappan, esperto di fama mondiale nei sistemi di igiene ambientale, ha messo in pratica la filosofia di re Ashoka della nonviolenza e della coesistenza pacifica affrontando con decisione vari problemi globali. E alla Soka University siamo decisi a collaborare strettamente con loro su questi temi.

©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata