Il tempo è arrivato, i giovani ci sono, stanno emergendo pieni di entusiasmo, con il desiderio di dedicarsi al bene della società. La loro forza, la loro passione sono indispensabili per creare una nuova epoca. Niente è più importante dei giovani. Il punto fondamentale è come riusciamo a sostenerli: ciò significa credere in loro al cento per cento, dare loro completa fiducia
Il 18 novembre ricorre l’anniversario della fondazione della Soka Gakkai; non si tratta di una celebrazione, ciò che conta è il senso che noi diamo a questa data, come occasione per la spinta finale prima che inizi il 2016, “Anno dell’espansione nella nuova era di kosen-rufu nel mondo”.
Tsunesaburo Makiguchi, il fondatore della Soka Gakkai, cercava un metodo educativo per tirare fuori tutte le capacità dell’essere umano, per dare a ognuno la possibilità di far fiorire la sua vita, e finalmente trovò nel Buddismo del Daishonin il mezzo concreto per realizzare i suoi ideali. Per lui fu una grandissima gioia.
Non sempre noi proviamo questo senso di gioia per aver incontrato il Buddismo, eppure solo così siamo in grado di tirar fuori le capacità per utilizzare al meglio la pratica buddista. Con questa convinzione anche il desiderio di diffondere il Buddismo diventa naturale: «Che bello, guarda che funziona… prova anche tu!». Mentre se non c’è convinzione è come se mancasse il motore, tendiamo a lamentarci e non riusciamo a cambiare le cose.
Il Daishonin nel Gosho parla di una tartaruga con un occhio solo che cerca un tronco di sandalo galleggiante con una cavità della misura del suo ventre. Può risalire alla superficie solo una volta ogni mille anni e non ha neppure le pinne per nuotare, ma il desiderio di liberarsi dalla sofferenza è così forte che riesce a trovare il tronco nell’oceano. Questa analogia descrive la difficoltà di incontrare il Daimoku del Sutra del Loto (cfr. RSND, 1, 851). Se si considera quanto è raro incontrare questa pratica, emerge la gratitudine e si prova una gioia profonda.
Quando recitiamo Daimoku il nostro ichinen, la nostra determinazione, sono importantissimi. Dove miriamo, in quale direzione? Se la nostra intenzione è positiva ed è rivolta alla felicità di tutti, il risultato è enorme.
Questa pratica è per tutte le persone, non solo per se stessi. Pregando con lo stesso desiderio del Daishonin, in ogni momento si manifesta la forza del Budda nella nostra vita. Dovremmo sempre apprezzare, amare, essere gentili con tutti, non disprezzare nessuno. Invece spesso facciamo il contrario, perché è difficile provare compassione. Ma proprio questo sforzo costante di superare l’indifferenza presente nella nostra vita e sviluppare la stessa compassione del Budda è ciò che ci consente di fare la nostra rivoluzione umana. «Come posso far sì che tutte le persone diventino felici? Come posso far entrare più persone possibili nella via dell’Illuminazione?»: questo pensiero già di per sé ha un effetto positivo, ci aiuta a superare il nostro egoismo e ad aprirci agli altri. Le nostre capacità personali sono limitate, ma basandoci sul Daimoku, pensando continuamente alla felicità di ogni persona, possiamo creare un grande cambiamento.
Ormai siamo entrati in una nuova era di kosen-rufu. Il tempo è arrivato, i giovani ci sono, stanno emergendo pieni di entusiasmo, con il desiderio di dedicarsi al bene della società. La loro forza, la loro passione sono indispensabili per creare una nuova epoca. Niente è più importante dei giovani. Il punto fondamentale è come riusciamo a sostenerli: ciò significa credere in loro al cento per cento, dare loro completa fiducia. È l’unica via adesso. Cerchiamo perciò di incidere nel cuore le parole di sensei: «Ho completa fiducia nei miei giovani discepoli. So che si impegneranno per kosen-rufu. Affido a voi il futuro!» (Il mondo vi attende, IBISG, pag. 145). E ancora: «Il vostro potenziale è illimitato. È per voi che io ho continuato ad aprire nuovi sentieri. Affido a voi il compito di realizzare kosen-rufu nei vostri paesi e in tutto il globo. La nuova era di kosen-rufu nel mondo vedrà voi, successori del nostro movimento della SGI, diventare individui che possono dare speranza e coraggio alla gente di tutto il mondo, pienamente consapevoli della vostra missione di Bodhisattva della Terra» (Ibidem, pag. 141).