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Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:52

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    Per Cristina, Senzatomica segna una svolta: comprende di essere lei la prima a doversi disarmare. Questa nuova consapevolezza influenzerà ogni aspetto della sua vita

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    Per Cristina, Senzatomica segna una svolta: comprende di essere lei la prima a doversi disarmare. Questa nuova consapevolezza influenzerà ogni aspetto della sua vita

    Quando ho iniziato a praticare, dodici anni fa, ero una studentessa e, negli anni, ho realizzato grandi esperienze, come ad esempio capire cosa volevo fare “da grande”: laurearmi e avere un contratto a tempo indeterminato. La svolta è arrivata con l’attività di ufficio stampa per Senzatomica a Bologna: faccio la giornalista e per me è stata l’occasione per dichiarare a tutti i colleghi che sono una discepola del presidente Ikeda, una scelta accompagnata dal desiderio di proteggere costantemente la Soka Gakkai, una specie di super attività di protezione.
    L’attività per la mostra mi ha permesso di vedere che avevo io per prima bisogno di disarmarmi e curare ogni dettaglio della mia vita. Quando ho ricevuto il Gohonzon avevo da poco perso mio padre e gli anni successivi non sono stati semplici anche per questioni economiche. Non riuscivo a decidere se accettare un’eredità – che avrebbe potuto comportare una serie di grandi debiti – o rifiutare perché si trattava di oneri non miei. Per dieci anni non sono riuscita a decidere.
    All’inizio del 2013 avevo scritto una lunga lista di obiettivi da realizzare entro il 18 novembre di quell’anno, giorno dell’inaugurazione del Kosen-rufu Daiseido (Palazzo del grande voto di kosen-rufu) a Tokyo. Ad agosto ero andata in vacanza in Giappone e davanti al cantiere di questo maestoso edificio, ho pensato: «Io sarò felice».
    Tra gli obiettivi c’era quello di mettere le basi del mio matrimonio. Avevo una relazione da cinque anni con un ragazzo con il quale convivevo. Subito dopo il 18 novembre, ho accettato nuove sfide nell’attività, ma dal punto di vista sentimentale le cose andavano a rotoli. In quel periodo ho incontrato un’altra persona che mi sembrava di conoscere da sempre e mi faceva ridere. Davanti al Gohonzon ho deciso nuovamente che sarei stata felice. In un mese ho interrotto la relazione che avevo, ho trovato la casa che desideravo e mi ci sono trasferita, insieme ai miei due gatti. Prima vivevo una vita agiata, potevo permettermi vestiti e viaggi; poco dopo ero sommersa da problemi economici: arredamento da comprare, bollette e perfino una cartella di Equitalia. Ho sviluppato una forza che non credevo di avere, un coraggio di fronte alla paura della solitudine e della sofferenza che mi ha spinto a incoraggiare naturalmente tutte le giovani donne che incontravo. Una sera ho pianto perché non avevo lo scolapasta: non avevo più niente di mio. Ma avevo una fede mai avuta prima. Sensei scrive: «Anche se i loro sforzi sinceri potevano passare inosservati, i Budda e bodhisattva dell’universo erano sempre al corrente di tutto: “Senza essere visti, i Budda e i bodhisattva li stanno osservando” (RSND, 1, 55)» (D. Ikeda, La nuova rivoluzione umana, vol. 24, cap. 2 “Protezione assoluta”, p.ta 9 su ilvolocontinuo.it). L’attività di protezione svolta come byakuren mi ha permesso di avere cura dei dettagli nell’attività buddista e nella mia vita. Mentre salivo le scale per andare al lavoro, un giorno ho pensato: «Ecco, sto iniziando un turno byakuren». E all’improvviso ho capito che avevo realizzato l’obiettivo. Sentirmi libera e indipendente: queste erano le basi del mio matrimonio.
    Anche sul lavoro mi sono state affidate nuove responsabilità in una città più grande. Pochi mesi fa ho accettato l’eredità di mio padre perché ho sentito che tutto ciò che sto vivendo è il mio karma, che ho scelto sia mio padre che la situazione in cui mi trovo, ma anche di incontrare il Gohonzon, la spada ingioiellata con cui vincere.
    Uno dei miei fratelli ha iniziato a praticare e, nella campagna portata avanti dai giovani nei primi tre mesi di quest’anno, lui e una mia collega, a cui ho fatto shakubuku, sono diventati membri della Soka Gakkai.
    Dal punto di vista sentimentale ho deciso di seguire solo il mio cuore. Ora ho una relazione con una persona incontrata quando ognuno di noi aveva da poco raggiunto i dieci anni di pratica. Insieme abbiamo scritto a sensei determinando di affrontare con allegria tutto quello che la vita ci metterà di fronte. Abbiamo scelto di essere noi gli artefici del nostro futuro, nonostante le difficoltà quotidiane. Aspettiamo un bambino e abbiamo il desiderio di costruire una famiglia felice, un voto da rinnovare ogni giorno. Tra poco passerò nella Divisione donne, porterò con me la splendida attività fatta nella Divisione giovani e sarà una nuova partenza. «La tua fede nel passato è stata ammirevole, ma ora devi rafforzarla più che mai. Solo così riceverai una protezione ancor maggiore da parte delle dieci fanciulle demoni» (La supremazia della Legge, RSND, 1, 546).

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