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L'Europa dell'Est guarda al 2015 - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:59

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L’Europa dell’Est guarda al 2015

Mancano poche settimane alla fine del 2014: aria di bilanci e di nuovi obiettivi. Direttamente dal Giappone il tema del 2015, e da Vienna gli anniversari del prossimo anno

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Mancano poche settimane alla fine del 2014: aria di bilanci e di nuovi obiettivi. Direttamente dal Giappone il tema del 2015, e da Vienna gli anniversari del prossimo anno

Vienna – Tre giorni di corso (26, 27 e 28 settembre) all’insegna della nuova campagna europea (True Friends – Actual Proof Together!) per gli ottanta responsabili provenienti da dodici paesi dell’Est Europa che si sono riuniti presso il Centro culturale austriaco. Un alternarsi di esperienze personali, di crescita delle varie organizzazioni e di incoraggiamenti, tra cui quello di Suzanne Pritchard, responsabile europea della Divisione donne, che ha ricordato come il Buddismo non sia la pratica della perfezione, bensì del miglioramento. Preludio di un nuovo anno denso di significato, (a gennaio si apre la terza fase del secondo periodo delle sette campane descritto dal presidente Ikeda, vedi NR, 508, 11), durante il corso sono stati ricordati inoltre i tre importanti anniversari del 2015: gli ottantacinque anni dalla fondazione della Soka Gakkai, i quaranta della Soka Gakkai Internazionale e il cinquantacinquesimo anniversario della nomina di Daisaku Ikeda a terzo presidente dell’organizzazione. Tutti rigorosamente da festeggiare con numerosi nuovi dialoghi d’amicizia.

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Il sito ufficiale della SGI in russo

In concomitanza con il quarantesimo anniversario del primo viaggio (datato 8 settembre 1974) a Mosca della delegazione ufficiale della Soka Gakkai giapponese guidata dal presidente Daisaku Ikeda, dal primo agosto 2014 è online una sezione (<Hpl:=www.sgi.org/ru) del sito ufficiale della SGI i cui articoli sono interamente scritti in lingua russa e in carattere cirillico. La SGI come organizzazione religiosa è ufficialmente iscritta nell’elenco delle organizzazioni non governative dell’ex Unione Sovietica dal giugno del 2011. Un’ufficializzazione in più quella del sito, quindi, in cui la maggior parte degli articoli è una traduzione di quelli che compaiono sul portale internazionale (<Hpl:=www.sgi.org) con particolare riguardo alle notizie che interessano i paesi dell’Europa dell’Est.
Monica Piccini

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Valori in comune tra diverse tradizioni religiose
A Torino e a Firenze, confronti fra rappresentanti di fedi differenti

Torino, 28 settembre – “Creazione di valore per un cambiamento globale” è questo il titolo del dibattito che la sede dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai ha ospitato, nell’ambito del programma di Torino Spiritualità, festival giunto alla sua decima edizione con un calendario che annovera oltre 150 appuntamenti e 160 relatori tra filosofi, teologi, storici, scrittori, scienziati e personalità della politica e dell’economia provenienti da tutto il mondo. «La particolarità di questo incontro è quella di offrire un momento di dialogo interreligioso tra otto esperienze di fede, in rappresentanza di tradizioni culturalmente e geograficamente molto diverse tra di loro, che si confrontano sul tema della crisi che l’umanità sta attraversando, non solo a livello economico e finanziario ma anche antropologico e filosofico» ha spiegato Pierluigi Zoccatelli, vice direttore del Centro Studi sulle Nuove Religioni (CESNUR) e moderatore del dibattito. Sono intervenuti Elena Seishin Viviani, monaca zen e insegnante presso Enku Dojo di Torino, don Ermis Segatti, docente presso la Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale, Sergio Griffa, referente per il Mormonismo presso il Comitato Interfedi della città di Torino, Svamini Suddhananda Giri dell’Unione Induista Italiana, Fatollah Sabet, esponente della Comunità Baha’i di Torino, padre Ambrogio Cassinasco, parroco della Chiesa Ortodossa San Massimo di Torino del Patriarcato di Mosca, Franco Malusardi, vice direttore della Soka Gakkai italiana, pastore Paolo Ribet della Chiesa Valdese di Torino. Nel corso del dibattito sono emersi i punti in comune tra le esperienze religiose: il legame tra micro e macrocosmo, il riconoscimento delle potenzialità insite nell’essere umano, la crisi come opportunità di trasformazione, il valore della relazione con l’altro come completamento della dimensione spirituale, l’importanza di un profondo e duraturo dialogo tra le religioni.
Cristina Bulgarelli

Firenze, 21 settembre – La Villa di Poggio Imperiale ha ospitato la trentatreesima Giornata Internazionale della Pace promossa dall’UNESCO. «Nelle nostre società, sempre più diverse, è essenziale garantire un’armoniosa interazione fra genti e gruppi con identità culturali pluralistiche, varie e dinamiche, così come la loro volontà di convivere insieme» (Dichiarazione Universale dell’UNESCO sulla diversità culturale). Ed è proprio sulla diversità che l’Istituto Buddista è stato invitato a condividere qualche riflessione attraverso la voce di Daniele Santi: «Ognuno di noi, attraverso il ruolo che svolge, partecipa alla società con le sue qualità uniche». Un altro modo per dire itai doshin, concetto caro ai buddisti e un altro modo per parlare di pace, in un momento storico in cui i venti di guerra e disprezzo per i diritti umani in diverse zone del mondo, rendono impellente rinnovare la volontà comune di costruire la pace. Al dialogo hanno partecipato George Blatinsky, arciprete della Chiesa Ortodossa Russa, l’Imam Elzir Izzedim, Joseph Levi, rabbino capo della Comunità Ebraica e don Raffaele Palmisano della Chiesa di Santa Maria a Ricorboli.
Barbara Amoroso

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Dall’Italia

6-7 settembre
Trentino Alto Adige-Südtirol: un fine settimana di attività tra Trento e Bolzano dei responsabili nazionali e locali giovani e adulti per approfondire insieme la missione dei Bodhisattva della Terra.

6-7 settembre
Cologno Monzese (MI)
: Senzatomica Compact, 1.180 visitatori di cui 471 studenti.

20-21 settembre
Calabria
: responsabili locali e nazionali delle quattro Divisioni per un’attività all’insegna dello spirito pioneristico per i giovani, e del rilancio degli obiettivi per gli adulti.

26-28 settembre
Castel Volturno (CE)
: i 492 partecipanti del corso della regione Campania hanno avuto l’occasione di approfondire il potere della preghiera per kosen-rufu.

Per segnalarci le vostre notizie scrivete a: nuovo.rinascimento@sgi-italia.org

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Primi passi in Slovacchia

«Quando a settembre dello scorso anno siamo arrivati in Slovacchia, siamo stati informati che gli unici membri in questa nazione erano stati solo di passaggio. Così, per sei mesi, abbiamo tenuto le riunioni di discussione e di studio anche se eravamo in due. Abbiamo recitato Daimoku affinché proprio qui emergessero Bodhisattva della Terra», raccontano Antonella Rapone e Roberto Piacenti (i primi due a sinistra nella foto). E si può dire che l’attività è partita in una camera d’albergo, dove hanno iniziato a recitare insieme a una famiglia italiana giunta in Slovacchia per motivi di lavoro. Le riunioni non si sono interrotte neanche quando la famiglia è partita nuovamente, i membri nel frattempo sono aumentati, e da febbraio ogni giovedì a Nitra recitano Daimoku e studiano i princìpi fondamentali. Adesso, insieme ad Antonella e Roberto, ci sono membri slovacchi, e per la prima volta al corso della Divisione giovani dell’Europa dell’Est c’erano anche loro rappresentanti!

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Sotto il cielo d’Irlanda

Dublino – A settembre ha avuto luogo il trentunesimo SGI Irish Summer Course. Più di duecento partecipanti, tra cui numerosi italiani ai quali è stata affidata l’organizzazione del corso e che hanno deciso di ringraziare gli amici irlandesi per la loro ospitalità e per il costante supporto, cantando Il cielo d’Irlanda di Fiorella Mannoia. Robert Samuels, vice responsabile della SGI Europa, ha incoraggiato i presenti a non smettere mai di sfidarsi e never give up (non mollare mai). La consegna di undici nuovi Gohonzon è stata la conclusione di tre giorni emozionanti. Determinante in tutto ciò sono stati l’unità e i legami cuore a cuore, nel rispetto di culture e tradizioni differenti, in un paese unico per accoglienza e amicizia come l’Irlanda.
Giulio Campellone

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India: idee dalla Proposta di pace 2014

Nuova Delhi – Ogni anno la Soka Gakkai indiana commemora lo storico discorso sull’abolizione delle armi nucleari tenuto l’8 settembre 1957 dal secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda. Quest’anno per l’occasione è stata organizzata una serie di incontri a cui hanno partecipato pensatori di spicco ed educatori per confrontarsi sulla strada per costruire la pace, prendendo spunto dai temi evidenziati da Daisaku Ikeda nella sua proposta di pace 2014 (Creazione di valore per un cambiamento globale, BS, 164). Tra i partecipanti Farida Abdullah Khan, membro della commissione nazionale indiana per i minori e docente di studi sull’educazione, che ha parlato dell’importanza di trasmettere già ai giovanissimi la drammaticità della guerra: la professoressa ha spiegato che i bambini hanno una capacità analitica che gli adulti non immaginano e quanto sia importante dare loro la possibilità di costruire un mondo migliore. Altri incontri di questo genere sono stati organizzati per approfondire ulteriori temi, come l’importanza della resilienza e di un’educazione a una cittadinanza globale, anche se lo spirito e il fine dell’iniziativa è stato sicuramente il rinnovo dell’appello per un trattato internazionale che abolisca le armi nucleari.

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