L’ago e il filo
La relazione tra maestro e discepolo può essere paragonata a quella tra l’ago e il filo. Nel cucire, l’ago guida il filo attraverso la stoffa, ma alla fine non è più necessario ed è il filo che resta per tener salde le cuciture. Io sono l’ago. Voi siete coloro che rimarranno sul palcoscenico di kosen-rufu dopo che io non ci sarò più (NRU, 9, 125).
Il nostro legame di maestro e discepolo è eterno
La grandezza di un maestro è determinata dai discepoli. Dipende dai discepoli, non dal maestro. Lo spirito di maestro e discepolo dimostrato dai tre presidenti fondatori della Soka Gakkai è in perfetto accordo con gli insegnamenti di Nichiren Daishonin. La relazione di maestro e discepolo non ha a che fare con la distanza fisica. Anche se sono lontani, i loro cuori possono comunicare in un istante. E le loro vite risuonano l’una con l’altra, trascendendo il tempo. Il tempo e lo spazio non saranno mai un ostacolo per il maestro e il discepolo. Nel magnifico legame di maestro e discepolo risplende la corona della vittoria in quanto esseri umani. Lo spirito della Soka Gakkai è racchiuso nel “voto della lotta condivisa di maestro e discepolo” che si sono alzati per stabilire pace, sicurezza e felicità indistruttibili per le persone del mondo intero. Noi dedichiamo la nostra vita al grande ed eterno voto di kosen-rufu. Anche il nostro legame di maestro e discepolo è eterno (NR, 772, 3).
«La mia nuova determinazione»
All’età di settant’anni, mentre portavo avanti il romanzo [La nuova rivoluzione umana] iniziai a sfidarmi nella nuova impresa di una serie di saggi (su La nuova rivoluzione umana). Nella prima puntata enunciai la mia prospettiva per il futuro di “completare le basi di kosen-rufu nel mondo” entro gli ottant’anni, e conclusi scrivendo: «Da qui in poi, in accordo con la Legge mistica e la natura immortale e senza tempo della vita, secondo quanto esposto dal Buddismo, sono determinato a guidare kosen-rufu per tutta l’eternità».
Ora che sto per compiere novant’anni, sento dentro di me un’emozione ancora più forte: «Insieme ai miei amati discepoli che si trovano misticamente nell’assemblea sul Picco dell’Aquila, desidero dare una definitiva prova concreta dell’”emergere dalla terra” che durerà per l’infinito futuro dell’Ultimo giorno della Legge». Questa è la mia determinazione per il nuovo anno (NR, 621, 9).
Conto su di voi!
Quando il maestro non può agire in prima persona, è compito dei discepoli alzarsi e farlo al posto suo. Non potete definirvi miei veri discepoli se non siete in grado di manifestare la vostra energia o risvegliare il vostro coraggio solo perché non potete incontrarmi di persona. Vi prego di creare una serie di progressi senza precedenti per kosen-rufu, cercando audacemente di superare il vostro maestro. È proprio in attesa di un momento come questo che vi ho guidato e incoraggiato, dando tutto me stesso per farvi crescere.
Ora è il momento di dichiarare orgogliosamente: “Lasci fare a noi! Osservi la nostra lotta!” e di andare a incoraggiare i membri e illuminare i loro cuori a mio nome. Questo è il vero spirito di maestro e discepolo. Ognuno di voi è Shin’ichi Yamamoto! Non mi sono preso cura di voi fino a questo momento solo per vedervi diventare dei giovani deboli o timorosi che non riescono a mostrare la loro vera forza in un momento cruciale.
Ora è il momento di assumervi la responsabilità della Soka Gakkai nelle vostre comunità.
Niente sarebbe più deludente se, in un momento così importante, cedeste a sentimenti di tristezza e non foste in grado di sforzarvi al massimo.
Questi sono i miei sentimenti, un grido che viene dal mio cuore. Conto su di voi! (NRU, 30, 144).
Le nostre vite sono fuse insieme
«Josei Toda continua a vivere nel mio cuore, dove talvolta osserva silenziosamente ciò che faccio, e talvolta mi consiglia senza parole. Le nostre vite si sono fuse. Io e lui respiriamo insieme» (NRU, 22, 43).
ripagare il debito di gratitudine verso il maestro
«Più forte è la gratitudine che sentiamo verso il nostro maestro, più grandi sono la capacità e la forza che siamo in grado di manifestare. Nel momento in cui facciamo voto di ripagare il debito di gratitudine verso il nostro maestro, ci avviamo su un sentiero che conduce alla vittoria di maestro e discepolo nel livello di vita più profondo. E così saremo in grado, insieme al nostro maestro, di godere eternamente di un meraviglioso stato vitale identico a quello del Budda» (NR, 434, 11).
Fino a quando kosen-rufu non sarà realizzato
Mercoledì 2 aprile 1958
«È impossibile descrivere un momento simile. Non è possibile descrivere lo shock che ho provato dentro di me. Non posso far altro che conservarlo per sempre nel profondo della mia vita.
Subito dopo c’è stata una riunione generale dal tono molto serio.
Prego perché il desiderio di Sensei continui a scorrere come un puro corso d’acqua fino a quando kosen-rufusarà realizzato. Ho detto a me stesso che devo essere forte.
I direttori e i responsabili del Gruppo giovani si sono immediatamente precipitati all’ospedale dell’Università del Giappone. Non si arrestava la mia commozione nel vedere com’erano sereni il suo volto e il suo sorriso. Le lacrime mi scendevano senza sosta.
Ah, il 2 aprile! Questo giorno rimarrà impresso per sempre nella storia della Gakkai, nella storia della mia vita e nella vita dei suoi discepoli.
[…] La vita di un grande eroe della Legge mistica, una figura di spicco per kosen-rufu, se n’è andata. Ma Sensei ha lasciato dietro di sé un prolungamento della sua vita che servirà a dare inizio al secondo atto nella battaglia decisiva per la diffusione dei principi buddisti nella società. Io mi alzerò per questo scopo» (Diario giovanile, Esperia, pag. 657).
Saremo sempre insieme
«Finché continuerete a lottare per kosen-rufu con la mia stessa determinazione, saremo uniti da un profondo legame. Questo è il legame che unisce maestro e discepolo. Nel Buddismo, la non dualità di maestro e discepolo è eterna e senza tempo, il che significa che saremo insieme non solo durante questa esistenza, ma anche nelle prossime» (NRU, 19, 208).
Ora è il momento di costruire
Anche se non posso incontrarmi con voi di persona, sono sempre con voi e veglio su di voi affinché possiate aprire la vostra strada per essere più forti e consolidare le vostre fondamenta rendendole come l’acciaio. Se vi limitate ad aspettare il maestro non sarete in grado di sviluppare la vostra forza. Prendete l’iniziativa: sprigionate una potenza milioni di volte superiore.
Create un gruppo di uomini e donne capaci, in grado di portare avanti gli ideali della Soka Gakkai eternamente nel futuro.
Ora è il momento di costruire. Coltivate e approfondite la relazione maestro-discepolo nell’unità di “diversi corpi stessa mente” affinché il flusso di kosen-rufu si espanda sempre di più (NR, 476, 9).
Il nostro voto è fonte di coraggio
«Il nostro voto è la fonte di coraggio che ci permette di far emergere la saggezza e il potere del Budda inerente alla nostra vita. Il nostro voto è la bandiera della vittoria eterna che fa riecheggiare grida di giubilo, man mano che trasformiamo il karma in missione. Il nostro voto è la luce di speranza che permette di espandere la rete di itai doshin (diversi corpi, stessa mente) superando qualsiasi differenza. Grazie al voto, maestro e discepolo sono eternamente uniti superando i limiti del tempo e dello spazio» (NR, 621, 5).
I nostri cuori sono sempre uniti
«Anche se maestro e discepolo possono essere lontani fisicamente, i loro cuori sono sempre legati e le loro vite sono in risonanza, trascendendo il tempo. Lo spazio e il tempo non sono barriere che separano il maestro e il discepolo» (BS, 178, 48).
per costruire un’epoca di pace
Oggi i membri della Soka Gakkai di tutto il mondo hanno inciso nel loro cuore le parole: «Le persone che avevano udito la Legge dimorano in varie terre del Budda, rinascendo di continuo insieme ai loro maestri» [SDLPE, 203] e non vedono l’ora di continuare il viaggio eterno di maestro e discepolo, vita dopo vita, per realizzare la grande missione di kosen-rufu in questo mondo di saha.
È iniziata un’epoca in cui in tutto il globo si è diffusa una profonda comprensione del principio di “rinascere di continuo insieme al proprio maestro”. Non c’è dubbio che il nostro movimento per aiutare le persone a conseguire il gioioso stato vitale di eternità, felicità, vero io e purezza continuerà a crescere ed espandersi.
Condividendo questo spirito con i nostri compagni Bodhisattva della Terra di ogni luogo, lavoriamo insieme in salda unità e continuiamo il viaggio di speranza di maestro e discepolo incarnando la non dualità di vita e morte, verso la costruzione di un’epoca di pace a cui aspira tutta l’umanità!
Impegniamoci insieme, per l’eternità (BS, 190, 54).
