Lo scorso mese si è tenuto in Giappone il corso primaverile della SGI, che ha raccolto intorno al presidente Ikeda rappresentanti da sessanta paesi. Un’occasione per tutti i partecipanti di approfondire il legame con il maestro e rinnovare la decisione di realizzare kosen-rufu nel proprio paese. Ogni giorno sensei continua a pregare, scrivere e inviare guide e messaggi per incoraggiare ogni persona a vincere nella vita e nelle attività per la pace nel mondo. In ogni occasione parla del presidente Toda e racconta tanti particolari per far conoscere il suo maestro al mondo intero, mentre continua a portare avanti i suoi ideali con la stessa passione di quando era giovane. Nell’editoriale di marzo (NR, 417, 4) scrive:
«Non farti sconfiggere!
Prendi l’iniziativa con decisione!».
La voce del mio maestro
continua a risuonare potente
nella profondità del mio essere.
Ancora una volta ci fa comprendere quanto sia importante per noi discepoli impegnarci per realizzare le aspettative e i desideri del maestro, così saremo in grado di far emergere in noi la sua stessa forza e la nostra vita si riempirà di speranza, coraggio e felicità. Il problema non è la distanza che ci separa, ma quanto ci sforziamo di mettere in pratica le sue guide nella nostra vita, continuando a migliorare noi stessi in ogni momento.
Dopo l’incontro con il presidente Ikeda abbiamo raggiunto la regione del Kansai, dove abbiamo ripercorso insieme ai membri del luogo le tappe principali del loro grande sviluppo, a partire dalla famosa campagna di Osaka. L’entusiasmo, la forza e la grande convinzione dei membri del Kansai, cresciuti accanto al presidente Ikeda, si esprimono appieno nel loro motto Josho Kansai: il Kansai sempre vittorioso, che non viene mai sconfitto.
Due aspetti in particolare ci hanno colpito profondamente: la relazione diretta, molto profonda, che ciascuno ha con il presidente Ikeda e la decisione di ognuno di tramandare l’importanza di questo legame alle generazioni future. La forza di questa relazione tra maestro e discepolo è la sorgente della vittoria del Kansai, e consente a ogni singola persona di non arrendersi mai e di vivere con uno spirito indomito, e con la determinazione di vincere sempre, in qualsiasi circostanza.
Il presidente Toda diceva di prendere come esempio il Kansai: lì le persone sono sincere, dirette, calorose e allegre. Si prendono cura di ciascuno, come una famiglia, e mantengono forti legami sostenendosi l’uno con l’altro e creando una forte unità tra i membri delle quattro divisioni. Stando a contatto con loro si viene contagiati dall’entusiasmo caloroso e dalla grande umanità che si manifesta in ogni loro azione. La storia del Kansai ci insegna l’importanza di migliorare continuamente la nostra fede, restando sempre vicini al cuore del maestro e mantenendo un atteggiamento umile e di grande rispetto verso ogni persona.
È proprio come afferma il presidente Ikeda: «I membri del Kansai sono incredibilmente sinceri e devoti. Fin dalla mia giovinezza ho riversato ogni energia nello sviluppare questa regione, per renderla un solido esempio per kosen-rufu. Ho combattuto in molti luoghi, ma nessuno ha manifestato una forza pari a quella del Kansai. […] Sono sicuro che i membri del Kansai comprendono bene i miei pensieri e sentimenti» (NR, 390, 10).