Deprecated: Function strftime() is deprecated in /var/www/vhosts/ilnuovorinascimento.org/wp-dev.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/themes/nuovo-rinascimento/functions.php on line 220
Le sfide della vita - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 08:09

    384

    Stampa

    Le sfide della vita

    Pubblichiamo il testo del video girato in occasione di alcune riunioni con i giovani. In Aprire la strada verso la vittoria – questo il titolo originale del filmato – Daisaku Ikeda risponde alle domande del pubblico

    Dimensione del testo AA

    Pubblichiamo il testo del video girato in occasione di alcune riunioni con i giovani. In Aprire la strada verso la vittoria – questo il titolo originale del filmato – Daisaku Ikeda risponde alle domande del pubblico

    Milano, riunione con i membri del Nord Italia, luglio 1992

    IKEDA: Chiunque desideri fare una domanda “a tutti i costi”, alzi la mano. Per esempio, ho appena rotto una relazione sentimentale, o ho il cuore a pezzi e non so cosa fare, anche questo tipo di domanda va bene. Oppure, non sopporto i responsabili…

    Domanda: Quando poco fa ho recitato Daimoku insieme a lei, ho sentito nascere dal profondo del mio essere un grande coraggio. Come posso recitare Daimoku sempre in questo modo?

    IKEDA: Il Daimoku che tu reciti con una sincera preghiera per il bene degli altri, per la tua vita e la felicità può raggiungere qualsiasi angolo dell’universo, anche un solo Daimoku. Quando tu dici “ti amo” a qualcuno – se lo dici sinceramente dal profondo del tuo cuore o meno farà sicuramente una grande differenza. Lo stesso accade con il tuo atteggiamento di fronte al Gohonzon; quando preghi con una determinazione del tipo: «Io sono un’entità di Nam-myoho-renge-kyo. Io realizzerò il mio compito in quanto inviato del Gohonzon» e «Io vivrò al meglio la mia vita così da poter dare un significato alla mia esistenza». Questo tipo di Daimoku sicuramente produrrà dei frutti. Anche se il tuo Daimoku non è pronunciato correttamente perché magari stai morendo dal sonno, fin quando si recita con la profonda convinzione che «la mia vita è l’entità della Legge mistica!», la preghiera avrà certamente risposta.
    Naturalmente in ogni campo nessuno è esperto fin dall’inizio; una persona diventa un esperto solo dopo aver superato e vissuto numerose sfide ed esperienze. Per questo vi chiedo di perseverare, qualsiasi cosa accada. Anche se vi sentite annoiati, siete impazienti o state male, e anche se le vostre preghiere ancora non hanno ottenuto una risposta, finché voi continuate a farlo, allora senza alcun dubbio, vi ritroverete lungo la suprema strada della vostra esistenza e raggiungerete la vetta della montagna. Questa è la pratica buddista.
    Senza questo tipo di tenacia, alla fine si rischia di perdersi in un labirinto. Nam-myoho-renge-kyo è assoluto, poiché è la relazione tra noi e l’universo. Perché il Gohonzon è così importante? Perché ci permette di aprire il Gohonzon che risiede nelle nostre vite. Noi preghiamo al Gohonzon ricercando la convinzione che la nostra stessa vita è l’entità di Nam-myoho-renge-kyo. Quando siamo profondamente risvegliati e consapevoli di ciò, possiamo attingere al coraggio inerente alle nostre vite. Non saremo più limitati da niente, il nostro stato vitale sarà totalmente libero dalle sofferenze; supereremo qualsiasi sfida della vita, poiché una persona che si è risvegliata alla sua vera entità è un Budda. Siete d’accordo? Questo è il Buddismo di Nichiren Daishonin.

    Tokyo, corso SGI giovani, settembre 2002

    Domanda: Come possiamo riconoscere il bene dal male?

    IKEDA: Questo è veramente difficile. È veramente difficile giudicare e determinare chi è giusto e chi è in errore per quanto riguarda le questioni internazionali, ma è ugualmente difficile anche a livello individuale. Marito e moglie litigano: chi ha ragione e chi ha torto? Non è così semplice. C’è un detto in Giappone che dice: «Chi vince ha ragione». In altri termini, si vince perché si è dalla parte del giusto. Però quando i giapponesi perdono dicono anche: «Gli altri sono tutti nemici». In Giappone, storicamente il bene e il male venivano distinti in questo modo, tuttora è una faccenda molto ambigua.
    Ci sono dei casi in cui la giustizia perde e vince il male. Qualche volta il potere dei malvagi è così dominante che il bene viene sopraffatto dal male, in effetti esiste anche questo tipo di contraddizione. Questo tema rimarrà per sempre un tema molto importante per l’umanità; è una questione irrisolvibile. Inoltre ci sono tanti modi di vedere il bene e il male. Il Daishonin afferma in modo chiaro che il criterio fondamentale per giudicare cos’è bene e cos’è male è Nam-myoho-renge-kyo e dichiara che «Nam-myoho-renge-kyo è il più grande di tutti i beni».
    Non c’è un altro principio ultimo che trascende ciò. Nam-myoho-renge-kyo è il bene perché è la Legge dell’universo. Nessuno può alterare la Legge, poiché è la verità fondamentale. Per esempio 1 metro è una lunghezza predefinita, è una legge anche questa ed è una verità oggettiva. Quindi a livello universale, il bene è qualcosa di permanente.
    Adesso, riguardo alla questione di cos’è bene e cos’è male, uccidere le persone fa parte ovviamente del male. Non dobbiamo mai uccidere. Uccidere un essere umano è definitivamente il male. Dall’altra parte se cerchiamo di salvare le persone e cerchiamo di creare la pace, questa è giustizia, perciò è bene. Se iniziamo a discutere sugli aspetti dettagliati del bene e del male, dovrei parlare di milioni e milioni di tipologie diverse del bene e del male nel mondo. Perciò spero che mi perdoniate se oggi non andrò più approfonditamente nei dettagli.

    Kansai, incontro con gli alunni delle scuole Soka, febbraio 2000

    Domanda: In questi ultimi tre anni mi è rimasta particolarmente impressa la seguente frase: “Le difficoltà e la speranza esistono simultaneamente. Le opportunità si creano quando tu inizi a sfidarti nelle difficoltà”. Tengo sempre questa frase nel mio cuore. Sensei, qual è la frase che ha toccato particolarmente il suo cuore?

    IKEDA: «Una volta che sei nato essere umano, devi vincere». Un uomo che si lascia sconfiggere è un codardo. La vita è una continua sfida, è una lotta. Una persona che vince è esilarante, spensierata e gioiosa e per questo è sostenuta dagli altri. Al contrario chi perde verrà ridicolizzato dagli altri, diverrà miserabile e infelice. Perciò, qualsiasi cosa accada, perseverate fino alla vittoria, giorno dopo giorno. Ma ricordatevi sempre che l’accumulo dei beni materiali e del benessere non significa avere vinto. Ci sono tante persone che si sono lasciate corrompere dopo che hanno accumulato molti soldi. La vittoria di cui io sto parlando oggi non ha niente a che vedere con queste cose superficiali come il denaro.
    Si tratta di vincere contro le proprie debolezze. Vivendo in questo modo, quando ci guarderemo indietro potremmo essere orgogliosi di noi stessi, una vita verso la quale potremmo dire con convinzione: «Ho vissuto libero dai rimpianti. Ho vissuto in modo corretto. Ho vissuto rimanendo coerente con me stesso». È il cuore che conta. Cose come la reputazione pubblica e la popolarità non sono altro che illusioni. Ottenere queste cose non farà di voi delle grandi persone. Perciò vi esorto a vincere nella battaglia che avviene dentro i vostri cuori.
    La gioventù è un periodo della vita caratterizzato dalle lotte, ma è anche un momento di crescita dinamica, un momento di vigore, pieno di speranza. La vita in gioventù è una battaglia fra speranza e disperazione. Se uno soccombe alle paure e ai timori, degrada se stesso e di conseguenza viene sconfitto dalla vita, e questo causerà dolore non solo ai propri genitori ma a tutta la sua famiglia.
    Al contrario, se una persona vince, in altre parole la speranza prevale sulle sfide, verrà coronato dalla gloria. La gioventù è il periodo delle lotte; nessuno può evitare i problemi, sia in un modo che in un altro, sia che siano piccoli o grandi, tutti noi dobbiamo passare attraverso numerose sfide, sono semplicemente fatti della vita. Per questa ragione vi chiedo di non permettere mai a voi stessi di rassegnarvi o di arrendervi.

    ©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata