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Le riunioni di milano e firenze - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 14:14

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Le riunioni di milano e firenze

Il 20 luglio a Milano e il 21 a Firenze Katsuji Saito ha tenuto due lezioni sul Gosho Sulla profezia del Budda alle quali hanno partecipato 2400 membri da tutta Italia

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Il 20 luglio a Milano e il 21 a Firenze Katsuji Saito ha tenuto due lezioni sul Gosho Sulla profezia del Budda alle quali hanno partecipato 2400 membri da tutta Italia

C’è chi ha viaggiato dodici ore per ascoltare la lezione tenuta dal responsabile del Dipartimento di studio della SGI. Quasi millequattrocento le persone presenti all’Atahotel Quark di Milano, oltre duemila al Saschall di Firenze. Le sale sono la dimostrazione che la Soka Gakkai è “un’accademia per l’educazione permanente” dove persone di ogni età possono studiare insieme (NR, 400, 3). L’occasione è una lezione sul Gosho Sulla profezia del Budda, scritto di Nichiren Daishonin tra i preferiti di Daisaku Ikeda. In apertura è stato letto un messaggio proprio di Ikeda: «Desidero porgere i miei affettuosi saluti ai compagni di fede italiani. Negli ultimi anni in Europa si è realizzata una crescita incredibile; questo è avvenuto grazie allo studio del Buddismo. So che i membri italiani si stanno impegnando per portare avanti il movimento di kosen-rufu senza farsi notare e questo è ciò che ha permesso a ognuno di crescere».
La spiegazione ha poi preso avvio dal titolo. Secondo Nichiren “Rivelare la profezia del Budda” significa realizzare la profezia contenuta nel Sutra del Loto: «Dopo la mia estinzione, nell’ultimo periodo di cinquecento anni, dovrai diffonderlo in tutto Jambudvipa e non permettere mai che [la sua diffusione] sia interrotta». Shakyamuni chiede ai Bodhisattva della Terra di propagare il Sutra del Loto in tutto il mondo (Jambudvipa), esprimendo così il desiderio del Budda di dare l’opportunità a ogni persona di ottenere l’Illuminazione. In questo scritto il Daishonin annuncia il suo impegno di realizzare tale profezia.
Nichiren inoltre si rallegra di essere nato nell’ultimo periodo della Legge perché può lottare per kosen-rufu e ci invita a cambiare la visione rispetto a quest’epoca caotica. I nostri sforzi per kosen-rufu possono infatti permetterci di capire la fortuna di essere nati proprio in quest’epoca.
Per fare questo abbiamo bisogno di due cose: un corretto insegnamento, attraverso il quale percepire che la vita di ognuno è la manifestazione della Legge mistica, e un maestro che mostri la condizione vitale del Budda avendo vinto sulla sua oscurità fondamentale. Nichiren, facendo proprio il voto del Budda di salvare tutte le persone, affrontando le persecuzioni e lottando per kosen-rufu, ha fatto emergere questa condizione pura e illuminata di Budda. Ha sperimentato il vero potere dell’essere umano: la capacità di vivere assaporando la felicità mentre si affrontano le difficoltà di ogni giorno. Attraverso lo studio possiamo venire in contatto con la condizione vitale del Daishonin, esserne influenzati e riuscire a sperimentarla.
Nichiren gioisce perché così può “espiare le offese alla legge”. Saito ha spiegato che non sappiamo quante offese abbiamo commesso nell’infinito passato. L’oscurità fondamentale o ignoranza fondamentale è inerente alla nostra vita. Questa ignoranza, cioè il fatto di non rendersi conto che la propria vita è l’entità stessa della Legge mistica, può essere trasformata grazie alla saggezza innata. La scomparsa dell’oscurità fondamentale e l’emergere della saggezza innata sono simultanee. Ma solo sforzandoci per kosen-rufu e incoraggiando gli altri a fare lo stesso, possiamo far emergere la condizione vitale del Budda e cancellare le offese alla Legge.
Nichiren Daishonin ha lottato per ventun’anni, capendo che la vera gioia è perseverare nella pratica e lottare contro questa oscurità. I membri della SGI, la Scuola del Loto, sono persone meravigliose che stanno emergendo dalla terra e hanno compreso il cuore del Buddismo.
Per concludere Katsuji Saito ci ha invitato a fare il grande voto: «Io realizzerò kosen-rufu. Io farò la mia rivoluzione umana».

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La Testimonianza / Guardandomi intorno

Arrivo in motorino al Saschall di Firenze, (sono venti minuti di orologio da casa mia) luogo dove si sta per svolgere l’attesa riunione di studio. Il caldo è notevole e il sole mi brucia le spalle. Mentre cerco parcheggio arrivano i pullman carichi di amici membri, provenienti da molte regioni. La loro gioia come per magia fa svanire la lamentela che si affacciava nella mia mente. Quando mi trovo in una lunga fila per il bagno, penso con impazienza: «Uffa, tra un po’ inizia la riunione e siamo ancora qui!». Ma davanti a me riconosco Donatella che è partita il giorno prima dalla Sardegna, poi c’è Amalia dalla Puglia, un’altra ragazza del Sud Italia in viaggio con il treno dalle cinque della mattina e io un po’ mi vergogno visto che avevo fatto una doccia rinfrescante solo mezz’ora prima. La sala è gremita, io mi siedo nell’ultima fila così ho modo di osservare l’insieme di persone e, come mi accade quando partecipo a eventi come questo, mi soffermo a pensare agli sforzi che tutti hanno fatto affinché questa riunione sia un successo. E sento un’immensa gratitudine per i partecipanti e per gli staff che ci sostengono. Ma soprattutto vedo gli sforzi invisibili di ciascuno che ha lottato per vincere su limiti interiori mettendo in pratica anticipatamente ciò che Katsuji Saito ha poi spiegato: «Una grande persona non è mai arrogante, ma gioiosa e compassionevole. La Buddità si manifesta così: tramite una meravigliosa umanità».
Manola Fiorini

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