Impegnatevi e vincete
nelle battaglie della vostra gioventù
e allegramente
create la vostra nobile storia
fatta di brillanti realizzazioni personali.
L’attivista argentino per i diritti umani Adolfo Pérez Esquivel ha dichiarato: «La cosa importante è avere il coraggio di costruire una nuova era».
I Bodhisattva della Terra descritti nel Sutra del Loto appaiono nelle epoche più critiche diffondendo la loro radiosa luce di coraggio e speranza. Rispondendo all’appello del proprio maestro, che più di ogni altro crede nelle loro capacità, si fanno avanti dedicandosi con gioia e coraggio alla realizzazione di kosen-rufu.
«Io non risparmierò la mia vita, ma dove siete voi, giovani portatori di bandiera?» scrisse il mio maestro e secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda nella Canzone dei compagni di fede. Egli si alzò in mezzo alle rovine e alla devastazione del dopoguerra, e da solo si dedicò anima e corpo alla ricostruzione della Soka Gakkai e alla realizzazione di kosen-rufu. Lottò strenuamente contro quel militarismo delirante che portò al sacrificio di tante vite umane, giovani e promettenti. Si indignò furiosamente e combatté senza tregua contro la natura demoniaca che si celava dietro le autorità militari, colpevoli di aver calpestato le vite così preziose di quei giovani. Capì che per impedire il ripetersi di tali crimini i giovani stessi dovevano risvegliarsi alla filosofia della dignità della vita, manifestare senza timore il loro potenziale, creare una rete di solidarietà e far sentire la loro voce in difesa della verità e della giustizia.
Non ho mai conosciuto un leader che amasse i giovani quanto il presidente Toda e credesse così tanto in loro. Con lungimiranza egli istituì la Divisione giovani avendo nel cuore una grande prospettiva: cambiare il corso dell’umanità. All’epoca, noi giovani eravamo tutti poveri, gente sconosciuta, ma grazie alla fondazione di questa Divisione ci trasformammo in giovani uomini e giovani donne coraggiosi, risoluti e consapevoli di adempiere alla missione per kosen-rufu.
Nichiren scrisse al giovane discepolo Nanjo Tokimitsu: «È mio desiderio che tutti i miei discepoli formulino un grande voto» (La porta del Drago, RSND, 1, 891), citando di seguito un passaggio del Sutra del Loto: «Ci auguriamo che i meriti ottenuti grazie a questi doni possano estendersi in lungo e in largo a tutti, così che noi e gli altri esseri viventi possiamo conseguire tutti insieme la via del Budda» (Ibidem).
I giovani che fanno proprio il grande voto del Budda riescono a far scaturire dal profondo della loro vita lo stesso coraggio e lo stesso potere del Budda.
L’11 luglio 1951 nacque la Divisione giovani uomini e otto giorni dopo, il 19 luglio, la Divisione giovani donne. Era un periodo di grande entusiasmo. Il 15 luglio, all’età di ventitré anni, partii per il Tohoku, non vedendo l’ora di raggiungere Sendai, la città principale, dove mi attendevano i cari e fidati compagni di fede provenienti da vari luoghi della regione. Nel corso di una riunione di discussione parlai con sincerità e convinzione delle mie esperienze personali e dei benefici che avevo ottenuto grazie alla pratica buddista, e ricordo tuttora che gli otto ospiti presenti presero tutti la decisione di iniziare a praticare e di far parte della Soka Gakkai. Quella riunione segnò l’inizio dello sviluppo del capitolo Sendai, che divenne uno dei più dinamici del Giappone.
«Giovani, basta che uno di voi prenda l’iniziativa di alzarsi e di agire da solo, e un secondo, un terzo sicuramente lo seguiranno»: questo è l’appello immortale del mio maestro. Da quella visita sono trascorsi sessanta anni. Oggi a Sendai si erge una cittadella di persone di valore, come la fortezza di Aoba dei tempi passati, capace di affrontare ogni tempesta senza paura.
All’indomani di una catastrofe naturale senza precedenti, i nostri nobili compagni di fede del Tohoku continuano a lottare per ricostruire la loro vita e le loro comunità dimostrando una fede incrollabile e una strenua perseveranza. Sono dei veri e propri Bodhisattva della Terra, elogiati nel Sutra del Loto per essere «risoluti nella volontà e nel pensiero, dotati di grande capacità di tolleranza» (SDL, 283).
Le giovani donne del gruppo Ikeda Kayo-kai del Tohoku e del mondo intero stanno ampliando con coraggio e fresca energia la loro rete di relazioni umane per la pace. La professoressa e poetessa statunitense Sarah Wider dell’Università Colgate, che vede nella nostra Divisione giovani donne una grande fonte di speranza, ha detto che «grazie al dialogo le persone possono cambiare qualcosa; possono cambiare molte cose; possono cambiare qualsiasi cosa».
Nella Raccolta degli insegnamenti orali il Daishonin insegna «come si danzi di gioia quando si arriva alla comprensione che gli elementi del corpo e della mente sono la Legge meravigliosa» (Raccolta degli insegnamenti orali, BS, 111, 42).
Nella vita non esistono prove – neanche le crisi più profonde o le recessioni economiche più drammatiche – che non possano essere superate da giovani che danzano di gioia, consapevoli che le loro vite sono infinitamente preziose e in perfetta unità con la Legge mistica.
Miei giovani Bodhisattva della Terra, è venuto il momento di dedicarvi con rinnovata gioia ed energia alla propagazione della Legge mistica.
Voi che siete
i miei discepoli,
senza alcun timore
aprite la strada
alla vittoria di kosen-rufu.