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Le potenzialità delle divisioni - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:16

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Le potenzialità delle divisioni

«I nostri sforzi uniti non si sommano, ma si moltiplicano», scrive il presidente Ikeda. Le riunioni delle Divisioni donne e giovani donne e della Divisione giovani uomini: due appuntamenti per intraprendere una strada comune

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«I nostri sforzi uniti non si sommano, ma si moltiplicano», scrive il presidente Ikeda. Le riunioni delle Divisioni donne e giovani donne e della Divisione giovani uomini: due appuntamenti per intraprendere una strada comune

Donne e giovani donne

Si è aperta con l’Inno alla gioia di Beethoven la riunione delle Divisioni donne e giovani donne che si è tenuta a Fiuggi. Molti i temi affrontati, tra esperienze e obiettivi di attività, ma con un unico filo conduttore: la forza del cuore che crede nella Legge mistica. L’intervento di apertura delle giovani donne è stato dedicato allo shakubuku, attraverso l’esperienza offerta da Flavia. È emerso il legame profondo che unisce la compassione alla gratitudine e alla fiducia in se stesse e nella Legge mistica: tutto dipende dalla forza della nostra preghiera, quel potere che abbraccia ogni fenomeno dell’universo. Con il desiderio sincero di diffondere il Buddismo tutto diventa possibile, oltre ogni limite; allora, quando scopriamo che la nostra vita è compresa in questa “pratica di costruire la fiducia”, invitare persone alla riunione di discussione diventa il ri­tmo naturale della nostra esistenza. Nel Buddismo della semina, lo shakubuku è la causa più importante, e anche chi ha recitato un solo Daimoku può ricordarsene nei momenti più difficili.
Talvolta, anche nell’attività buddista, possiamo sentire di trovarci a un punto morto; ma è proprio quello il momento in cui creare una svolta verso una crescita ancora più grande. Ne ha parlato Nina condividendo l’esperienza di un territorio in cui si è verificato un forte sviluppo attraverso azioni e obiettivi condivisi: dalle riunioni con i responsabili per ripartire insieme con spirito rinnovato puntando sulla qualità degli incontri, a una “cascata” di visite a casa, giovani donne e donne insieme, unite più che mai, con la ferma convinzione che trattare con la massima cura una persona equivale a creare cento sostenitori. Preziosissimi, infine, gli incontri con i principianti in cui parlare liberamente ed esprimere dubbi, per dissiparli insieme attraverso un dialogo sincero e basato sulla fiducia.
Nel percorso di crescita delle giovani donne, le donne hanno una funzione preziosa, di incoraggiamento e di sostegno, attraverso il dialogo e l’ascolto, affinché le loro giovani compagne di fede possano “sbocciare” e realizzare tutti i loro obiettivi.
In particolare, è stata posta l’attenzione su due momenti delicati in cui occorre usare massima cura e attenzione: il passaggio di Divisione e la maternità. Sebbene il passaggio alla Divisione donne prima o dopo sia inevitabile, molte giovani sono restie ad accettarlo, come accade spesso dinanzi ai cambiamenti o alle diverse fasi della vita. Per questa ragione, l’accoglienza da parte delle donne deve essere calorosa, manifestando un particolare rispetto per quelle differenze che inevitabilmente caratterizzano le varie fasce di età. Una cura particolare va riservata poi alle giovani mamme, lodandone gli sforzi, incoraggiandole con sensibilità perché sentano che il cambiamento di vita e la riduzione del tempo a disposizione per le attività non pregiudica in alcun modo il legame con l’organizzazione né sminuisce il valore della loro pratica: la realizzazione di una famiglia felice è fondamentale per la vittoria di kosen-rufu nel mondo.

Giovani uomini

Aprirsi, condividere. In queste parole sta lo spirito dell’impegno dei giovani uomini che hanno fatto propria la costante esortazione del presidente Ikeda: parlare agli altri con il desiderio sincero di manifestare con i fatti la forza della fede.
Ai corsi di quest’anno i giovani hanno sottolineato soprattutto questo aspetto. Come ha ben sintetizzato il responsabile europeo Takahashi, durante uno degli incontri: «Se parlate agli altri del Buddismo in termini teorici o intellettuali chiunque può contraddirvi. Ma se raccontate la vostra esperienza, chi la può negare?». Partire dalla propria esperienza, dunque, come migliore prova concreta. A questo proposito Mattia Duni, responsabile della Divisione giovani, ha ricordato l’impegno per il 2009: che ogni ragazzo accompagni un amico a ricevere il Gohonzon. «Queste riunioni – ha aggiunto – hanno anche lo scopo di stimolare ciascuno di noi a trarre energia dalla sua vita, la stessa forza, la stessa determinazione del maestro. Come spiega anche sensei: se siamo uniti i nostri sforzi non si sommano, ma si moltiplicano» (vedi NR, 373, 3).
Indirizzare i propri sforzi verso grandi obiettivi è quanto ha invitato a fare il direttore generale Tamotsu Nakajima a Pesaro, prendendo come spunto un evento del passato a cui egli stesso, allora diciannovenne, partecipò, durante il quale Toda espresse il desiderio di far partire centomila giovani che realizzassero la pace dallo stesso stadio di Tokyo dal quale nel 1943 centomila giovani giapponesi erano partiti per la guerra. Questo sogno fu concretizzato da Ikeda nel 1961 quando cominciò le attività di shakubuku fuori dal Giappone. «È compito vostro, oggi, trasformare questo mondo – ha detto Nakajima – avete sia la forza che il Gohonzon, quindi potete realizzare quello che volete. Il presidente Ikeda sta aspettando. La decisione va presa qui, oggi, poi ci ritroviamo tra qualche anno e vediamo dove è arrivato ognuno di noi. Decidete ora con la forza che deriva dal legame tra maestro e discepolo».
Ma attenzione, nella fede, come afferma Ikeda, non c’è data di pensionamento. Come è stato ricordato nel corso degli incontri, Makiguchi continuava a considerarsi giovane anche a settant’anni e tuttora il presidente Ikeda ha una tale energia vitale da travolgere come un tornado chiunque incontri.
Esperienze e resoconti delle attività dell’anno si sono succeduti a ritmo serrato ma soprattutto si è cominciato a guardare alle prossime sfide: il prossimo anno ricorre l’ottantesimo anniversario della fondazione della Soka Gakkai, e l’anno successivo è il cinquantesimo anniversario della prima visita di sensei in Europa. Mettendo al centro l’11 luglio [giorno della fondazione della Divisione giovani uomini in Giappone nel 1951, n.d.r.]: appuntamento annuale dei giovani uomini che vuole diventare una tradizione.

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