Le parole giuste

Questa settimana ho partecipato al corso della Divisione giovani mondiale come assistente e traduttrice. Un’emozione unica. Quando mi è stato chiesto di fornire il mio aiuto al corso, ho avuto qualche dubbio; era la prima volta che mi cimentavo in un’attività del genere e non ero sicura di avere una padronanza della lingua giapponese tale da poter tradurre. Avevo fatto qualche esperienza durante le riunioni generali per i membri stranieri in Giappone in cui gli interpreti traducono simultaneamente il testo della riunione, ma la volubilità e l’imprevedibilità caratterizzavano questo nuovo impegno, lasciandomi dubbiosa se accettare o meno. Tuttavia la voglia di cogliere la sfida che si prospettava era più forte della mia insicurezza quindi, senza pensarci troppo, accettai. «Dopotutto – mi dissi – quale occasione migliore per arricchire la mia conoscenza del giapponese e dei termini buddisti». La responsabilità chiaramente era tanta e, man mano che si avvicinava il corso, mi sentivo sempre più nervosa. In qualche modo, la traduzione degli interpreti è fondamentale nella propagazione di kosen-rufu. I membri della SGI vengono a questi corsi per poter essere incoraggiati il più possibile, quindi è una sfida persino scegliere le parole giuste per trasmettere al meglio il messaggio del presidente Ikeda. Arrivata al corso ho incontrato per la prima volta i membri della Divisione giovani provenienti da tutto il mondo: vivaci, pieni di vitalità, sono stati fonte di energia continua, venuti alla ricerca del maestro dopo aver superato tante difficoltà, trasmettevano una gioia immensa. Tutti i miei sforzi sono stati ripagati dai loro sorrisi. Incontrare i giovani italiani è stato emozionante, hanno qualcosa che manca alla Divisione giovani giapponese. Mi hanno trasmesso la passione e la determinazione della Gakkai italiana. È stata una gioia immensa poter partecipare a questo corso! Se ho potuto fare queste bellissime esperienze, devo veramente ringraziare sensei e coloro che tutti i giorni mi su(o)pportano!