Nichiren Daishonin incoraggia spesso i suoi discepoli parlando dei benefici acquisiti grazie alla pratica di “recitare Daimoku per se e per gli altri”
«Domanda: Possiamo dire: “Fuoco, fuoco”, ma finché non ci mettiamo la mano sopra, non ci bruciamo. Possiamo dire: “Acqua, acqua”, ma finché non la beviamo veramente non soddisfiamo la sete. Allora come si può sfuggire ai cattivi sentieri dell’esistenza solamente recitando il Daimoku di Nam-myoho-renge-kyo senza capirne il significato? «Risposta: Si dice che suonando un koto le cui corde sono fatte con tendini di leone, tutti gli altri tipi di corde si spezzino, e che basta sentir nominare le parole “prugne in salamoia” perché la bocca si riempia di saliva. Se persino nelle questioni secolari si verificano tali prodigi, quanto più grandi saranno i prodigi del Sutra del Loto! «Si racconta di pappagalli che semplicemente ripetendo le quattro nobili verità degli insegnamenti hinayana, rinacquero nel cielo, e di uomini che semplicemente rispettando i tre tesori evitarono di essere inghiottiti da un pesce enorme. Quanto più grande sarà quindi il potere del Daimoku del Sutra del Loto, che è il cuore degli ottantamila insegnamenti sacri del Buddismo e l’occhio di tutti i Budda! Come puoi dubitare che, recitandolo, si possano evitare i quattro cattivi sentieri?
«Quando il Budda, nel Sutra del Loto, scartò onestamente tutti gli espedienti, affermò che si può riuscire “ad accedervi solo grazie alla fede”. Il Sutra del Nirvana, che il Budda predicò nel boschetto di alberi di sal nell’ultimo giorno di vita, afferma: “Sebbene esistano innumerevoli pratiche che conducono all’Illuminazione, insegnare la fede le include tutte”. «La fede è dunque il requisito fondamentale per entrare nella via del Budda» (Il Daimoku del Sutra del Loto, RSND, 1, 123).
«Quando un uccello in gabbia canta, gli uccelli che volano liberi nel cielo sono richiamati e si radunano intorno a lui. E quando gli uccelli che volano nel cielo si radunano, l’uccello in gabbia cerca di uscire fuori. Così, quando con la bocca recitiamo la mistica legge, la nostra natura di Budda viene richiamata e immancabilmente emergerà» (Come coloro che inizialmente aspirano alla via, RSND, 1, 789).
«Potresti pensare di aver fatto offerte alla torre preziosa del Tathagata Molti Tesori, ma non è così. Le hai offerte a te stesso. Tu stesso sei un Tathagata da sempre illuminato e dotato dei tre corpi. Dovresti recitare Nam-myoho-renge-kyo con questa convinzione. Allora, il luogo dove reciti il Daimoku diventerà la dimora della torre preziosa» (La torre preziosa, RSND, 1, 264).
• • •
Dalla Raccolta degli insegnamenti orali
«Cioè chiunque reciti Daimoku, indipendentemente dalle sue peculiarità, può percepire di “essere stato un Budda fin dal principio”» (BS, 108, 43).
«La nostra testa corrisponde a myo, la gola a ho, il torace a ren, lo stomaco a ge e le gambe a kyo. Perciò il nostro corpo alto cinque piedi costituisce i cinque caratteri di Myoho-renge-kyo» (BS, 110, 53).