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Le montagne della vita - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 15:14

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Le montagne della vita

«C’è un disperato bisogno di una valida filosofia di vita, di relazioni umane forti che offrano sostegno», scrive Daisaku Ikeda. Un incoraggiamento volto a diffondere il Buddismo del Daishonin con fiducia e ottimismo. Egli spiega che solo sfidando coraggiosamente le montagne della vita, difficoltà e sofferenze, possiamo far emergere la nostra inimmaginabile forza interiore

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«C’è un disperato bisogno di una valida filosofia di vita, di relazioni umane forti che offrano sostegno», scrive Daisaku Ikeda. Un incoraggiamento volto a diffondere il Buddismo del Daishonin con fiducia e ottimismo. Egli spiega che solo sfidando coraggiosamente le montagne della vita, difficoltà e sofferenze, possiamo far emergere la nostra inimmaginabile forza interiore

Ogni mese in Giappone si tengono riunioni generali alle quali spesso partecipano anche membri da paesi esteri. Il presidente Ikeda in queste occasioni invia un messaggio rivolto a ogni singola persona per dare nuovo impulso alle attività per kosen-rufu nel mondo

Anche quest’anno il coraggioso impegno dei nostri membri di ogni parte del mondo ha creato splendide vittorie. I benefici e la fortuna che state accumulando con questa vostra dedizione instancabile vanno al di là di ogni immaginazione. Sono sicuro che il primo e il secondo presidente della Soka Gakkai, Tsunesaburo Makiguchi e Josei Toda, sarebbero particolarmente felici di vedere così tanti ammirevoli pionieri di kosen-rufu nel mondo, venuti da tanto lontano per essere presenti alla riunione di oggi al Toda Memorial Auditorium, una magnifica sala dedicata alla relazione tra maestro e discepolo.
Sono passati ormai vent’anni da quando abbiamo conquistato la nostra indipendenza spirituale [il 29 novembre 1991 la Soka Gakkai ricevette la notifica di scomunica, datata 28 novembre, dal clero della Nichiren Shoshu. Il giorno seguente, in una riunione di responsabili della Soka Gakkai, il presidente Ikeda definì il 28 novembre come il giorno della liberazione spirituale, o giorno dell’indipendenza spirituale della Soka Gakkai e della SGI, che segnava l’inizio di una nuova era di sviluppo senza precedenti per kosen-rufu, n.d.r.]. Per celebrare questa pietra miliare vorrei offrirvi tre poe­sie in segno di gratitudine e di apprezzamento per le lotte dei miei valorosi compagni di fede che si sono impegnati anima e corpo al mio fianco in tutti questi anni. La prima poesia è questa: «Difendendo l’insegnamento corretto, / abbiamo trionfato decisi / su ogni persecuzione / generata da intrighi malvagi / e da un odio e una gelosia senza pari».
In una lettera indirizzata a un discepolo che si sforzava con coraggio sul sentiero della fede, Nichiren Daishonin scrive: «Poiché sono il devoto del Sutra del Loto, ho subìto ogni genere di persecuzioni a opera dei tre potenti nemici. È una cosa meravigliosa che nonostante questo tu sia diventato discepolo e sostenitore di una persona simile! Deve esistere una ragione profonda per la nostra relazione» (Le spade del bene e del male, RSND, 1, 400).
Chi ha ereditato direttamente lo spirito del Daishonin nell’attuale epoca dell’Ultimo giorno della Legge? Chi si è battuto coraggiosamente contro i tre potenti nemici, e in particolare, contro il terzo e il più forte, i falsi santi arroganti? Sono stati soltanto i tre presidenti fondatori della Soka Gakkai e i loro discepoli. La Soka Gakkai è l’unica organizzazione che sta praticando il Buddismo del Daishonin esattamente come egli insegna.
In particolare, credo di non esagerare nel dire che la persecuzione nei confronti della Soka Gakkai da parte del clero della Nichiren Shoshu fu caratterizzata da un atteggiamento freddo e calcolatore e da un desiderio di oppressione e dominazione senza precedenti nella storia del Buddismo. So quanto fu doloroso e difficile quel periodo per i nostri membri impegnati nelle prime linee di kosen-rufu. Ma la Gakkai ha tenacemente sostenuto la suprema verità della Legge mistica. Oggi insieme ai miei compagni di fede di 192 tra aree e nazioni del mondo vorrei proclamare con orgoglio la nostra totale vittoria!
«Così, la battaglia continua ancora oggi» (La pratica dell’insegnamento del Budda, RSND, 1, 347), scrive il Daishonin, affermando che egli non smetterà mai di battersi. Anche noi continuiamo a sforzarci senza fine per conseguire una vittoria assoluta.
Permettetemi di offrivi la seconda poesia: «Se avete un amico / i cui giorni sono pieni / di ansia e indecisione, / dategli una calorosa pacca sulla spalla / e guidatelo sul sentiero della felicità». La Divisione giovani, con il caldo sostegno degli uomini e delle donne, sta facendo grandi passi avanti, e in ogni regione stanno emergendo molti nuovi giovani bodhisattva. Un pilastro cruciale della Divisione giovani sono i soka-han e le byakuren. Grazie per il grande lavoro che state facendo.
Sotto la guida di Toda, mia moglie e io ci siamo sforzati con tutto il cuore fin da giovani per sostenere il nostro mentore, lavorare per la felicità dei nostri compagni di fede e proteggere la Soka Gakkai. Io mi sono impegnato con il fiero spirito combattivo che caratterizza gli attuali gruppi soka-han e gajokai, mentre mia moglie si è sforzata con il cuore puro dell’attuale gruppo byakuren. Voi giovani di oggi siete i nostri diretti successori.
Il Daishonin scrive: «Quelli che credono nel Sutra del Loto sono come l’inverno, che si trasforma sempre in primavera» (RSND, 1, 477). Anche di fronte al più duro degli inverni della sofferenza karmica se continuiamo a recitare Nam-myoho-renge-kyo e a lottare coraggiosamente per kosen-rufu, faremo sicuramente brillare nella nostra vita il sole della primavera. I membri della Soka Gakkai, che si incoraggiano e sostengono con calore hanno dimostrato questo principio della fede.
I tempi sono bui e i cuori delle persone sono diventati freddi. C’è un disperato bisogno di una valida filosofia di vita, di relazioni umane forti che offrano sostegno. Perciò parliamo agli altri del Buddismo del Daishonin con ottimismo e fiducia ed espandiamo ancor di più la grande rete della nostra Soka Gakkai giovane, l’organizzazione più positiva, calda e amichevole del mondo.
Infine, ecco la terza poesia: «Continuate a scalare la montagna / di kosen-rufu, / salendo ancora più in alto, / fiduciosi di possedere / l’infinito potere del Budda». Trent’anni fa, nel 1981, composi una lunga poesia, Giovani, scalate la montagna di kosen-rufu del ventunesimo secolo!, che si apriva con una strofa in cui citavo il famoso scalatore George Mallory (1886-1924) che fra l’altro era un amico dello storico Arnold J. Toynbee. I versi erano: «Perché scalo una montagna? Perché la montagna è lì per essere scalata!». Mallory era convinto che aspirazione e sforzo fossero stimolanti e osservò che c’era una stretta corrispondenza fra l’intensità della lotta e quella del piacere che se ne trae. La sua riflessione ricorda il profondo principio buddista secondo il quale le illusioni e i desideri conducono all’Illuminazione. È sfidando con coraggio le montagne della vita, costitui­te dalle difficoltà e dalle sofferenze, che possiamo far emergere la nostra forza interiore. E, allo stesso tempo, scalare la cima di kosen-rufu è la grandiosa e magnifica impresa di un Budda che cerca di guidare l’umanità alla massima vetta spirituale alla quale può aspirare.
Anche di fronte alle pareti rocciose apparentemente più invalicabili, i maestri e i discepoli Soka, uniti nel voto comune per kosen-rufu, sono sempre riusciti a tirar fuori il potere infinito del Budda in grado di superare qualsiasi cosa. Se continuiamo a recitare un Daimoku vibrante e ad approfondire la consapevolezza della nostra Buddità, potremo manifestare l’illimitato e incommensurabile potere del Budda in una misura che non possiamo nemmeno immaginare. Soprattutto, lo stato vitale della Buddità, pervaso da una gioia senza limiti, non potrà mai essere sconfitto, qualsiasi cosa accada. Nell’anno che ci aspetta spero che continuerete insieme a me la nostra gioiosa e intrepida scalata della montagna di kosen-rufu con energia, saggezza e tenacia instancabili per adempiere alla nostra nobile missione in questa vita. Sto pregando sinceramente per tutti voi, miei cari amici di tutto il globo, affinché godiate di una vita lunga, ricca di salute e di soddisfazioni, e anche per la sicurezza e la felicità delle vostre famiglie.
(Tokyo, 3 dicembre 2011)

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