Nelle linee guida che il presidente Ikeda ha dedicato alle donne, filtra l’infinita fiducia riposta in loro. Il fatto che ognuna alimenti la speranza per sé e per gli altri, è esattamente ciò che può cambiare l’ambiente e la società
Il sole
è sinonimo
delle donne Soka.
Possiate risplendere ancora più luminose
di felicità e di pace.
Cosa caratterizza una persona veramente colta, un individuo di grande carattere? Il filosofo svizzero Carl Hilty (1833-1909) aveva una risposta precisa a questa domanda. Scriveva che le persone di cultura si distinguono sempre per «l’entusiasmo e la passione per il bene». Questo mi fa pensare alle donne Soka che ogni giorno si sforzano con entusiasmo e ardore per il “grande bene”, cioè per la felicità degli altri e la pace nella società. Le donne Soka che creano valore e manifestano la saggezza necessaria affinché tutti possano vivere in armonia e speranza, sulla base della filosofia buddista del rispetto della dignità della vita, sono vere esperte di felicità, persone di grande carattere. Come espressione di lode per i loro sforzi, salutiamo con un’ovazione tutte le compagne di fede della Divisione donne che il 10 giugno celebrano il sessantaquattresimo anniversario della Divisione.
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L’Università Soka americana, che notoriamente si dedica alla formazione dei nuovi leader della civiltà globale, ha tenuto il 22 maggio la sua undicesima cerimonia di laurea. I laureati dell’Università Soka americana continuano a crescere in maniera incredibile, offrendo meravigliosi contributi alla società, spinti dal desiderio di pace delle madri e delle donne di tutto il mondo. Per inciso, l’albero di fico che abbiamo piantato nel campus dell’Università Soka americana in onore della defunta attivista ambientalista Wangari Maathai (1940-2011) cresce rigoglioso, con una lussureggiante copertura di foglioline verdi. Proposi di piantare quell’albero dieci anni fa, incontrando la Maathai durante una sua visita in Giappone, nel febbraio 2005. Rivolgendosi a una studentessa dell’Università Soka che lavorava in Kenya, la Maathai osservò che in qualsiasi parte del mondo si recasse, i membri della SGI erano sempre le persone più felici; e chiese com’era possibile che avessero sempre volti sorridenti e luminosi. La Maathai, che allietava tutto il mondo con il suo splendente sorriso, apprezzava i sorrisi delle donne Soka. Due delle cinque linee guida della Divisione donne sono: “Costruire una famiglia armoniosa” e “Far crescere successori di valore” (cfr. Fiori di felicità, IBISG, 2014, n.d.r.). I vostri sorrisi luminosi sono la chiave per costruire famiglie e comunità armoniose, e per formare successori.
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Un’altra linea guida della Divisione donne è: “Partire sempre dalla preghiera”. Nichiren Daishonin scrive: «È il cuore che è importante» (La strategia del Sutra del Loto, RSND, 1, 889). Il cuore è invisibile, ma ha il potere di trasformare la realtà visibile. In accordo con la Legge mistica, la grande legge che governa la vita, un cambiamento sostanziale nel cuore di una persona trasforma non solo la sua esistenza a livello individuale, ma anche la società e la terra in cui essa vive. Il Buddismo di Nichiren lo spiega nella dottrina dei “tremila regni in un singolo istante di vita”. Il Daishonin ci assicura che tutte le azioni basate sulla fede che scaturiscono dal desiderio di portare felicità a se stessi e agli altri «metteranno nella tua vita buone radici e benefici» (RSND, 1, 4). Il nostro cuore, la nostra mente [in giapponese il carattere kokoro indica cuore/mente, n.d.r.] determina ogni cosa. Tutte le compagne di fede della Divisione donne sono le affascinanti protagoniste di una nobile sceneggiatura che attesta questa verità. La famosa soprano austriaca Jutta Unkart-Seifert, con la quale ho pubblicato un dialogo, ha fatto di queste parole il suo motto: «Dove c’è una determinazione, c’è anche una strada». Ha trasformato le esperienze tristi e dolorose della sua vita, compresa la morte dell’amato marito, in un carburante per la propria crescita personale, infondendo gioia e coraggio a tutti attraverso il dono del canto. In una lettera alla fervida credente Nichimyo, Nichiren Daishonin scrive: «In una battaglia il generale è l’anima per i soldati e se il generale si perde di coraggio, i soldati diventeranno codardi» (La supremazia della Legge, RSND, 1, 545). Egli incoraggiava Nichimyo, che aveva perso il marito, ad alzarsi con coraggio sostenuta da una forte fede. Pregare significa determinare di realizzare a ogni costo i propri obiettivi; è una promessa solenne, un voto. Non dimenticate mai che finché le donne manterranno nel cuore una tale determinazione, si aprirà una strada che condurrà a un futuro splendente.
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Nel nostro dialogo, Unkart-Seifert condivise con me la gioia provata quando finalmente poté realizzare il sogno accarezzato da tempo di cantare insieme alla sua amata e famosa insegnante. Non c’è esperienza più commovente di quella di maestro e discepolo che si sforzano insieme sullo stesso palcoscenico. In ogni campo umano, il sentiero di maestro e discepolo conduce a una crescita e a un automiglioramento illimitati. Senza l’allenamento ricevuto dal mio maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, non sarei quello che sono oggi. Per questo motivo ho fatto della realizzazione del suo sogno l’obiettivo della mia esistenza. Ho deciso fermamente che per ripagare il mio debito di gratitudine dovevo rallegrarlo, realizzando le sue aspirazioni. Toda, portando avanti lo spirito del suo defunto maestro, il presidente fondatore della Soka Gakkai Tsunesaburo Makiguchi, desiderò ardentemente che tutte le donne potessero diventare felici. Era determinato a costruire una società pacifica in cui le donne, che durante la guerra avevano sofferto più di tutti e fatto i sacrifici più grandi, potessero diventare le persone più felici. Per realizzare questo desiderio, appena nominato secondo presidente della Soka Gakkai, nel 1951, fondò la Divisione donne. Creò anche la Divisione giovani donne, incoraggiandole a mettere alla base di tutto lo studio del Buddismo. Le giovani donne del Kayo-kai hanno celebrato il loro anniversario il 4 giugno, in Giappone e in tutto il mondo. Esse si impegnano liberamente a condurre dialoghi pieni di speranza con i loro amici, e approfondiscono insieme i trenta scritti di Nichiren Daishonin che la Divisione giovani donne ha come obiettivo di studio, in Giappone e in tutto il mondo. Sono certo che sia Toda che Makiguchi, nato il 6 giugno di centoquarantaquattro anni fa, applaudirebbero felici l’armonioso, meraviglioso progresso delle Divisioni donne e giovani donne.
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Un’altra linea guida della Divisione donne è la seguente: “Avere cura dell’ambiente e della società”. I contributi dei membri della Divisione donne alle rispettive comunità sono una brillante fonte di speranza che illumina la nostra epoca. Esse stanno anche ricoprendo un ruolo di primaria importanza nell’espandere la rete del dialogo con i loro vicini di casa, così da realizzare l’ideale del Daishonin di “stabilire il corretto insegnamento per la pace del paese”. Nel mese di giugno la Divisione donne terrà in tutto il Giappone delle riunioni generali organizzate in piccoli gruppi. Le piccole riunioni di pochi individui sono il sentiero diretto che porta a una comunità prospera e armoniosa, sono il microcosmo della pace mondiale. L’autore tedesco Johan Wolfgang von Goethe (1749-1832) affermò che il piacere della conversazione che si svolge tra individui che condividono attività ed esperienze è «il più fruttuoso e rivitalizzante per lo spirito». Le parole delle donne che hanno superato battaglie di ogni tipo hanno il potere di ispirare e incoraggiare gli altri.
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L’ultima delle cinque linee guida della Divisione donne è: “Raccontare la propria esperienza con allegria”. I lettori delle pubblicazioni della Soka Gakkai amano soprattutto le esperienze di fede dei compagni di fede. Di recente, il quotidiano della Soka Gakkai, il Seikyo Shimbun, ha riportato l’esperienza di una donna di novant’anni, della regione del Tohoku nel nord-est del Giappone. Nella sua vita aveva affrontato grandi avversità, come la povertà, la morte di familiari e molte altre difficoltà, ma non si era mai lasciata sconfiggere, e affermava: «Non piangere per il tuo karma e non lasciare che condizioni la tua vita! Se sfidi la situazione con gioia, scoprirai che ogni tipo di cattivo karma può essere sconfitto». Queste sono le profonde parole di una saggia pioniera che ha superato nel tempo una difficoltà dopo l’altra facendo risplendere i luminosi tesori della sua esistenza. Il suo esempio è una fonte di incoraggiamento e di speranza per tutti. Qualsiasi cosa accada, non vacillare mai, non disperare mai. Per quanto frustrante sia la situazione che ti trovi ad affrontare, l’invincibile potere della recitazione di Nam-myoho-renge-kyo trasformerà tutto in una brillante storia di vittoria.
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Pearl S. Buck (1892-1973) è stata una famosa scrittrice americana e un’attivista per la pace. Mentre era impegnata ad accudire la figlia disabile dalla nascita ventiquattr’ore su ventiquattro, scrisse opere divenute famose come L’esilio: ritratto di una madre americana e La buona terra. Riflettendo su quanto le sfide da lei affrontate fossero diventate un fattore positivo per la sua crescita personale, scrive: «Grazie al dolorosissimo sentiero che sono stata costretta a percorrere, ho imparato il rispetto e la considerazione per ogni essere umano». Proprio coloro che hanno superato la tristezza più grande diventano individui di profonda filosofia e compassione. Coloro che hanno superato le più grandi sofferenze possono conseguire lo stato vitale più alto e infondere negli altri la suprema felicità. Le donne della SGI che condividono con gli amici le loro esperienze di rivoluzione umana aprono una strada di felicità, di pace e di vittoria. «Kosen-rufu sarà realizzato grazie al potere delle donne»: questa convinzione del mio maestro risplende ancora salda e luminosa nel mio cuore. Le preghiere delle donne non possono non smuovere gli altri. Le loro parole non possono essere che fonte di ispirazione.
Molte leader di tutto il mondo stanno mostrando solidarietà al movimento della SGI. Anche Unkart-Seifert ha affermato di provare una gioia profonda a interagire con i membri della Divisione donne della SGI e a imparare da loro. L’ex first lady indonesiana Sinta Nuriyah Wahid, vedova dell’ultimo presidente indonesiano Abdurrahman Wahid (1940-2009), ha inviato di recente un caloroso messaggio alla Divisione donne, in occasione delle riunioni generali che si tenevano in Giappone. Partendo dalla saggia premessa che le donne sono il pilastro della nazione, ha scritto che ognuno di noi è nato da una madre e può portare felicità al mondo. Ritiene che le madri siano la chiave per costruire la pace. Con forza e ottimismo, condividete con coraggio le vostre esperienze di fede e la nobile causa del movimento Soka. Congratulazioni alle nostre compagne di fede della Divisione donne, vere esperte di felicità e persone di grande carattere! Congratulazioni alle donne che stanno creando un’epoca di umanità!
Vivete le vostre vite
come esperte di felicità,
impavide
illuminate gli altri
con la vostra saggezza ispiratrice.
8 giugno 2015