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Le difficoltà ci temprano e ci rafforzano - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 07:48

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Le difficoltà ci temprano e ci rafforzano

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Insieme ai compagni di fede di tutto il globo, saldamente uniti nel nostro obiettivo condiviso, siamo riusciti a celebrare con grande successo il novantesimo anniversario della Soka Gakkai!
Sono immensamente grato di tutti i messaggi di congratulazioni che abbiamo ricevuto da innumerevoli persone attive nei vari campi, in Giappone e nel mondo intero.
Quanto ne sarebbero felici il primo e il secondo presidente Tsunesaburo Makiguchi e Josei Toda!
Il 21 novembre mia moglie Kaneko e io abbiamo visitato la Sala dei maestri della Soka Gakkai (a Shinanomachi, Tokyo), dove abbiamo fatto Gongyo e recitato Nam-myoho-renge-kyo con il desiderio di riferire ogni cosa ai presidenti Makiguchi e Toda, e di offrire preghiere per loro e per tutti i preziosi amici che sono venuti a mancare.
Abbiamo recitato Daimoku con tutto il cuore anche per la salute, la felicità e la vittoria di tutta la famiglia Soka.
Scrive il Daishonin: «Se il cielo è sereno, la terra è illuminata. Similmente, se si conosce il Sutra del Loto si può comprendere il significato degli affari di questo mondo» (L’oggetto di culto per l’osservazione della mente, RSND, 1, 336).
È un passo che era molto caro al presidente Makiguchi, sin da quando aveva abbracciato la fede nel Buddismo di Nichiren Daishonin e aveva deciso di impegnarsi per illuminare i nostri tempi oscuri e tormentati con la luce del Buddismo del sole del Daishonin.
Il suo appello appassionato a «essere persone coraggiose e determinate che muovono concreti passi avanti in direzione del bene» è all’origine dello spirito della Soka Gakkai.
Ringraziando i membri del gruppo donne per la loro dedizione durante la campagna di Osaka1, Toda disse: «I discepoli autentici del Daishonin, i veri agenti del cambiamento, sono coloro che mettono in pratica il Buddismo nella società e si impegnano con tutte le forze per il benessere delle altre persone, del loro paese e del mondo. Questo fa la Soka Gakkai».
Ora siamo ripartiti con energia nelle nostre attività per realizzare kosen-rufu e l’ideale del Daishonin di “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese”, mirando al nostro centesimo anniversario, nel 2030. Sono certo che non esista modo migliore di ripagare il debito di gratitudine verso i presidenti Makiguchi e Toda.
Il 23 novembre – “Giorno del ringraziamento del lavoro” in Giappone, che quest’anno cade nel pieno della pandemia di Coronavirus – ho recitato Nam-myoho-renge-kyo con profondo apprezzamento per la dedizione instancabile di tutti coloro che appartengono a quelle categorie così necessarie per continuare a far funzionare la nostra società, come il personale medico, infermieristico e sanitario.
Ovunque nel mondo i nostri membri stanno dando meravigliosi contributi grazie ai loro sforzi sinceri e tenaci, ognuno nell’ambito in cui svolge la propria missione e sul posto di lavoro.
La gioventù è un periodo particolarmente denso di difficoltà e preoccupazioni, ad esempio riguardo al lavoro. Spero che i giovani ricerchino sempre il consiglio di amici fidati e dei membri più anziani nella fede, continuando a incoraggiarsi e sostenersi a vicenda, decisi a superare ogni difficoltà con fede coraggiosa.
Scrive il Daishonin: «Una bella spada si ottiene battendo il ferro incandescente» (Lettera da Sado, RSND, 1, 269). I giovani Bodhisattva della Terra che recitano Nam-myoho-renge-kyo e affrontano di petto ogni sfida che incontrano, sono in grado di trasformare qualsiasi difficoltà in un allenamento per crescere, per temprare e lucidare la propria vita, facendone una spada scintillante di verità e giustizia, per sconfiggere tutte le funzioni demoniache e lavorare per la felicità delle persone.
Il 20 novembre 1957 Toda fu costretto a cancellare un viaggio a Hiroshima, programmato da tempo, a causa dei suoi problemi di salute.
Profondamente consapevole di quanto si potesse sentire deluso e frustrato, e pregavo per la sua guarigione rafforzando la mia determinazione di scrivere La rivoluzione umana. Nel mio diario annotai: «Sta nascendo dal profondo della mia vita un senso di missione e di speranza […], lascerò ai posteri un ricordo della vita del presidente Toda» (Diario giovanile, Esperia, pag. 600).
In seguito realizzai il mio voto completando i romanzi La rivoluzione umana e La nuova rivoluzione umana. Adesso, leggendo queste opere, i miei cari successori di tutto il mondo si uniscono a me in un dialogo cuore a cuore.
Sto pregando e vegliando su di voi con il desiderio che continuiate a scrivere nuove pagine della vostra rivoluzione umana, mantenendo vivo nel cuore lo spirito Soka della fondazione e continuando a impegnarvi anima e corpo per kosen-rufu e la pace mondiale.

1. Campagna di Osaka: nel maggio del 1956 i membri del Kansai, uniti intorno al giovane Daisaku Ikeda, convertirono in un solo mese 11.111 famiglie al Buddismo del Daishonin.

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Dalla serie “incidiamo il gosho nel nostro cuore”

di Daisaku Ikeda, Seikyo Shimbun, 1 dicembre 2020

Tutte le persone possiedono lo stato vitale della Buddità

«La natura di Budda che tutti questi esseri posseggono viene chiamata con il nome di Myoho-renge-kyo. Quindi, quando recitiamo una volta queste parole del Daimoku, richiamiamo intorno a noi la natura di Budda di tutti gli esseri viventi e in quel momento verranno richiamati e si manifesteranno i tre corpi della natura del Dharma che esistono in noi: il corpo del Dharma, il corpo di ricompensa e il corpo manifesto»
dal Gosho Conversazione fra un santo e un uomo non illuminato (RSND, 1, 118)

Tutte le persone possiedono lo stato vitale supremo della Buddità. Nichiren Daishonin rivelò l’insegnamento di Nam-myoho-renge-kyo come strumento per liberare e fare emergere il nostro prezioso potenziale interiore. In quanto membri della Soka Gakkai, ci avviciniamo agli altri per creare un dialogo, per adempiere al nostro voto di Bodhisattva della Terra, credendo nella natura di Budda presente in ogni individuo, cercando di farla emergere e risplendere. In questo risiede la strada della pace che si innalza al di sopra di tutte le differenze, trasformando le divisioni in unità.
Attraverso il potere delle nostre voci, recitando Nam-myoho-renge-kyo e diffondendo il Buddismo di Nichiren Daishonin, impegniamoci per rafforzare lo stato vitale della Buddità in tutto il pianeta, basandoci sul principio del “mutuo possesso dei dieci mondi”.

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